Prova video Peugeot 2008 BlueHDi 120 EAT6, l’abbinata che mancava!

Il B-SUV di casa Peugeot ora è disponibile anche con il parco e piacevole propulsore a gasolio, 1.500 con 120 cavalli, abbinato alla trasmissione automatica. Si conferma auto dalle tante doti, con un occhio attento alla voce consumi

Peugeot 2008 BlueHDi 120 EAT6Ha conquistato oltre 120 mila italiani (dato ad inizio 2019 che ora si avvicina a 130 mila) e dallo scorso anno arricchisce la gamma con questa nuova opzione, che abbina un ottimo propulsore a gasolio alla trasmissione automatica. Non è una novità assoluta, visto che la sua carriera è giunta al quinto anno, ma la Peugeot 2008 resta un modello fondamentale nella gamma della casa francese. Lo testimonia il fatto che alcuni mesi fa dal sito produttivo di Mulhouse, quello principale dove nasce la 2008, è uscito l’esemplare numero un milione, su un totale che ha passato quota 1.2 milioni (sempre ad inizio 2019, ora sono circa 1.3 milioni), di cui circa 200 mila venduti nel 2018.

La novità si chiama EAT6, il noto cambio automatico con convertitore di coppia, che dallo scorso anno è disponibile per la 2008 in abbinamento all’ottimo 1.500 BlueHDi, motore a gasolio che promette un futuro al sicuro da blocchi e limitazioni, almeno per un buon numero di anni, grazie all’omologazione Euro 6.2 (6D-Temp).

Look compatto e votato all’avventura

Peugeot 2008 estetica

Peugeot 2008, conferma una estetica vincente

Prima di dirvi come è andata la nostra prova su strada, facciamo un passo indietro e parliamo del suo aspetto esterno. Si tratta di un SUV compatto, lungo 4,16 metri, largo 1,74, alto 1,55 e con un passo di 2,54. Il suo look muscoloso è una delle carte vincenti, che gli ha fatto conquistare così tante persone. Rialzato e con barre sul tetto che uniscono due diversi livelli, con una sorta di gobba all’altezza del montante centrale, ha un muso ed un aspetto in generale, molto personale. Salta subito all’occhio una calandra che è marchio di fabbrica per Peugeot, con bordo ed elementi cromati a metterla in risalto, oltre al logo della casa del leone. I gruppi ottici si sviluppano allungandosi verso la fiancata e con una porzione del paraurti che si inserisce quasi a separarli in due zone. Non mancano i tipici elementi dei SUV, come i profili neri dei passaruota e nelle parti basse dei due gruppi paraurti, dove troviamo anche due elementi silver a contrasto. Anche al posteriore i gruppi ottici osano con una forma diversa, che crea una “C” nella vista laterale.

Qualità, tecnologia ed un pizzico di sportività per gli interni

Peugeot 2008 interni

Peugeot 2008, interni di qualità, non mancano tecnologia e sportività

Dentro alla 2008 la qualità percepita è alta. Salendo a bordo ad accoglierci è un ambiente piacevole, che mixa la sobrietà di finiture scure alla tecnologia ed alla sportività. In questo risalta subito il noto i-Cockpit di Peugeot, che comprende un piccolo volante, da regolare rigorosamente basso, per avere visibilità sulla strumentazione. Una nota la merita il cielo opzionale (150 euro) con illuminazione bianca a laser “PEUGEOT LED TRACK”, disponibile solo sul livello Allure. Quando la luce esterna cala, si accende il sipario di un qualcosa decisamente fuori dagli schemi. Quanto invece al bagagliaio, va da 350 a 1.200 litri, assolutamente non male per un SUV compatto.

SUV a sola trazione anteriore, ma con l’aiutino

La trazione è solo su due ruote e non al posteriore come il prototipo che usa lo stesso nome 2008 e che ha vinto la Dakar nel 2016, ma anteriore. Non è prevista una versione a trazione integrale, ma qui però c’è “l’aiutino”, il sistema Grip Control che gestisce l’elettronica per garantire la miglior motricità possibile anche in condizioni al limite. Provare per credere, verrebbe da dire, perché la 2008 riesce a trarvi d’impaccio anche in situazioni in cui sembrerebbe d’obbligo avere un 4×4. Le varie modalità prevedono configurazioni per sabbia, neve, fango ed anche una che spegne completamente l’ESP, per far scavare liberamente le ruote in determinate situazioni dove può essere utile. I meriti vanno anche agli pneumatici M+S, in questo caso si tratta degli All Season di Goodyear, Vector 4Seasons.

Alla guida l’EAT6 coccola al meglio, con una sorpresa  

Ma veniamo al dunque, visto che la 2008 per il resto è la conferma di una ricetta vincente. Anche al volante conferma quanto di buono avevamo avuto modo di scoprire in passato, mentre la novità è questa abbinata tra cambio e motore. Quest’ultimo è ora forte di una potenza di 120 cavalli (sono 100 sulla versione abbinata al cambio manuale) e di una coppia di ben 300 Nm, erogati a soli 1.750 giri. Ha una curva lineare e sempre piena, offre prestazioni discrete, con lo scatto classico da 0 a 100 in 9.5 secondi e con una punta di 193 km/h. Con questa trasmissione automatica sembra dare ancora qualcosa in più, soprattutto in termini di fluidità, comfort e vocazione a viaggiare, ma anche i consumi sono da lode. Dichiara infatti 4 l/100 km nel ciclo combinato, con una ottima autonomia di 1.200 km, ma nel nostro test abbiamo potuto constatare che scendere sotto i 17-18 km/l è davvero difficile, mentre i 20 sono una soglia raggiungibile senza grandi difficoltà. Anche alla classica andatura autostradale di 130 km/h si resta intorno ai 18 km/l abbondanti. Difetti? Forse un po’ di rumorosità ai bassisimi regimi, ma nulla di evidente.

Conclusioni e prezzi

Detto dei consumi, i prezzi della 2008 partono da poco più di 18 mila euro, mentre questa abbinata tra il BlueHDi da un litro e mezzo e 120 cavalli con il cambio EAT6 parte da circa 24.700, 1.700 in più per il più ricco degli allestimenti disponibili, il GT-Line (che sfiora i 26.400 euro). Sono invece poco più di due mila euro quelli che separano la 2008 1.5 BlueHDi con cambio manuale e 100 cavalli, da quella da noi provata.

La Peugeot 2008 si conferma quindi una scelta di compromesso interessante: compatta, ma con una abitabilità ed un bagagliaio ottimi, oltre ad avere un look accattivante. Crossover o SUV che la si voglia definire, grazie al Grip Control riesce a compensare in gran parte l’assenza della trazione integrale, mentre i consumi sono una delle sue migliori carte. Anche con il cambio automatico, molto buono nel suo funzionamento e a cui si possono fare pochi rimproveri, forse solo un funzionamento leggermente ruvido in alcune situazione ed una rapportatura che paga i “solo” 6 rapporti, ma per una segmento B sarebbe troppo chiederne di più.

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