Sylvian Guintoli è Campione del Mondo SBK su Aprilia RSV4

Il tricolore sventola in Qatar grazie ad Aprilia che domina il Campionato Superbike SBK. Un vero trionfo, una doppia vittoria mondiale impensabile solo poche gare fa. Sulla pista di Losail in Qatar Sylvain Guintoli ha realizzato una splendida rimonta che resterà nella storia della Superbike e con due strepitose e indiscutibili vittorie nelle due gare in notturna sul circuito nel deserto ha sorpassato Tom Sykes laureandosi, per la prima volta nella sua carriera, Campione del Mondo.

La Casa di Noale raddoppia la festa conquistando per il terzo anno consecutivo il titolo di Campione del Mondo Costruttori, a ribadire la indiscussa superiorità tecnica della RSV4, la moto italiana che dal suo ingresso nel mondiale SBK (2009) ha sbaragliato la migliore concorrenza mondiale vincendo ben 7 titoli Mondiali (tre Piloti e quattro Costruttori). L’accoppiata mondiale (Piloti e Costruttori) è la terza per Aprilia RSV4 dopo gli “en-plein” colti nel 2010 e 2012 con Max Biaggi.

Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio (di cui Aprilia fa parte dal 2005) ha così commentato il trionfo di Sylvain Guintoli e di Aprilia: “Sono orgoglioso perché con Aprilia, anche quest’anno, un grande marchio italiano si è imposto a livello mondiale negli sport motoristici. E’ stato un campionato sofferto fino all’ultimo, che sembrava perso e abbiamo invece riaperto, e questo rende ancora più eccezionale il risultato conquistato oggi, con due titoli mondiali vinti. Faccio i miei complimenti a Guintoli, semplicemente straordinario. Romano Albesiano è stato bravissimo, con il suo team ha dimostrato di essere capace non solo di progettare grandi motociclette, ma anche di raccogliere con successo la sfida della gestione sportiva. Da quando l’abbiamo riportata in Superbike del 2009, Aprilia ha vinto sette titoli mondiali in sei anni. I due titoli mondiali di oggi premiano la forza dell’innovazione tecnologica del Gruppo Piaggio, che si è imposta nuovamente su tutti, nonostante gli avversari siano sempre di più e sempre più agguerriti. Non è un caso se – in soli dieci anni – abbiamo consentito ad Aprilia di vincere 28 dei suoi 54 titoli mondiali, e i marchi del Gruppo Piaggio hanno conquistato un totale di 32 titoli mondiali in un solo decennio. Ora affrontiamo una nuova sfida, quella dell’ingresso in MotoGP, che si concretizza con un anno di anticipo rispetto ai programmi a suo tempo annunciati. Entreremo nella massima competizione mondiale con lo spirito di sempre: che è fatto di dedizione, voglia di imparare e di crescere, e consapevolezza della nostra capacità e della nostra storia di grande marchio italiano”.

Le gare in notturna di Losail hanno completato una rincorsa che sembrava davvero dura. Dopo la gara americana di Laguna Seca il vantaggio di Sykes (Kawasaki) su Guintoli era di 44 punti, un divario enorme con soli tre round da disputare. Da allora è iniziata la riscossa, la RSV4 e i suoi piloti si sono dimostrati imbattibili, a Jerez e a Magny-Cours Aprilia ha dominato le gare vincendo tre volte con Melandri (con Guintoli sempre secondo) e una con Guintoli (e Melandri secondo). Punti pesantissimi che hanno consentito ad Aprilia di raggiungere e superare Kawasaki nel Mondiale Costruttori e a Guintoli di arrivare all’appuntamento in Qatar con soli 12 punti di distacco da Sykes.

Il primo titolo mondiale in carriera di Sylvain Guintoli è stato costruito nelle ultime due stagioni. Dopo un 2013 che lo ha visto lottare per la vittoria fino a quando un serio infortunio alla spalla ne ha pregiudicato la rincorsa al titolo, il pilota francese ha sfruttato l’apprendistato in sella alla RSV4 nella stagione appena conclusa. Costante, veloce e determinato, Sylvain è stato autore di una stagione resa incredibile dalla rimonta che lo ha visto arrivare al titolo proprio all’ultima gara. Assecondato dal Team guidato da Romano Albesiano, bravo a cogliere ogni occasione sfruttando anche la sua lunga esperienza nel mondo delle corse, Sylvain Guintoli diventa il secondo francese (dopo Raymond Roche, nel 1990) a conquistare un Mondiale Piloti tra le derivate di serie.

Con i titoli conquistati oggi, la Casa di Noale raggiunge quota 7 campionati mondiali vinti nella Superbike negli ultimi cinque anni, e porta il proprio straordinario palmares a quota 54 titoli mondiali conquistati in poco più di vent’anni.
Per il Mondiale Costruttori Aprilia ha accumulato 11 vittorie (5 per Guintoli, 6 per Melandri) e altri 16 podi, per un totale di 468 punti contro i 431 di Kawasaki, 350 di Honda, 291 di Ducati, 234 di Suzuki, 81 di BMW e 34 di MV Agusta.
La nuova avventura di Aprilia Racing nel Mondiale Superbike è iniziata nel 2009, con lo sviluppo dell’innovativa RSV4. Con il suo esclusivo motore a V di 65 gradi ed una ciclistica derivata da anni di esperienza nelle corse, la Superbike Aprilia ha segnato una svolta epocale nel mondo delle moto sportive. Capace di vincere già nell’anno del debutto, la RSV4 sbanca il WSBK nel 2010, nella sua seconda stagione di gare, conquistando i due Mondiali in palio: Costruttori e Piloti con Max Biaggi. E’ l’inizio di una lunga serie di vittorie, Biaggi – primo italiano a vincere il Mondiale Superbike – bissa il titolo Piloti nel 2012 e la RSV4 si aggiudica ancora il Mondiale riservato alle case costruttrici nel 2012, 2013 e in questo 2014.
Sette titoli mondiali (3 Piloti e 4 Costruttori), 41 vittorie, altri 89 podi oltre a 10 pole sono lo straordinario bottino di caccia nel mondiale SBK di una moto unica, nata per dominare in pista e su strada.

In totale Aprilia vanta 54 titoli mondiali (38 nel Motomondiale, 7 in Superbike e 9 nelle discipline off-road), che ne fanno a livello mondiale uno dei marchi più vincenti di sempre nelle competizioni motociclistiche. Il Gruppo Piaggio grazie – oltre che ad Aprilia – anche ai suoi storici marchi Moto Guzzi, Gilera e Derbi somma nel suo straordinario palmares 104 Titoli Mondiali che ne fanno il gruppo motociclistico più titolato d’Europa.

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