Arriva il chip sotto-pelle per aprire l’auto: negli USA è compatibile con Tesla

Dalla chiave nel blocchetto di accensione si è passati a quella elettronica… e ora addirittura al chip sotto-pelle! Il progresso non conosce limiti, ma forse stavolta l’asticella è stata spostata un po’ troppo in là: è il caso di Brandon Dalaly, 39enne americano che è diventato uno dei primi possessori di una Tesla Model 3 a farsi installare un sensore sotto la cute grazie al quale aprire le portiere e accendere il motore elettrico della sua automobile.

Per l’operazione Dalaly si è rivolto all’azienda statunitense Vivokey che ha effettuato l’impianto di ben due micro-chip: il primo destinato alla conservazione dei dati sensibili e del proprio portafoglio di criptovalute e il secondo, appunto, per utilizzare la sua Tesla. Ma non è tutto: a quanto pare i sensori possono ricevere aggiornamenti da remoto proprio come fossero uno smartphone, dal momento che Vivokey ha un proprio store virtuale dove offre diversi servizi inerenti sia il mondo automotive che altri settori della vita quotidiana.

Il primo chip era un po’ più piccolo e non è stato doloroso farselo impiantare nella mano. Era stato caricato all’interno di una grossa siringa e, attraverso quella, è stato in un certo senso iniettato all’interno del mio corpo. Un po’ come accade con i chip dei cani. Anche il secondo è stato inserito nello stesso modo – ha commentato Brendon Dalaly – Ho voluto provarlo perchè ero curioso di vedere come funzionava: ora la gente rimane a bocca aperta quando vede che posso aprire la mia Model 3. E voi, siete della sua stessa idea?

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