Lamborghini Urus provata su strada e fuoristrada in Islanda

Lamborghini sbarca in Islanda, dove mai era stata prima, per testare la propria Urus su terreni impervi e ostici come quelli che caratterizzano la fredda isola situata nel nord dell’Atlantico. Una carovana di ben sette Lamborghini Urus ha dunque affrontato percorsi fuoristrada piuttosto estremi ma ha anche potuto ammirare paesaggi da sogno come quelli che caratterizzano l’Islanda, negli ultimi anni balzata agli onori delle cronache anche per le sue imprese sportive, soprattutto nel calcio (gli appassionati conoscono bene il geyser sound dei tifosi rosso-blu).

Dopo Andalusia, Transilvania e Norvegia, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha pensato che l’isola europea fosse il banco di prova ideale per il suo SUV di lusso, ottimo non solo per distinguersi e andare veloci, ma anche per affrontare strade a mala pena praticabili. Urus si è disimpegnata tra fondi vulcanici, ruscelli e rocce, nelle più disparate condizioni meteorologiche, su tratti innevati e in giornate di piogge intense. L’avventura delle Urus è partita dalla penisola di Reykjanes, dove si trova la Laguna Blu, un’area termale alimentata dal vicino impianto geotermico di Svartsengi. Qui si trovano piscine all’aperto, di colore azzurro, che possono essere utilizzate anche quando la temperatura esterna è ben sotto lo zero.

Proseguendo verso sud, il convoglio è passato lungo le scogliere di Krysuvikurberg, che prendono il nome da due trolls. Le auto sono poi passate per la spiaggia nera di Reynisfjara, fino al promontorio di Dyrholaey, popolato da migliaia di pulcinelle di mare. Il viaggio è proseguito poi attraverso campi di lava ricoperti di muschio nella zona del vulcano Laki, fino all’estremità del ghiacciaio Vatnajoekull, dove foche e iceberg fanno da padroni. Il viaggio è proseguito tornando alla capitale Reykjavik, cuore pulsante dell’isola.

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