BMW Group, nel futuro mobilità elettrica, digitalizzazione​, condivisione​ e guida autonoma

L’industria automobilistica sta vivendo un momento di grandi cambiamenti e BMW Group ​sta ​cercando di non farsi cogliere impreparata quando si parla di mobilità del futuro, guida autonoma, digitalizzazione e servizi. Questi temi vengono definiti ACES (Autonomous, Connected, Electrified and Services) e riassumono l’identità che BMW Group , come i suoi diretti competitors, ​vuole assumere per il futuro, come i vertici del brand hanno spiegato in occasione del Technology Workshop 2018 tenutosi a Milano.

Ma andiamo con ordine e analizziamo questi quattro aspetti uno a uno. ​I pilastri di questa nuova rivoluzione automobilistica ​colta prima dai cinesi, giapponesi e dagli statunitensi e purtroppo da noi europei costretti ora ad inseguire si basano su un completo cambiamento della mobilità con una vettura che diventa sempre più uno smartphone a quattro ruote.

A – Guida Autonoma per il futuro, assistita oggi ​

BMW ha inaugurato il nuovo Campus per la guida autonoma a Unterschleißheim nelle vicinanze di Monaco. Questa struttura, estremamente efficiente e innovativa, dovrà garantire al Gruppo la sostenibilità futura: il campus si sviluppa su ben 23.000 metri quadrati, popolati di uffici in grado di ospitare fino a 1.800 dipendenti. Questo “New working environment” è costituito da una struttura open space che ospita specialisti di ogni settore, dagli sviluppatori di software ai tecnici. Durante il Technology Workshop 2018 sono stati illustrati i vari passaggi verso la guida aut​o​
noma, che noi di Infomotori.com vi avevamo illustrato ​recentemente in questo approfondito articolo che analizza i livelli da 1 a 5.

Attualmente la legislazione è in ritardo sulla tecnologia che deve spesso fermarsi non essendoci ancora norme certe in caso di incidenti non sapendo ancora esattamente se il responsabile futuro della guida autonoma sarà il pilota, l’automobile o​ il fornitore del sistema! Oggi le vetture più avanzate utilizzano una guida assistita evoluta di livello tre che significa che bisogna tenere entrambe le mani sul volante e che la macchina pensa sia a frenare che accelerare che a sterzare se il pilota mette la freccia.

C – Connettività e Servizi

Il 2018 segna il ventesimo anniversario dell’offerta commerciale di servizi digitali per le vetture BMW. Un’avventura che nacque nel 1998 con l’optional BMW Assist che comprendeva i servizi telematici disponibili all’epoca. Servizi digitali che oggi troviamo anche sulle due ruote BMW, grazie al BMW Motorrad Connected Ride, una piattaforma connettiva che include anche la chiamata di emergenza intelligente ECall. ​Uno sviluppo destinato a crescere vertiginosamente nei prossimi anni grazie al cloud ed a strutture telematiche sempre più potenti coi giganti statunitensi che stanno già pensando ad una copertura internet ad alta velocità ​lanciando sullo spazio un gran numero di satelliti che copriranno finalmente tutta la superficie terrestre senza alcuna zona d’ombra…

E – Elettrificazione graduale partendo dall’ibrido plug in per arrivare alle auto completamente elettriche

I veicoli elettrificati ad oggi consegnati ai clienti BMW sono stati 100.000 solamente nel 2017, oltre 200.000 dal 2013. In totale sono nove i modelli elettrificati offerti da BMW: tra questi il due ruote BMW C evolution che nel 2017 è stato venduto in 1.500 unità. Il 2018 è stato l’anno del lancio della BMW i8 Roadster, mentre nel 2019 arriva la MINI totalmente elettrica. Nel 2020 tocca alla BMW iX3 e nel 2021 a un’ammiraglia dotata di tecnologia BMW iNext. Gli investimenti in materia di elettrificazione sono importi: 200 milioni di euro nel nuovo “Battery Cell Competence Centre” che verrà inaugurato a inizio 2019. La finalità di questo centro è la conoscenza tecnologica nello sviluppo e nella produzione di batterie ad uso automobilistico.

