Kia Niro: la nostra prova del primo Crossover ibrido

Kia Niro avrebbe potuto essere la vettura giusta mostrare a chi, negli anni Novanta, si chiedeva come sarebbero state le auto del futuro. “Guardi; le auto tra vent’anni saranno più alte per dominare la strada, più spaziose perché nel dubbio è meglio abbondare e dalle linee tondeggianti. I fari saranno ben rifiniti grazie al led. Soprattutto però, al motore come lo conosciamo ne verrà affiancato uno elettrico, in modo da abbattere emissioni e consumi”.

 

Per farla breve -ma neanche troppo- il marchio coreano ha fatto ancora centro, prendendo ciò che di buono è stato visto con Sportage e portando ad un livello superiore il comparto tecnico. Questo significa finiture e componenti di qualità elevata ad un prezzo estremamente concorrenziale, sommati alla soluzione ibrida ed una guida fluida, merito anche del cambio automatico. Kia Niro è il primo Crossover venduto esclusivamente in configurazione ibrida, soluzione poi condivisa anche dai giapponesi di Toyota con C-HR.

 

Niro ha inoltre un’arma in più: al Salone di Ginevra 2017 è stata infatti presentata la versione ​Plug-in -ricaricabile attraverso la presa domestica- che consente una autonomia di oltre 50 km elettrico, per circolare in zone a traffico limitato ed abbattere consumi ed emissioni.  Durante un incontro alla kermesse svizzera i manager Kia hanno accennato i loro progetti futuri, assicurandoci fin da ora che a livello di tecnologia il Gruppo coreano non è più secondo a nessuno…


Giusto per contestualizzare un po’ le cose
: Kia Niro ha un prezzo che parte da 21.900€, che può raggiungere -e superare- i 30.000€ nel più completo degli allestimenti, anche se l’Urban (a 25.000€) comprende già un cambio automatico DCT a 6 rapporti, radio con schermo da 5”, clima bi-zona e Lane Keep Assist.


Per le motorizzazioni
invece c’è poco da scegliere, in quanto l’unica opzione disponibile è fornita dall‘1.6 GDI accoppiato al già citato motore elettrico da 42kW.
In combinazione, i due motori offrono una potenza massima di 141CV e 265Nm di coppia, anche se il dato più interessante è che quest’ultima viene erogata al suo massimo tra i 1.000 ed i 2.500 giri, cosa che rende la Kia Niro particolarmente scattante in città.


L’occhio della tigre di Kia Niro

Il muso di questa Niro, imponente e affilato, è stato battezzato dai designer coreani Tiger Nose: Oltre al gruppo ottico, l’effetto aggressivo è dato da una modanatura che corre attorno ai fendinebbia, una soluzione che si ripete poi al posteriore dove l’insieme, complici i diffusori, è inequivocabilmente futuristico.

Il cofano bombato è piuttosto alto, in modo che dalla posizione di guida si abbia una panoramica dei dintorni; il piglio da Crossover viene invece conferito da passaruota accentuati e dalle barre di carico sul tettuccio. A completare il quadro ci sono la cornice cromata della finestratura e lo spoiler integrato.

Nel complesso si tratta quindi di una vettura riuscita, ma il meglio della Kia Niro lo vediamo dall’interno. La plancia è ampia, spaziosa, mentre gli interni sono in pelle e tessuto. Il cruscotto è in materiale plastico, anche se leggermente flessibile. La strumentazione da parte sua non segnala i giri, al suo posto troviamo tre scaglioni di lavoro per il motore: nella prima fascia l’auto si sta ricaricando, nella seconda sfrutta al massimo i vantaggi dell’elettrico e nella terza offre la miglior prestazione possibile.

Completo e funzionale l’infotainment, che comprende anche un navigatore rapido e preciso.

