Burgess su Rossi: “Forse è rimasto troppo in MotoGP”

Da quando Valentino Rossi corre in MotoGP, la stagione più avara di soddisfazioni per il Dottore è sicuramente quella del 2011, quando tentò l’azzardo con il passaggio dalla Yamaha alla Rossa di Borgo Panigale. Un Campionato in cui l’unico risultato di rilievo è stato il terzo posto di Le Mans e che ha portato, dopo soli due anni di militanza in Ducati, al suo ritorno sul prototipo della Casa dei Tre Diapason.

Anche questo, però, non ha smosso la sua attuale situazione, ferma sostanzialmente a quel 2009 in cui conquistò il suo nono, e ultimo, Titolo Mondiale in carriera. Quest’anno, finora, non ha fatto eccezione: due secondi posti in Argentina e negli Stati Uniti, tanti piazzamenti nella Top 10… e quattro ritiri, dei quali tre consecutivi tra il Mugello, la sua pista di casa, Catalunya ed Assen.

GLI ANNI COMINCIANO A PESARE?

L’ultima doccia fredda è arrivata nello scorso fine settimana, quando in Giappone a quattro giri dal termine ha esagerato in curva 1, finendo a terra e buttando al vento un 11esimo posto che, in ogni caso, non gli avrebbe fatto certamente onore. Ma cosa sta succedendo a Rossi?

Valentino Rossi Yamaha 2019

Un’ipotesi è stata azzardata dal suo ex capo tecnico Jeremy Burgess, che lo ha seguito fin dal suo Mondiale con le 500 due tempi e per tutti gli altri Titoli messi in bacheca: “Forse è rimasto in MotoGP troppo a lungo – ha commentato l’ingegnere australiano – Questo fine settimana, a Phillip Island, taglierà il traguardo dei 400 Gran Premi in carriera, però la cosa preoccupante e triste allo stesso tempo è che termina le gare nella stessa posizione in cui si è qualificato“.

In un certo senso non riesce più a fare la differenza come un tempo – ha continuato Burgess – In passato non ci preoccupavamo quando partiva dalla 10esima casella, perchè poi sapevamo che avrebbe recuperato quattro o cinque posizioni arrivando quasi certamente a lottare per il podio. Il fatto è che nessuno può sapere se questo è un altro passo verso il suo declino come pilota…“.

BISOGNA CONTINUARE A LAVORARE

Dal canto suo, Valentino Rossi non si sente affatto pronto alla pensione, anzi, sembra abbia ancora voglia di migliorare e lottare in sella alla sua Yamaha. “Nelle ultime gare non siamo stati abbastanza veloci, ma stiamo lavorando duramente. La pista australiana di Phillip Island mi piace, ma dovremmo essere subito competitivi per fare una buona gara“.

Questo weekend sarà speciale per me – ha continuato il Dottore – Correrò il mio 400esimo Gran Premio in carriera. Se mi avessero detto da bambino che sarei arrivato a questo traguardo, non me lo sarei mai aspettato. Per quanto riguarda il mio futuro, in MotoGP ora bisogna giocare sempre d’anticipo e firmare i contratti per i prossimi due anni il prima possibile. La motivazione per continuare non mi manca, però nei momenti difficili bisogna essere forti“.

Valentino Rossi Yamaha MotoGP 2019

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