Honda HRC si scusa con Casey Stoner per l’incidente a Suzuka

Lui l’aveva dichiarato già all’ospedale, qualche minuto dopo l’incidente: “il comando del gas si è bloccato e non si chiudeva, ho dovuto scegliere di deviare fuori”. Casey Stoner sel’è cavata senza particolari complicazioni, giusto un paio d’ossa rotte che, quando si rischia la vita, fa piacere avere ancora al dilà dello stato.

Nonostante la 8 Ore di Suzuka sia per le casa giapponesi un evento secondo solo al motomondiale, ad Honda hanno sbagliato la preparazione della moto dell’australiano. La tragedia si è evitata per poco, ma guardando il video dell’incidente non ci può che venire in mente una cosa: Daijiro Kato, in quell’aprile del 2003 a Suzuka.

Per chi non lo sapesse già, Kato correva con la Honda in MotoGP quando, nei primi giri, uscì di pista alla curva 130R in una dinamica simile a quella che ha coinvolto Casey. Si scoprì, successivamente, che il problema di Daijiro era legato al comando del gas, a quei tempi di tipo ride-by-wire sperimentale. Da quel giorno la MotoGP non si ferma più a Suzuka, che è ritenuto un tracciato troppo insicuro per i piloti. Ma la 8 Ore, in primis per i giapponesi, è onore e tradizione: difficile rinunciarvi.

La Honda però ha ammesso le sue colpe, con questo comunicato: “ Controllando il comando del gas, che è un particolare specifico delle moto di Honda HRC Endurance e molto diverso dal comando normale utilizzato sulla Honda CBR1000RR stradale, è stato scoperto un malfunzionamento relativo ad un cavo del gas.  Questo tipo di problema non si era presentato in precedenza, comunque HRC smetterà immediatamente di usare questo acceleratore e ne progetterà un altro da usare nelle gare Endurance. HRC vuole scusarsi con Casey Stoner e ringraziarlo per il lavoro fatto per correre la 8 Ore di Suzuka.”

La nostra opinione, che non cambia dopo queste dichiarazioni, è che il motociclismo è uno sport estremamente pericoloso e chi corre deve saperlo. o almeno metterlo in conto. Tuttavia, resta il fatto che il circuito di Suzuka è spaventosamente insicuro, e per quanto sia bello dovrebbe essere ampiamente modificato.