Vespa GTS 300 test ride

Vespa che si vende non si cambia. O si aggiorna il minimo indispensabile dal punto di vista estetico. Ad esempio con una nuova cravatta sullo scudo anteriore, con indicatori di direzione anteriori e posteriori con nuovi trasparenti e con un inedito gruppo ottico posteriore. E pure un ampliato vano portacaschi. La nuova stagione di Piaggio – che ha appena lanciato Primavera e Sprint – si completa con il lancio dell’aggiornata Vespa GTS già disponibile presso i rivenditori con due motorizzazioni: 125 e 300 cc. Anche la più grande e potente Vespa della gamma guadagna la frenata ABS a due canali ed il controllo di trazione ASR – tecnologie che Piaggio ha lanciato per prima fra gli scooter – oltre che con la nuova sospensione anteriore ESS. Dopo aver strizzato l’occhio ai “nostaligici” con Primavera, con la rivisitata GTS Piaggio ammicca agli scooteristi 2.0 anche con la porta USB all’interno del cassetto nel retroscudo ed il sistema Vespa Multimedia Platform per collegare lo smartphone senza dimenticare la doppia anima del modello, un po’ urbano ed un po’ gran turismo. Il nuovo listino parte da 4.800 euro (GTS Super 125 senza ABS ed ASR) ed arriva fino a 5.580 (GTS 300 con ABS ed ASR).

L’aggiornamento arriva a 10 anni dal debutto con due versioni: GTS (solo 300 cc) e GTS Super (anche da 125 cc), identiche nella meccanica ma diverse nei colori e nell’allestimento. Su GTS, ad esempio, il supporto cromato per il bauletto è di serie, mentre la nuova strumentazione digitale ha il fondo chiaro e la retroilluminazione blu (fondo nero e tonalità rossa per Super). Più classiche le tinte della proposta “tradizionale” (GTS), cioè nero Vulcano, blu Midnight e grigio Dolomiti, tutte abbinate a sella beige. Vespa GTS Super è in vendita con quattro verniciature: nero Lucido, Montebianco, rosso Dragon e blu Gaiola (sella nera). Fra gli accessori ci sono il bauletto per un casco integrale in tinta con la carrozzeria e con lo schienalino imbottito, i portapacchi anteriore e posteriore cromati, il kit perimetrale a protezione dello scooter, il parabrezza, in metacrilato antiurto e antischeggia ed il cupolino trasparente e molto altro ancora, tutto in rigoroso ed inconfondibile stile “Made in Italy”.

Piaggio parla di GTS come della Vespa che “conferma la sua avanguardia tecnologica che sempre ne ha segnato la storia”. Di più: “Si presenta come uno dei veicoli più moderni, avanzati e sicuri del panorama mondiale”. Grazie ad ABS e ASR gli asfalti sempre più spesso consumati o, peggio ancora, i fondi sconnessi o in acciottolato, magari con rotaie, di molti centri urbani, sono meno insidiosi. L’elettronica interviene a supporto del conducente. E chi si sente sicuro non deve far altro che disinserire l’ASR, che funziona con i sensori dell’ABS. Se questi ultimi rilevano una velocità eccessiva della ruota posteriore rispetto all’anteriore, la centralina interviene (prima sull’anticipo e poi, se serve, anche sull’iniezione) per prevenirne lo slittamento ed evitare la perdita di controllo del mezzo.

L’offerta è semplice: un motore da 125 ed uno da 300 cc, entrambi monocilindrici ad iniezione elettronica a 4 tempi e 4 valvole. Il più piccolo è disponibile solo su Vespa GTS Super con i suoi 12 CV e 15 Nm di coppia massima ed intervalli di manutenzione allungati (fino a 10.000 chilometri, assicura Piaggio), mentre il secondo arriva a 22 CV e 22,3 Nm (a 5.000 giri).

 

Prova su strada

Comoda e stabile, la Vespa a scocca grande resta bella. Il suo fascino è nelle linee, così rotonde, così armoniche così… italiane. Anche nell’aggiornata versione con ABS ed ASR, Vespa GTS si conferma uno scooter confortevole e, nella versione da 300 cc (l’unica provata), anche estremamente dinamica. I colori differenziati sono coerenti con il potenziale pubblico. Per il resto, le differenze estetiche quasi non si notano, mentre si avverte la differenza del quadro strumenti. Comoda anche la soluzione con l’iPad (che ogni centauro usa naturalmente a proprio rischio e pericolo) che offre una serie di informazioni interessanti. Tipo l’opzione di ricerca della Vespa parcheggiata, casomai qualcuno l’avesse scordato. L’ampliato vano sottosella può ospitare due caschi demi-jet, ma ancora non integrali. Il comfort è notevole, inclusi “appoggio” sulla sella ed altezza. Buona l’accelerazione, anche se qualcosa “paga” sula ripresa. Vespa GTS (anche Sport) è maneggevole e sicura in piega nonostante sulla sinistra si rischi di toccare con il cavalletto, limitando un po’ le “manovre” più impegnative. E la cosa viene accentuata con l’aumento del peso, ad esempio con un passeggero. In frenata c’è da intervenire con decisione, ma gli eventuali interventi di ABS e ASR sono rassicuranti. Nel complesso un aggiornamento ben riuscito. Un compromesso al rialzo tra le necessità di chi vuole un Vespa da città e chi un Vespone per le scampagnate. Come quelle attraverso le panoramiche colline attorno a Barberino del Mugello, dove Piaggio ha invitato oltre un centinaio di giornalisti da tutta Europa per esibire il suo nuovo… “insetto”.

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