Nel cuore pulsante della mobilità moderna, il noleggio auto a breve termine conferma la sua centralità, soprattutto nei principali scali aeroportuali italiani. E, contrariamente alle percezioni comuni, i costi stanno finalmente calando. Secondo gli ultimi rapporti, la spesa media giornaliera per un’auto a noleggio in aeroporto nel 2024 si è attestata sotto i 46 euro, con un valore medio di 45 euro al giorno, in flessione rispetto ai 47,5 euro dell’anno precedente.
Un dato sorprendente se si considera che il noleggio aeroportuale è spesso associato a tariffe elevate, soprattutto da chi lo utilizza saltuariamente, magari per un viaggio di lavoro o una vacanza. Eppure, i numeri parlano chiaro: mentre la domanda cresce e le flotte si ampliano – si contano circa 140mila veicoli destinati al breve termine, con una durata media di noleggio pari a otto giorni – il costo per giorno si sta rendendo più competitivo.
A incidere maggiormente sulla spesa finale non è tanto la tariffa base, quanto i servizi accessori, che possono pesare fino al 20% del totale. Coperture assicurative aggiuntive, presenza di più conducenti, riconsegna del veicolo in una località diversa e supplementi per accessori come i seggiolini o il navigatore fanno salire rapidamente il prezzo complessivo. Ma anche in questo ambito si osservano segnali di razionalizzazione e maggiore trasparenza verso il cliente.
Nonostante le incertezze geopolitiche e i venti di crisi internazionale, il noleggio a breve termine continua a registrare numeri positivi, specialmente in ambito business e turistico. Gli scali aeroportuali restano il punto nevralgico di questa dinamica: da Milano a Roma, da Venezia a Napoli, la maggior parte dei noleggi brevi avviene proprio qui, dove si concentra il traffico di visitatori e viaggiatori d’affari.
Nel comparto B2B, le aziende godono spesso di tariffe agevolate grazie ad accordi commerciali. Ne è un esempio la spesa media giornaliera dei noleggi effettuati per sostituire veicoli aziendali temporaneamente indisponibili, che si ferma a meno di 31 euro al giorno, segnalando un’efficienza di costo superiore rispetto al noleggio tradizionale rivolto al pubblico.
La lieve ma significativa discesa dei prezzi rappresenta un segnale incoraggiante per l’intero comparto. In un momento in cui il settore automotive affronta sfide legate alla transizione elettrica e alla fluttuazione dei costi logistici, il noleggio a breve termine si conferma un’opzione sempre più accessibile e conveniente.
Con il turismo in ripresa e la mobilità aziendale in costante evoluzione, la disponibilità di tariffe più competitive negli aeroporti potrebbe incentivare ancora di più l’uso del noleggio breve, sia per motivi di lavoro che di piacere.