​BMW fra le marche tedesche è sicuramente quella che ha colto per prima con BMW​i nel 2007 le potenzialità dell’elettrificazione sfociate nel 2013 con i3 ed i8 che sono state particolarmente apprezzate in tutto il mondo per poi scegliere una strada prudente di proporre una ampia gamma di vetture ibride plug-in anzichè modelli esclusivamente elettrici molto richiesti nel segmento luxury considerando che la berlina lusso più venduta negli USA ed in Europa non è più una tedesca ma una statunitense…

​BMW, nel corso del Workshop di Milano​, ha confermato l’impegno del Gruppo presenta​ndo​ la quinta generazione di trasmissione elettrica del BMW Group, in arrivo nel 2021. Questa generazione utilizzerà batterie più potenti che garantiranno autonomie di oltre 700 km in modalità puramente elettrica. Si prevede che entro il 2025 saranno oltre 500.000 i veicoli venduti annualmente dotati di questo tipo di alimentazione.

​Ancor prima segnaliamo che nel 2019 arriverà finalmente la prima MINI elettrica e l’anno successivo una iX3 eletrica prodotta in Cina per non rischiare di perdere un mercato strategico come quello asiatico dove già nel 2018 saranno vendute oltre un milione di auto elettriche (no ibride!) e quasi tutti i mezzi pubblici saranno a zero emissioni, segnalando che la tecnologia cinese è oggi all’avanguardia sul versante elettrico e sulla produzione delle batterie​ con in più il non trascurabile vantaggio di controllare tutte le principali risorse e materie prime necessarie per realizzare le stesse batterie avendo la gestione della maggior parte delle miniere in Africa e Centro America .

​Dopo un secolo di indiscusso dominio europeo e tedesco, oggi la mobilità parla cinese, inglese e giapponese con una velocità di sviluppo impressionante che i colossi tedeschi come BMW dovranno affrontare con grande impegno in quanto quello che era certo 5 anni fa oggi non entra più nel futuro a partire dalle alimentazioni tradizionali che ci hanno accompagnato per oltre un secolo. Passare da una ​pompa di carburante ad una presa in una colonnina elettrica è un bel trauma, specie se non programmato per tempo.

Fra i punti indicati da BMW Italia vi è anche la condivisione della mobilità che in casa bavarese si chiama Drive Now con un carsharing premium che vi permette pure di guidare cabrio, mini e la stessa elettrica BMW i3, così come lo sviluppo di nuovi soluzioni di utilizzo della vettura passando dalla tradizionale proprietà all’affitto tanto che BMW Italia ha presentato Whi Buy (perchè comprarla) invitando alla locazione e la stessa BMW Bank che festeggia nel 2018 i suoi primi 40 anni punta molto sul servizio piuttosto che sulla vendita classica: proprio come fate con gli smartphone che ricevete in abbonamento in attesa che ne arrivi uno più moderno da utilizzare con inclusa tutta la assistenza.

La mobilità elettrica cambierà poi il modo di vendere e gestire la vettura pensando solo al fatto che in una vettura tradizionale troviamo circa 1500 componenti meccaniche che scendono a 15 su un motore elettrico che quindi non ha più consumabili (olio, filtri, candele, ecc) e la manutenzione è quasi inesistente con una durata decisamente superiore a qualsiasi benzina e diesel tanto che nei paesi nordici stanno circolando auto elettriche con già 4/500.000 km in perfetta efficienza: bella notizia per i proprietari ed una tragedia per le officine di riparazione dove si salva solo la carrozzeria fintanto chè non arriverà la guida autonoma che eliminerà pure gli incidenti…

Ci ha fatto molto piacere rilevare come BMW abbia compreso l’importanza della graduale elettrificazione che Infomotori promuove fortemente.

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