SBK, Gp di Europa, Donington 2012: la pagella di Infomotori

Dopo la poco fortunata (diciamo così) tappa monzese della Superbike il mondiale per derivate di serie sbarca nei pressi di Sherwood per il gran premio d’Europa. Il clima inglese, per una volta, è più accogliente di quello italiano e vista l’incertezza a livello di campionato mondiale e l’alto numero di piloti che giocano in casa ci si aspettava due belle gare… ma ragazzi, se continuano così bisogna vietare la visione ai minori di anni 14, ai cardiopatici e alle donne in attesa!

Marco Melandri, voto: 10 e lode
Entra nella storia della Sbk e della Bmw vincendo in maniera esemplare gara 1 e portando per la prima volta in trionfo la r1000ss. C’è molto dell’Italia in questa vittoria, non solo per il pilota, e Marco ha voluto e ottenuto il primo posto con una gara esemplare, corretta e incerta fino alla fine. In gara 2 lotta fino all’ultima curva, ma viene centrato dall’incolpevole Haslam e addio podio. Siamo sicuri che ora Macho ci prenderà gusto e lo troveremo sempre più spesso lì davanti, dove merita di stare! Protagonista

Bmw, voto: 10
In gara 1 non solo vince per la prima volta ma ottiene una storica doppietta grazie al secondo posto di Leon Haslam. I due piloti di casa Bmw lottano senza timori reverenziali ma in assoluta correttezza, bravi! Finalmente la s1000rr riesce a portare a casa il risultato che potenzialmente era da tempo alla sua portata. Ci chiediamo solo se non rode un pochino ai vertici che il primo titolo mondiale sia arrivato da Badovini (2010 in superstock) e la prima vittoria da Melandri… di certo non potevano contare su piloti tedeschi, quindi forse va bene così. Realisti

Sbk, voto: 9
Dopo la brutta figura di Monza il campionato di moto più bello del mondo (lo dice anche Valentino Rossi via Twitter, più o meno) si riscatta con due gare combattute dalla prima all’ultima curva. Non abbiamo contato quanti sorpassi ci sono stati nelle prime cinque posizioni, ma per vederne la stessa quantità in MotoGP non basta una stagione (forse neanche due). Spettacolare

Max Biaggi, voto: 8
Riesce a sistemare la sua Aprilia come si deve solo la domenica mattina, quanto basta per stare in mezzo ad altri quattro giovanotti a giocare a toccacarena. Peccato l’errore all’ultimo giro di gara 1 che lo porta in quinta posizione, in compenso Rea gli regala il secondo posto all’ultima curva di gara 2, quanto basta per restare in testa al mondiale. Anche un po’ di fortuna non guasta. Inossidabile

Tom Sykes, voto: 8
Naturalmente parte dalla pole position, però in gara è un’altra storia e deve “accontentarsi” di due terzi posti. Bello vedere volti nuovi lì davanti, bellissimo rivedere la verdona che combatte con i primi… ora la parola “mondiale” non è più tabu in Kawasaki, visto che Sykes è secondo a soli cinque punti da Biaggi, e visto come vanno le gare in Sbk è lecito aspettarsi di tutto. Concreto

Carlos Checa, voto: 6
Una sufficienza stiracchiata è data più sulla fiducia che altro. La sua Ducati non va per tutto il fine settimana, si difende in gara 1 chiudendo sesto, migliore dei ducatisti, poi alla partenza di gara 2 tampona Laverty alla prima curva e va per margherite portando con sé anche il suo compagno di squadra. Da lui un errore così non ce lo saremmo mai aspettati, ma siamo sicuri che il toro numero 7 tornerà più agguerrito di prima. Deconcentrato

Direzione di gara, voto: 4
Tutto bene, tutto normale, tutto regolare. Non c’è neanche bisogno di rivedere l’incidente che all’ultima curva ha regalato la vittoria a Jonathan Rea, anzi, hanno reagito pure un po’ infastiditi alla richiesta di chiarimenti che Melandri e la Bmw hanno avanzato sull’episodio. Non c’è nulla da chiarire. Ci chiediamo solo cosa sarebbe successo se fosse successo il contrario, magari con Melandri che faceva volare Rea… lasciamo a voi il piacere di ipotizzare una risposta. Antisportivi

Jonathan Rea, voto: 2
Questo voto è stato il frutto della media matematica dei voti raccolti tra chi elogia Rea e chi no. Hanno vinto i no. A favore dell’inglese la voglia di vincere e la determinazione, a sfavore il fatto che abbia fatto a sportellate con tutti soprattutto in gara 2 (in gara 1 era troppo indietro) per terminare con l’atterramento di Haslam e Melandri con un colpo solo. Abbiamo rivisto decine di volte la scena incriminata e alla fine l’unica cosa su cui eravamo tutti d’accordo è che Rea ha “centrato” la vittoria. E non solo. Cose che succedono nelle corse, però sarebbe meglio se non succedessero. Esagerato

 

 

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