Volvo 480 Turbo

Volvo 480, regina di eleganza in città
Nata nel 1985, la Volvo 480 era una coupé con carrozzeria a due volumi forte di un design originale, moderno e sportivo. Rimase in produzione per una decina d’anni, fino al 1995. Lunga 425 cm, la Volvo 480 più che una coupè rappresenta il primo esempio di media premium. Ha anticipato di oltre dieci anni l’Audi A3. Perché possiamo definirla una media premium ante litteram? Per la carrozzeria a due volumi, per le dimensioni di poco superiori ai quattro metri, per l’abitabilità per quattro ed il buon bagagliaio. Difficile trovare all’epoca un’altra auto con dimensioni perfette per la città, finiture al top ed un’immagine esclusiva.

Volvo 480 Turbo, sogno proibito per molti
L’esclusività della Volvo 480 raggiunse l’apice con la versione Turbo, introdotta nel 1988. L’originale Volvo 480, spinta da un 1.7 benzina di origine Renault, erogava 109 cavalli e vantava un discreto sprint (grazie al peso contenuto in poco più di una tonnellata). L’adozione di un turbo soft da 0,45 bar allo stesso quattro cilindri diede origine alla 480 Turbo, capace di scattare da 0 a 10 km/h in soli 8,7 secondi. La caratterizzazione estetica conferiva alla versione Turbo un po’ di grinta in più, senza intaccare l’eleganza del modello.

Il design della Volvo 480
Cosa rendeva unica la Volvo 480? Il suo design, davvero inimitabile. Cofano lungo, linee tese, coda tronca  con il lunotto che allunga fino alla metà delle luci posteriori. Siamo nel 1985, nessun aveva mai osato tanto. Ci sono poi i fari a scomparsa, all’epoca simbolo stilistico dell’auto sportiva: in seguito furono abbandonati per questioni aerodinamiche e soprattutto per la pericolosità in caso di incidente con un pedone. Altro tratto distintivo della Volvo 480 era la calandra anteriore, posta in basso sotto il fascione paraurti. Una soluzione ispirata al Duetto Alfa Romeo.

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