Prova Kawasaki Z400 2019: ecco la nuova naked di Akashi

Piccola, maneggevole, potente il giusto ma soprattutto divertente: la nuova Kawasaki Z400 2019 prende il posto della vecchia Z300 migliorando il feeling alla guida e diventando un’ottima naked per giovani piloti con patente A2 ma anche per centauri più navigati

Kawasaki Z400 2019 – Piccolo è meglio: un proverbio che non passa mai di moda e che sembra abbia ispirato la Kawasaki nel migliorare la già ottima Z300, naked di medio-bassa cilindrata vista come uno step intermedio dalle ottavo di litro verso cilindrate più importanti. Dal 2019, invece, la Casa di Akashi ha deciso di valorizzare le medie cubature, introducendo la nuova Z400, che eredita il DNA (e il posto in listino) della sorella più piccola perfezionando gran parte del pacchetto. La nuova Z è più potente, più leggera ma anche più stabile e manovrabile, oltre che differente nell’estetica che è così diventata più aggressiva con lo scopo di strizzare l’occhio alle sorelle maggiori.

KAWASAKI Z400: DESIGN SPORTIVO, GUIDA RILASSATA

A primo impatto la nuova Kawasaki Z400 si presenta come una moto di cilindrata superiore. La sua presenza è più “massiccia” rispetto alla vecchia Z300: le linee sono aggressive e sportive grazie a un nuovo frontale (che dall’alto ricorda la storica Z750), a un serbatoio da 14L rivisto e più slanciato e a un codino irrobustito, provvisto con luci completamente a LED presenti anche all’anteriore. La rivisitazione del design, però, non implica una guida su strada pesante, anzi! Grazie a un manubrio più largo e a un’altezza da terra di soli 785mm, la nuova Z400 si propone come una naked facile da guidare, con la quale la sensazione di controllo è assoluta anche nelle manovre a bassa velocità. Quest’ultima viene indicata sul nuovo quadro strumenti, la cui scelta è ricaduta sulla soluzione già adottata sulla Z650, quindi su uno schermo multi-funzione di tipo LCD con indicazione analogica dei giri motore e tachimetro su tre display mode, che forniscono anche la marcia inserita.

KAWASAKI Z400: MOTORE DERIVATO DALLE COMPETIZIONI

Per quanto riguarda il motore, la novità della Z400 2019 viene sottolineata già dal suo nome: il bicilindrico costruito ad Akashi ora è di 400cc ed è in grado di erogare 45,4 cavalli a 10mila giri e 38Nm di coppia a 8mila giri, per un incremento complessivo di 6 cavalli e ben 11Nm percepibili ad ogni regime di rotazione rispetto alla vecchia Z300. Numeri che rispecchiano il DNA racing di Kawasaki e, in particolare, le prestazioni del propulsore utilizzato sulla Ninja 400: sostanzialmente il motore della nuova Z riprende quello della piccola supersportiva derivata dalla moto Campione del Mondo 2018 della Supersport 300, in cui la Ninja ha centrato il gradino più alto del podio in quattro round su otto, piazzandosi poi sempre a podio nei restanti quattro appuntamenti.

Una striscia di successi che è stata possibile grazie alla totale riprogettazione del bicilindrico 400cc, che sulla Z400 presenta un nuovo disegno dell’airbox, ora di 5,8 litri e che contribuisce a una migliore efficienza e una maggiore rigidità strutturale. Ma non è tutto, perchè anche le valvole di aspirazione e scarico sono cambiate, passando a valori di 27,5mm e 23,5mm di diametro rispettivamente. La nuova forma del pistone a cielo aperto in alluminio presso-fuso ha inoltre permesso di ridurre lo squish e aumentare il rateo di compressione, ora passato sul valore di 11,5:1.

Il peso della nuova unità, in aggiunta, è stato ridotto da alberi a camme più leggeri di 200g, da un sistema di scarico a linea retta con spessore dei tubi di soli 0,8mm di diametro e da un sistema di raffreddamento completamente ridisegnato. Quest’ultimo presenta ora il termostato sul lato sinistro della testata e la pompa dell’acqua giusto davanti al bicilindrico da 400cc. Anche la frizione è stata modificata dagli ingegneri giapponesi: ora è più compatta, ha un diametro di 125mm ed è provvista del sistema Assist & Slipper, che riduce l’impegno sulla leva del 20% ma anche l’eccesso di coppia motore al posteriore in caso di scalate troppo decise o improvvise.

