Infomotori.com intervista Bernard Loire neo amministratore delegato di Nissan Italia

Bernard Loire è stato nominato da pochi mesi amministratore delegato di Nissan Italia, carica già coperta dal 2008 al 2011 per poi divenire vice presidente Infiniti per Africa, Medio Oriente, India e Europa. Una sfida impegnativa con un mercato italiano in caduta libera, ma Nissan può contare su una gamma apprezzata e l’arrivo della nuova Nissan Note con cui la casa nipponica vuole stravolgere il concetto di citycar. Infomotori ha incontrato Bernard Loire in occasione del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra per conoscere cosa bolle nella pentola nipponica.

Bernard Loire è nato in Francia nel 1965. Si autodefinisce “uomo dell’auto”, parla correntemente francese, italiano, portoghese e inglese ed ha iniziato la sua carriera nell’industria automobilistica nel 1988 in Ford e poi in FIAT. E’ entrato a far parte del gruppo Nissan nel 2002 come responsabile commerciale di sette mercati europei, prima di essere nominato amministratore delegato di Nissan Portogallo nel 2005 per poi arrivare in Italia nel 2008, come già ricordato.

Infomotori. Cosa si prova a visitare il Salone di Ginevra e scoprire tanti crossover compatti come la Peugeot 2008, Renault Captur, Chevrolet Trax, Ford Ecosport che vengono a sfidare le vostre Qashqai e Juke che hanno inventato questo segmento?

Bernard Loire. “E’ sicuramente bello vedere riconosciuto il primato di Nissan come inventore
dei crossover. Oggi, per tante persone crossover è sinonimo di Qashqai, di Juke, di Murano e questo è per Nissan motivo di grande orgoglio, perché significa aver realizzato una svolta, un cambiamento forte nel mondo dell’auto”.

Infomotori.
E adesso per fronteggiare tutti questi concorrenti quali carte pensate di poter utilizzare per andare sempre avanti e farvi inseguire dagli altri?

Bernard Loire.
“Sicuramente intendiamo mantenere la nostra posizione di leader del mercato crossover! La concorrenza deve recuperare il terreno perduto, mentre noi, grazie al nostro vantaggio, possiamo già pensare alla seconda generazione ed essere sempre avanti. L’innovazione è fondamentale per Nissan, lo abbiamo dimostrato con i crossover, ma anche con la LEAF, la nostra vettura elettrica che testimonia la leadership di Nissan anche nell’ambito delle emissioni zero. Anche su questo fronte siamo in anticipo sulla concorrenza e ci apprestiamo a produrre la rinnovata Leaf in Europa, confermando la fiducia di Nissan nei confronti del Vecchio Continente.”

Infomotori. La nuova Nissan Note che debutta in versione finale e presto arriverà anche in Concessionaria è una monovolume o citycar?

Bernard Loire.
Nissan Note è una citycar ed è un’auto completamente nuova: nuovo pianale, nuovo design, nuove tecnologie. Si posizionerà perfettamente nel segmento B fra la Nissan Micra e la Nissan Juke formando un tris molto forte e competitivo. Nissan Note ha lasciato la veste da monovolume perché non ha senso rimanere relegati in una nicchia di mercato quando ci si può proporre ad un pubblico più ampio e farlo con prestazioni di alto livello.

Infomotori. Tornando all’elettrico, quali saranno i mercati europei dove puntate maggiormente perché purtroppo l’Italia per mille ragioni non decolla.

Bernard Loire. Il mercato elettrico di oggi è in crescita, ma dobbiamo ricordare che parte da zero. Inizieremo a produrre la Leaf in Europa perché nei Paesi Nordici (Norvegia in testa) la mobilità elettrica è già una realtà. La fase di decollo comporta un certo tempo, lo stesso è accaduto quando sono state introdotte le auto ibride, soprattutto nel caso della mobilità elettrica, dove sono tanti i fattori di differenza da quella tradizionale. C’è la questione dell’infrastruttura, degli incentivi, ma ancor più è una questione di mentalità, di dubbi e timori che affrontare un forte cambiamento comporta. Personalmente guido una Nissan Leaf ogni giorno da Roma all’ufficio e vi dico che è un modo di guidare fantastico. Posso farlo perché in ufficio ci sono colonnine di ricarica e perchè posso contare su una vettura tradizionale se nel week end voglio andare fuori. Questo è il punto di partenza, il target al quale, per il momento, dobbiamo offrire il concetto dell’elettrica come perfetta seconda vettura per gli spostamenti quotidiani. Sono ottimista anche per l’Italia, perché è un Paese in cui è molto frequente avere in famiglia un’auto per gli spostamenti quotidiani di piccolo e medio raggio.

