Nuova Aprilia RSV4 rendering

Nuova Aprilia RSV4
È tempo di (r)innovare a Borgo Panigale. La Aprilia RSV4 Factory di Max Biaggi è sempre vincente, come ha dimostato il campione del mondo superbike 2010 nel GP di Australia, prima tappa del calendario Superbike 2012.
Ma la Aprilia RSV4 (che a sua volta aveva sostituito la Aprila RSV1000) inizia ad entrare nel suo quarto anno di età ed è fisiologico pensare ad un restyling.
Anche perché la concorrenza, fuori dalle piste, corre: infatti hanno già fatto parlare di sé Ducati 1199 Panigale, MV Agusta F4 RR, BMW S 1000 RR, Kawasaki ZX-10R, Suzuki GSX-R 1000 e Honda CBR 1000 Fireblade.
Per Infomotori.com ci pensa uno studente iscritto al corso di Disegno Industriale (Design), Alessandro Lupo: ecco come vede l’erede dell’attuale Superbike di Noale.

Downsizing per la sportiva Aprilia
Alessandro Lupo pensa già in grande, ma parte del piccolo, anzi, dal ridimensionamento. È questo il concetto che ha seguito per sviluppare la sua idea di moto sportiva, anche analizzando il mercato.
Così è nata una sportiva di media cilindrata di circa 600 cm3 ma ereditando i tratti estetici dell’attuale design Aprilia.
Infatti le somiglianze sono nette ma nel rendering diventano anche elementi distintivi: per esempio via il faro centrale per far spazio al bocchettone dell’aria; i fari hanno un design simile all’attuale ma hanno un gruppo ottico diverso all’interno; le carene laterali hanno una forma più sinuosa e al loro interno si trovano altre carene (contraddistinte dal Leone della Repubblica Marinara di Venezia) molto sottili allo scopo di far fluire più velocemente l’aria calda emessa dal motore; lo scarico è stato spostato nel codino, per questo rivisto nel design ma mantenendo dimensioni ridotte.
Altro importante elemento distintivo e caratteristico di una moto italiana, secondo Alessandro Lupo, la qualità costruttiva, uno dei biglietti da visita.
Cambia anche il nome per la sportiva di Noale: non più Aprilai RSV4 bensì Aprilia RS-S: RS rimane la sigla della casa di Noale per i modelli sportivi, mentre il suffisso “S” indica la cilindrata di “seicento” cm3.
Come si vede, gli appassionati di moto in Italia stanno già pensando al futuro al quale l’azienda di Roberto Colaninno deve guardare con attenzione. E poi passare alla concretizzazione.

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