Ducati Scrambler: long test ride, prestazioni caratteristiche e prezzi

Il termine scrambler deriva dal verbo inglese “to scramble” ovvero mischiare. Il nuovo scrambler ha un design “post heritage” che interpreta un amore tra design classico e modernità tecnica.

 

 

Il Ducati Scrambler è disponibile in quattro versioni che rappresentano quattro anime differenti. Icon, la più classica, disponibile in giallo e rosso con telaio e sella neri; Classic, la nostalgica che più ricorda la moto degli anni Settanta, con serbatoio “orange sunshine”. Urban Endurocon sella marrone con design a doghe, realizzata con tessuti tecnici offre il massimo in termini di ergonomia, colorazione Wild Green. Full Throttle che si ispira al mondo delle flat track, con chiari richiami alle moto che corrono sugli ovali sterrati, equipaggiato con uno scarico racing Termignoni omologato per l’uso stradale. Un’ampia gamma di accessori permette infatti di realizzare uno Scramber a immagine e somiglianza del guidatore. Inoltre, nasce una completa linea di abbigliamento motociclistico, per sentirsi Scrambler in ogni situazione, tanto da farlo diventare un brand a sé.

 

La forcella a steli rovesciati, i cerchi in lega, il monoammortizzatore posteriore e la pinza freno anteriore con attacco radiale sono un altro chiaro segnale della volontà di realizzare una moto dal comfort attuale, ma dal sapore retrò. Il serbatoio richiama l’originale design “a goccia” degli anni ’70, ma con una conformazione più attuale. La strumentazione è un unico elemento circolare posto sopra il faro, è interamente digitale con la scala dell’indicatore dei giri motore che richiama il tachimetro delle moto anni ’70.

 

Il motore a 6 rapporti è un propulsore bicilindrico longitudinale a V di 90° desmodue, derivato da quello della Ducati Monster 796, 2 valvole per cilindro, raffreddato ad aria e olio da 803 cm3 ed eroga una potenza di 75 CV a 8.250 giri/min con una coppia di 68 Nm a 5.750 giri/min. mentre la frizione, APTC multi disco in bagno d’olio con comando a cavo, è dotata di sistema antisaltellamento che limita il bloccaggio della ruota posteriore nelle scalate.

 

Il telaio dello Scrambler è a traliccio in tubolare d’acciaio a doppia trave superiore, con un interasse di 1.445 mm, sospensioni Kayaba (forcella a steli rovesciati da 41 mm e mono regolabile nel precarico molla). Lo Scrambler Ducati monta ruote in alluminio a dieci razze (Classic e Urban Enduro le hanno a raggi), di chiara ispirazione flat track. Il design riprende quello delle ruote a raggi, con razze sottili che si intersecano nel mozzo centrale. Il cerchio anteriore da 3,00’’ x 18’’ e quello posteriore da 5,50’’ x 17’’, montano i nuovi pneumatici Pirelli MT60 RS da 110/80 ZR18 all’anteriore e da 180/55 ZR17 al posteriore.

L’impianto frenante Brembo con sistema ABS a 2 canali è dotato di sistema ABS Bosch 9.1 MP con sensore di pressione interno. Il freno anteriore è composto da un disco singolo da 330 mm Ø, con uno spessore di ben 5 mm, accoppiato ad una pinza a quattro pistoncini monoblocco Brembo M 4.32B con attacco radiale. Al posteriore, invece, spicca un disco da 245 mm Ø su cui lavora una pinza ad un pistoncino di 32 mm Ø. La sella bassa (790 mm da terra), il peso contenuto (170 kg a secco), il manubrio alto e largo garantiscono una guida confortevole e rilassante.

 

 

La nostra prova.

 

Saliti in sella alla nostra Scrambler Icon ci accorgiamo subito della facilissima posizione in sella, larga e comoda (790 mm da terra e come accessorio è disponibile quella abbassata a 770 mm), inoltre la moto risulta molto leggera 186 Kg in ordine di marcia, direi un ottimo peso per il pubblico femminile.  I comandi risultano intuitivi, facili da gestire e molto pratici. Dopo i primi km percorsi apprezziamo fin da subito l’ottima maneggevolezza che trasmette anche a velocità ridotte, nonostante fossimo in dubbio dal manubrio alto e largo veniamo subito zittiti da come è piacevole guidare questa moto dallo stile vintage.  La moto che abbiamo testato utilizza delle sospensioni tarate morbide ma garantiscono sicurezza anche sul manto stradale sconnesso. I freni sono ottimi (impianto frenante Brembo) anche agendo con forza sulla leva anteriore.

 

La forcella Kayaba a steli rovesciati da 41 mm garantisce al pilota sicurezza in quanto risulta rapida nei cambi di direzione, trova subito l’appoggio e consente di trovare il giusto feeling dopo pochi kilometri. Molto buono il risultato ottenuto tra i dossi, dove la moto è risultata sempre gestibile. Nel passaggio sui dossi a 50Km/h l’alta velocità della sollecitazione e l’elevata rigidità della molla, hanno provocato un pizzico di sollecitazione ma pur sempre nella norma.  Negli altri casi l’assorbimento è buono e rendono questa Ducati Scrambler ottima per l’impiego stradale-sportivo.

 

Il propulsore derivato dalla Ducati Monster spinge con decisione fin dai bassi regimi (la potenza progressività si avverte fin da 3.000 giri/min) anche grazie ai primi rapporti piuttosto corti con innalzamento della ruota anteriore, una vera libidine!!! Per quanto riguarda il regime di coppia massima mostra un buon allungo, spingendo il motore di casa ducati sino a 6.000 giri senza nessuna incertezza. Per il resto la Scrambler mostra sempre un comportamento pronto ed equilibrato in grado di mettere a proprio agio anche i guidatori meno esperti. I 75 cavalli fanno più che bene il loro dovere.

 

Le gomme garantiscono un ottimo grip e un’ottima stabilità sia sull’asfalto bagnato, sia sull’asfalto asciutto anche nelle curve più tortuose. L’ultima nata in casa Ducati monta gomme realizzate appositamente da Pirelli che, per l’occasione, ha completamente rinnovato le MT dedicate alle enduro stradali Pirelli MT 60 RS (110/80 R18 all’anteriore e 180/55 R17 al posteriore.

 

Dal nostro punto di vista in casa Ducati, come sempre, hanno realizzato una moto davvero piacevole che riesce a conquistare qualsiasi pubblico. Facilissima da guidare, sali, ti trovi subito a tuo agio, una vera moto anche per utilizzo casa ufficio.

 

La produzione della Scrambler è iniziata dal primo mese di Dicembre 2014. I prezzi franco concessionario saranno di 8.240 Euro per la Icon rossa, 8.340 Euro per la Icon gialla e 9.640 Euro per le altre versioni.

  • Pregi: Facilità di guidaPotenza del motore

  • Difetti: Forcella tarata morbida

 

Abbigliamento utilizzato:      

Casco: Caberg Doom Legend

Maschera: Cemoto

Giacca: Giubbino in Pelle Mirage OJ

Guanti: OJ Hybrid

Pantaloni: Jeans tecnici Giove

Scarpe: TCX Urban Line

 

 

 


Autore: Gianluca Cuttitta


 

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