Infomotori. Ma non era forse il caso di pensare ad una soluzione intermedia prima di puntare tutto sull’elettrico come alcuni vostri concorrenti che hanno già un motore elettrico (che tengono ancor dentro i box) e stanno proponendo belle ibride plug in che è un mix fra trazione elettrica e dove non basta più l’elettrico interviene con un motore termico con consumi molto contenuti attorno ai 2/3 litri ogni 100 chilometri?

Bernard Loire. Se dobbiamo pensare in chiave di futuro, per Nissan la soluzione è nell’elettrico o nell’idrogeno. L’ibrido come ha detto lei è, diciamo, una soluzione per l’immediato. Noi non la rifiutiamo, e ci saranno delle Nissan ibride, anche perché abbiamo già sviluppato una nostra tecnologia che è oggi presente sulle vetture del nostro marchio di lusso, Infiniti. Nel medio termine è chiaro che continueremo a proporre quello che il mercato reclama. In Europa, ad esempio, il diesel è ancora la soluzione più richiesta e noi continueremo a proporla, insieme a soluzioni benzina o ibride, ma anche elettriche, perché non possiamo non guardare oltre, verso il futuro.

Infomotori. Per l’Italia come vede lo scenario per i prossimi 12/24 mesi?

Bernard Loire. Non vediamo un cambiamento dell’andamento del mercato e non pensiamo che la
domanda possa crescere nei prossimi 12/18 mesi. La situazione resterà stagnante o in leggero calo. I volumi del passato non torneranno e, quindi, ci dovremo adattare. Anche in questa congiuntura difficile, Nissan sta riuscendo a difendere la stabilità dei volumi e della quota, con l’obiettivo di tornare a crescere nel 2014, portando sul mercato più tecnologia e innovazione.

Infomotori. La sportività Nismo come si concilia con l’ecologia della elettrica Leaf?

Bernard Loire.
Esiste già una LEAF Nismo da pista! Nismo è l’anima sportiva di Nissan e si declina sui nostri modelli per regalare il piacere esaltante delle prestazioni più elevate, che si possono esprimere anche in chiave elettrica. Certamente, però, i modelli che vestiranno la livrea Nismo dovranno avere un forte appeal per il loro pubblico di appassionati sportivi, ed è per questa ragione che Nismo è abbiamo a modelli coinvolgenti come GT-R e 370Z. Come vi dicevo, guido una Leaf ogni giorno, ma questo non è incompatibile con il grande piacere che mi concedo, ogni tanto, a bordo di una 370Z.

Infomotori. Del resto state lavorando su delle ecologiche sportive che sono già scese in pista e che presto scenderanno di nuovo per vincere e non solo per fare bella figura…

Bernard Loire.
Esatto perché questo è compatibile e ancora una volta l‘abbiamo visto in diverse occasioni con motori ibridi ed elettrici. Le competizioni aiutano a testare le tecnologie e quindi a rendere più popolari le innovazioni tecnologiche

Infomotori. Il fenomeno GPL vi sta dando una mano in Italia?

Bernard Loire. Nissan in Italia offre ben tre modelli a GPL: Micra, Qashqai e, da qualche tempo, Juke e facciamo un bel mix su ogni modello tanto che oggi il 15% delle vendite di Nissan Italia è rappresentato dalle auto alimentate a GPL. Il GPL è una importante realtà sul mercato italiano e vogliamo continuare a sviluppare altri prodotti perché, per il presente, è un’altra soluzione valida, un’alternativa all’ibrido, al diesel, alla benzina e, quindi, una scelta interessante per la clientela.

Infomotori. Come sarà il futuro secondo Nissan e come lo vedete?

Bernard Loire. Il futuro noi lo vediamo in modo positivo perché il mercato globale cresce e Nissan è un’azienda globale! Noi siamo presenti su tutti i mercati e, quando c’è una crisi in una zona, in genere c’è sempre un mercato che cresce in un’altra. Il nostro piano di sviluppo è da vedere a livello complessivo. Per quanto riguarda l’Europa vogliamo essere sempre più protagonisti, come siamo già, oggi, negli Stati Uniti, in America latina ed in Asia. In Italia vogliamo diventare la prima marca asiatica!

Infomotori. Volete quindi stare davanti a Toyota e Hyundai ?

Bernard Loire. Sì! Oggi siamo quasi al 4% di quota di mercato, quando appena 2 anni fa eravamo al 2,5%. Stiamo crescendo molto bene anche perché stiamo sviluppando i prodotti in Europa per l’Europa costruendoli nelle fabbriche europee. Con 15 nuovi modelli e una raffica di tecnologie che lanceremo nei prossimi tre anni abbiamo tutte le carte in regola per continuare la nostra ascesa e diventare il primo marchio asiatico in Italia.

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