Aprilia RS4 125, il mito si rinnova a 4 tempi!

 

Era l’ormai lontano 1993 quando Aprilia propose la sua prima 125 RS, una vera e propria race replica che di fatto segnò il punto di arrivo nel mercato delle moto sportive per sedicenni. I tempi cambiano, si evolvono, le leggi limitano e gli scooter diventano sempre più comodi, performanti e modaioli così che le moto vere da guidare con la patente A segnano un po’ il passo. Oggi però ci sono segnali che parlano, se non di un’inversione di tendenza, quanto meno di una maggiore attenzione a 125 con caratteristiche di “moto vere”. Così Aprilia prende le linee della RSV4 1000 campione del mondo Superbike, il nome RS che da solo evoca il mondo della pista, e su una ciclistica encomiabile (in parte di derivazione Derbi) inserisce un motore 125 4 tempi in grado di garantire prestazioni, sicurezza e divertimento in accordo con le moderne normative anti inquinamento.

Il motore
La RS4 proposta nella versione 50 cc è mossa da un monocilindrico sviluppato appositamente da Aprilia: due tempi raffreddato a liquido e con aspirazione lamellare, mentre la lubrificazione è a miscelazione separata con pompa volumetrica a portata variabile. Il cambio è a sei rapporti.
Aprilia RS4 125 è spinta da un nuovo monocilindrico 4T, 4 valvole, a iniezione elettronica e raffreddato a liquido che adotta una raffinata distribuzione a doppio albero a camme in testa (DOHC). E’ un propulsore che assicura non solo la massima potenza prevista per questa cilindrata ma anche un’erogazione fluida e lineare nel massimo rispetto dell’ambiente. Grazie anche al cambio a sei marce che permette di sfruttarne sempre al meglio la potenza, Aprilia RS4 125 offre prestazioni al top nella sua categoria, non soltanto a regimi elevati, ma anche in termini di range di potenza utilizzabile, di livello di vibrazioni ridotto al minimo e di grande affidabilità dei componenti. Inoltre per la prima volta su una moto 125, Aprilia offre l’innovativo sistema di cambio rapido Aprilia Quick Shift, una sofisticata soluzione tecnica direttamente derivata dalla sorella maggiore RSV4 APRC.

La ciclistica
Il telaio della RS4 è realizzato sulla base dell’esperienza maturata da Aprilia nel WSBK e nelle classi 125 e 250 del Motomondiale. Costituito da travi pressofuse in lega d’alluminio con nervature incrociate di rinforzo si rivela una struttura estremamente leggera e con un’alta rigidità torsionale. La sospensione anteriore è costituita da una robusta forcella rovesciata da 41 mm, con foderi anodizzati neri e corsa di 110 mm, mentre posteriormente opera un sistema monoammortizzatore direttamente fissato al forcellone asimmetrico. 
Aprilia RS4 50 e RS4 125 condividono anche l’impianto frenante, costituito all’anteriore da un disco in acciaio da 300 mm di diametro con pinza radiale a quattro pistoni, al posteriore da un disco da 220 mm con pinza a singolo pistoncino. I cerchi da 17” montano pneumatici da 100/80 all’anteriore e da 130/70 al posteriore.

Aprilia RS4 50 e RS4 125
Le nuove Aprilia RS4 50 e 125 sono proposte nelle due colorazioni “Racing Black” e “Racing White” e nella livrea “Replica SBK”, che riprende i colori della sorella maggiore Aprilia RSV4 SBK, la moto che con Max Biaggi e il Team Aprilia Alitalia ha conquistato i titoli piloti e costruttori 2010 nel mondiale Superbike.
Entrambe le moto sono già disponibili presso i concessionari Aprilia, la 125 a 4.390 euro e la 50 a 3.790, prezzi iva inclusa, franco concessionario.

Abbigliamento usato nel test:
Casco: Dainese D181 Classic Lucky
Tuta: Dainese Laguna Seca Pro
Paraschiena: Dainese Wave11
Guanti: Dainese Joust
Sottotuta: Dainese Climate

 

 

In pista con l’Aprilia RS4 125
125 è un numero che la maggior parte dei piloti e degli appassionati associa alle prime esperienze in pista e, spesso, alla prima moto (che non è come il primo amore… ma molto di più!). Da questo punto di vista la piccola Aprilia 4 tempi saprà far sognare e insegnare agli attuali sedicenni il mondo delle corse, perché resta innegabile che per sfruttare al massimo e in assoluta sicurezza la propria moto è necessario utilizzare la pista. Noi abbiamo avuto la fortuna di provare la RS4 125 sul tracciato di Vairano ed è stato estremamente interessante (e divertente). Innanzi tutto la moto non è piccolissima, la posizione in sella è racing ma ben bilanciata, così da non caricare troppo polsi e avanbracci e le pedane sono ben posizionate e permettono angoli di piega di tutto rispetto. Il motore, pur nei limiti dei 15 cv imposti dal codice, consente di divertirsi soprattutto nei tracciati ricchi di curve e con rapidi cambi di direzione. L’erogazione è regolare, senza buchi o strappi, anche se in pista l’arco di utilizzo va tenuto tra i novemila e gli undicimila giri (dopo di ché entra il limitatore). Ad aiutare in questo ci pensa il cambio, estremamente preciso e morbido, coadiuvato da una frizione altrettanto valida e che non richiede sforzo nell’utilizzo, oltre al fatto che ha resistito senza sbavature a una giornata intera in pista in mano a una banda di (ex) ragazzini scatenati! Ottimo soprattutto per la guida sportiva il quick shift, un accessorio che per novanta euro vale proprio la pena di aggiungere alla vostra RS.

Una volta presa la mano e inanellati i primi giri a farsi apprezzare è però soprattutto la ciclistica, che permette di strapazzare la moto e di affrontare curvoni a gas spalancato senza dare il minimo ondeggiamento. Anche l’impianto frenante è più che all’altezza delle prestazioni del mezzo, con un giusto equilibrio tra potenza e modulabilità che consente di non mettere mai in crisi né la moto né il pilota. Un ultimo aspetto che ci ha stupito positivamente è la pressoché totale mancanza di vibrazioni, che unitamente alla discreta protezione del cupolino (come optional è possibile averne uno ancora più alto) permette di percorrere tanti chilometri senza troppa stanchezza. Insomma, una moto decisamente “da grandi”, che giro dopo giro ci ha fatto divertire sempre di più in totale sicurezza. Alla faccia di quanti pensano che per dimostrare di esser bravi occorre avere cavalli a badilate, la RS4 125 rappresenta un ottimo punto di partenza sia per chi vuole affacciarsi al mondo delle competizioni sia chi vede nella moto un mezzo per divertirsi. Quindi ragazzi, dateci sotto questi ultimi giorni di scuola e poi via in concessionaria!

Abbigliamento usato nel test:
Casco: Dainese D181 Classic Lucky
Tuta: Dainese Laguna Seca Pro
Paraschiena: Dainese Wave11
Guanti: Dainese Joust
Sottotuta: Dainese Climate

 

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