BMW F800GT: prova su strada

BMW ha da diversi anni in listino alcuni modelli caratterizzati da un motore bicilindrico che, al posto della tradizionale conformazione boxer, è costitutito da due cilindri fronte marcia di 798 cc. Questa power unit (bisogna pur adeguarsi alle mode del momento…) viene montata su tre differenti modelli: una enduro stradale, la F700GS; una enduro più votata all’off road (con ruota anteriore da 21″), la F800GS, una stradale nuda la F800R e una stradale carenata con chiara vocazione turistica: la F800GT
La GT è caratterizzata da una carenatura intera e una linea molto pulita, forse pure troppo, tanto che alcuni imputano alla “piccola” stradale di BMW una certa mancanza di personalità, e in effetti a un occhio profano spesso la GT viene scambiata per una Jap (non che sia un male, però…). La F800GT è ben fatta anche se le plastiche sono un po’ troppo abbondanti e in effetti appare un po’ anonima, soprattutto per via del frontale che “maschera” il caratteristico faro asimmetrico che è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Da questo punto di vista la F800R paga qualcosa al confort e alla versatilità ma offre molto dal punto di vista estetico.
Se però mirate alla sostanza e non all’immagine la GT è veramente una moto da usare 365 giorni all’anno.
In questa configurazione il motore eroga ben 90 Cv (66 kW) a 8.000 giri/min e una coppia di 86 Nm a 5.800 giri, numeri di tutto rispetto per una moto di 213 kg in ordine di marcia e che consente di muoversi con consumi davvero contenuti: nell’uso misto non è difficile stare sopra i 25 km/litro. 
Per il resto la GT offre un’architettura tutto sommato tradizionale: telaio doppio trave a culla aperta in alluminio, forcella di 43 mm e forcellone posteriore con ammortizzatore centrale regolabile nel precarico tramite manopola e, nel nostro caso, gestibile con il sistema Esa 2 sulle posizioni confort, normal e sport. L’impianto frenante, con Abs come tutte le BMW, offre un doppio disco anteriore di 320 mm su cui agisce una pinza fissa a quattro pistoncini e uno posteriore da 265 mm con pinza flottante. Un elemento distintivo è invece rappresentato dalla trasmissione finale a cinghia, che unisce confort e silenzio di marcia. Ma come si viaggia con questa GT? Avevamo già avuto modo di testarla, ma le piogge abbondanti ci avevano impedito di sfruttare al meglio il mezzo e così…
 
BMW F800GT: prova su strada
Rieccola fra le nostre mani la F800GT, ed è come la ricordavamo: sella bassa (800 mm da terra ma la si può avere anche a 765 o 820 mm) e posizione leggermente reclinata in avanti, molto comoda e che invoglia a non scendere di sella finché c’è benzina da bruciare. La GT protegge bene grazie alla carenatura, è sicura grazie a un’ottima ciclistica e all’abs di serie, comoda e versatile con le valige laterali, agile e leggera nello stretto e stabile sul veloce… davvero una moto versatile? L’abbiamo verificato in vari contesti.
In città. Brillante e agile, la F800GT in città si muove senza problemi a patto di togliere le valige laterali, altrimenti bisogna fare a meno di slalom estremi tra le macchine perché l’ingombro non è da sottovalutare. Gli ammortizzatori assorbono bene le asperità, il motore è sempre pronto così come il cambio, coadiuvato da una frizione che si manovra senza fatica mentre i freni garantiscono ottimi spazi di arresto. Insomma, non è uno scooter ma la città non la spaventa affatto e il doppio cavalletto offre vantaggi da non sottovalutare.

In autostrada
. Se novanta cavalli vi sembrano pochi andate sappiate che sono più che sufficienti per passare i duecento chilometri orari di velocità massima e medie che i tutor punirebbero pesantemente. La F800GT è a suo agio nei trasferimenti veloci, anche in coppia e con i bagagli (o anche solo le valige piene) e nei curvoni veloci offre un appoggio sicuro anche a velocità sostenute. Peccato solo che il manubrio non è esente da vibrazioni, soprattutto a velocità di codice. A 130 km/h l’ago del contagiri è appena sopra i 4000 giri e, proprio in questo range di utilizzo, le vibrazioni si fanno sentire. Niente di grave, sia chiaro, ma dopo svariate decine di chilometri il fastidio si fa sentire ed è veramente l’unico neo di questa instancabile viaggiatrice. Per altro l’indole sportiva della GT si dimostra anche nel fatto che aumentando la velocità le vibrazioni calano! Viaggia veloce la “piccola” BMW, e non serve schiacciarsi sul serbatoio perché la protezione della carenatura è ottima anche al salire della velocità.

Tra le curve
. La F800GT non è una sportiva, si capisce anche solo guardandola, ma il peso tutto sommato contenuto consente di divertirsi parecchio tra le curve. Da prediligere una guida fluida, pulita, perché le correzioni o le frenate con brusche ripartenze non sono proprio nel suo repertorio migliore, mentre prediligendo la scorrevolezza ci si accorge che la F800GT sa viaggiare veloce anche in queste occasioni soprattutto se si sfrutta l’ottima coppia del bicilindrico e le buone doti di allungo, inaspettate vista la geometria del motore. 
Un’ultima considerazione sul sistema di sospensioni semiattive Esa2: sinceramente non abbiamo riscontrato un cambiamento così importante utilizzando i diversi settaggi, se non che la modalità Sport rende molto più stabile la moto nelle curve veloci, eliminando l’innesco di eventuali ondeggiamenti dovuti al fondo poco regolare.
In definitiva la F800GT possiamo paragonarla a quelle belle fanciulle (o fanciulli, perché potrebbe essere un’ottima scelta anche per amazzoni amanti dei viaggi) che magari non fanno girare la testa, ma che alla fine te le sposi e ci vivi per sempre felice e contento.
 
La BMW F800GT è disponibile nelle colorazioni Valencia Orange metallizzato, Dark Graphite metallizzato e Light White; al prezzo di 11.100 euro che, purtroppo, può lievitare se ci si lascia prendere la mano e si attinge al ricco elenco di optional e accessori.
  
Abbigliamento utilizzato per il test:
Giacca: Spidi Netforce h2out
Pantaloni: Spidi Virous Tex Jeans
Guanti: Spidi Summer Leather Glove
Stivali: Stylmartin Delta
Casco: Schuberth S2

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