KAWASAKI Z400: TELAIO LEGGERO E SOSPENSIONI SOLIDE

Come per il motore, anche a livello di ciclistica la nuova Kawasaki Z400 2019 presenta diversi miglioramenti: il telaio è stato riprogettato ispirandosi a quello della H2, per cui ora sfrutta il propulsore come elemento stressante che contribuisce a donare rigidità e stabilità. Allo stesso tempo, però, si è alleggerito, per via di un interasse ridotto (ora è di 1.370mm) e di un forcellone più lungo: questo rende la Z400 più leggera e facile da manovrare, con una massa complessiva in ordine di marcia di 167kg, tre in meno rispetto alla precedente Z300.

La miglior maneggevolezza è data anche da una forcella anteriore più rigida, con steli ora di 41mm di diametro, e con un mono-ammortizzatore posteriore modificabile nel precarico attraverso un selettore a cinque modalità. Per quanto riguarda l’impianto frenante (provvisto di sistema ABS), la nuova Z400 dispone di un singolo disco anteriore semi-flottante da 310mm con pinza a due pistoncini, che diventa da 220mm al posteriore con pistoncini più larghi (27mm di diametro). I cerchi sono a cinque razze derivati da quelli della Z650, mentre una modifica importante è stata attuata alla gomma posteriore, ora più larga di 150mm. Questo incrementa il grip sull’asfalto, ma migliora anche il comfort di marcia della nuova Z400.

KAWASAKI Z400: COME VA?

Ora passiamo a quello che voi lettori volete sapere: come va la nuova Kawasaki Z400? Come già anticipato, appena saliti in sella ci si sente subito a casa: il manubrio è tarato perfettamente per una naked e i comandi sono facilmente azionabili, inoltre l’ottimo posizionamento delle pedane e la ridotta altezza da terra garantiscono assoluta fiducia nella guida fin dai primi metri. Grazie al meccanismo di assistenza in rilascio, la frizione non crea mai alcun problema, soprattutto quando si tratta di divincolarsi in mezzo al traffico. Ma da buona sportiva, la Z400 non è stata progettata per l’ambiente urbano: curve in successione, passi di montagna pieni di tornanti, questo è il suo habitat naturale, dove la leggerezza del telaio e la stabilità delle sospensioni la rendono reattiva e scattante. Il motore, inoltre, non gioca mai brutti scherzi: la curva di erogazione del bicilindrico è stata studiata appositamente al fine di avere un ottimo tiro ai bassi-medi regimi che, allo stesso tempo, non incutono alcun timore reverenziale quando si ruota quel tantino di più la manopola del gas e… ci si fa prendere la mano.

KAWASAKI Z400: CONCLUSIONI E PREZZO

La nuova Z400 2019 si inserisce nel mercato delle naked di medio-bassa cilindrata come la moto ideale sia per piloti giovani che vogliono una due ruote prestante in grado di valorizzare la loro fiammante patente A2, sia per centauri più navigati e che, magari, ritornano in sella dopo essere stati fermi ai box per tanto tempo ma non se la sentono di iniziare subito con cubature più impegnative. Dà quindi la sensazione di non essere un “compromesso di passaggio”, ma piuttosto come una valida alternativa con la quale lo scopo è essenzialmente… divertirsi alla guida! Per quanto riguarda prezzo e disponibilità, la nuova Kawasaki Z400 è già presente nei concessionari nelle due varianti colore rossa e verde e in due allestimenti: quello base (al prezzo di Euro 5.590 f.c.) e quello Performance, che al prezzo di Euro 6.290 f.c. propone lo scarico slip-on Akrapovic in titanio, il coprisella posteriore e un set di adesivi in gel da applicare sulle plastiche.

Un ringraziamento al negozio Dainese Pro Shop di Riva del Garda per aver fornito l’abbigliamento destinato alla prova

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