Chevrolet Corvette, un’auto divenuta leggenda

È diventata un’icona a stelle e strisce nel mondo. Lanciata per contrastare lo strapotere europeo nel settore delle auto sportive, la Chevrolet Corvette rappresenta un’autentica leggenda che da oltre 60 anni rapisce i cuori degli appassionati, colpiti dalle linee personali e dall’inconfondibile sound del possente propulsore. Il nome deriva da quello di una veloce nave da guerra, la Corvetta.

Le origini di questa sportiva di successo risalgono al 2 giugno 1952, quando Harley Earl, uno dei più importanti designer di automobili statunitense, riesce a strappare l’ok dei vertici della General Motors per la produzione del prototipo EX-122, una vettura sportiva a due posti. L’esordio è datato 17 Gennaio 1953, al Waldorf-Astoria Hotel di New York, in occasione dell’annuale edizione di Motorama. Nasce così la Corvette, un’auto diventata leggenda.

 

Inizi
La C1 identifica il primo modello in produzione della sportiva americana. Carrozzeria in fibra di vetro, cambio automatico a due rapporti, freni a tamburo e motore a sei cilindri. L’esordio però non è fortunato. La Chevrolet Corvette ha rischiato di concludere la sua gloriosa storia sul nascere. L’adozione di qualche accorgimento ne ha cambiato le sorti. Su tutti, il motore V8 abbinato a un cambio manuale. Negli anni la cilindrata è cresciuta in maniera vertiginosa: da 4.3 litri (195 CV) nel 1955 a 5.3 litri nel 1962 (360 CV). Viene introdotto anche un innovativo sistema di iniezione. Diversi anche i cambiamenti estetici. Nel 1961 debuttano i doppi fari posteriori, ancora oggi elemento distintivo della Chevrolet Corvette.

Nel 1963 è il turno della C2, la seconda generazione ispirata alla sagoma di uno squalo. Alla versione cabriolet si aggiunge quella coupé. L’altra novità di rilievo riguarda l’adozione di un motore “big block” (in contrapposizione allo “small block” usato fino a quel momento), che per gli statunitensi vuol dire di cilindrata superiore ai 6.000 cc. Dopo il lancio, il propulsore di 6.5 litri viene portato a 7.0 litri nel 1966: coppia motrice di 554 Nm a 4.000 giri/minuto e potenza di 425 CV. Nel 1965, inoltre, i quattro freni a disco diventano di serie. Molto ricercata dai collezionisti è la Corvette con il lunotto sdoppiato, prodotta soltanto nel 1963 in appena 10.600 esemplari. Per ragioni di visibilità, a partire dall’anno successivo la banda metallica che separa il lunotto viene eliminata.

 

Sviluppi
Una menzione particolare merita la C3 prodotta nel 1971: monta un big block V8 di 7.400 cc da 425 CV. La quarta generazione, presentata nel 1983, conquista subito il pubblico grazie a uno stile moderno, dalle linee pulite e funzionali. Nel 1990 è la volta della cattivissima ZR-1 da 375 CV. Nel 1996 la Chevrolet, per commemorare la fine della produzione della C4, realizza la versione Grand Sport, riproposizione della analoga versione realizzata nel 1963, disponibile solo in “Admiral Blue” con una striscia centrale bianca. La quinta serie (1997) rappresenta uno step notevole, sia dal punto di vista estetico che tecnico. Ancora di più la sesta generazione (2005), con le aggressive Z06 (505 CV) e C6 ZR1 (647 CV).  Ma questa è già storia dei nostri giorni, così come la C7 Stingray. Tante, comunque, le versioni speciali per una delle auto “yankee” più cattive in commercio.

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