Non ci fa impazzire il tunnel sotto alla plancia, un po’ ostacolato dalla leva del cambio, ma quantomeno comprende una presa USB, un attacco AUX e due prese da 12V. Dietro si sta piuttosto comodi, specialmente se in due: il sedile di mezzo si trasforma in un ampio bracciolo con due porta bevande, cosa pensata più per i nostri cugini d’oltreoceano. Il bagagliaio da parte sua è ampio e ben sfruttabile, parte da 373 litri ed arriva a 1371 abbattendo i sedili del divanetto posteriore.

Da un Crossover di questa caratura però è lecito aspettarsi qualcosa di più degli spazi di una berlina di segmento C. Anche perché, rispetto a queste, l’altezza da terra è decisamente superiore. Di contro possiamo dire che se il vano è contenuto è a tutto vantaggio dell’abitabilità dei passeggeri, che hanno a disposizione un passo di 270 centimetri su di una lunghezza complessiva di 436cm, mentre la larghezza raggiunge il metro e ottanta (81, in realtà) e l’altezza è di 155cm da terra.

Ora, finalmente, passiamo al lato pratico.


Fast Forward

Entriamo a bordo, la seduta è comoda. La strumentazione è al posto giusto e c’è tanto spazio per chi guida che -al pari di chi siede a fianco- ha la possibilità di regolare elettricamente il sedile. Lo starter è a pulsante mentre il freno a mano è a pedale, come sulle Mercedes degli anni che furono. Una soluzione che, in tutta franchezza, ci sentiamo di preferire rispetto al bloccaggio elettronico che va tanto di moda. Accendendo l’auto non si avverte il gorgoglio del Diesel che -ad una prima occhiata- sarebbe lecito trovare sotto il cofano di Kia Niro.

Partiamo invece in modalità EV -Electric Veichle per i profani- silenziosissima e piuttosto scattante, che viene ben presto supportata dall‘1.6 a benzina. Lo sterzo è piuttosto morbido ma non per questo poco preciso, in modo che durante le manovre di parcheggio e nelle strette vie della città il nostro Crossover si comporta bene.

Un piccolo neo in questi frangenti è la scarsa visibilità posteriore, che viene però compensata da telecamera e sensori di parcheggio. Nelle ripartenze è silenziosa ed efficace, e ad alte andature il fruscio è davvero contenuto.

Quando andiamo a cercare la guida sportiva -impostabile attraverso una mappatura, spostando il cambio in posizione S- Kia Niro ci ricorda per cosa è stata pensata: portarci ovunque consumando poco, il tutto nel massimo comfort. La risposta dell’acceleratore da zero a fondocorsa infatti non è così immediata, mentre se andiamo ad aggredire le curve si avverte un leggero beccheggio in fase di ingresso, quando chiediamo il massimo all’impianto frenante.

La frenata d’emergenza è davvero a punto, ma la guida da ultimo giro non è il suo pane se vogliamo strizzare i freni dopo una forte accelerazione. Di contro il cambio automatico a 6 rapporti DCT lavora più che bene, i lunghi viaggi non si fanno sentire -grazie anche all’adaptive cruise control- e l’impianto stereo fa passare in fretta le lunghe trasferte.

Ci è piaciuto il lavoro delle sospensioni: nel misto il rollio si stabilizza appena impostata la curva e, soprattutto, Kia Niro sfoggia una certa nonchalance nell’affrontare buche ed imperfezioni dell’asfalto. Nelle strade extraurbane si riescono a percorrere agevolmente 20 chilometri con un litro di benzina, e l’autonomia con il serbatoio pieno (per il quale servono circa 50€) supera ampiamente i 600Km.

In città si sfiorano i 18 Km con un litro, mentre nelle discese in montagna la batteria si ricarica aumentando l’autonomia chilometrica, con un gusto per chi guida difficile da replicare.

In conclusione

Fatevi un favore, provatela. La Kia Niro ha un prezzo d’attacco davvero aggressivo, è spaziosa e le sospensioni lavorano bene su qualunque tipo di terreno. Consuma poco e non vi fa mancare niente, fatta eccezione per le prestazioni assolute. In quel caso state sbagliando auto, l’Eco Hybrid di Kia Niro non è stato fatto per correre. Da segnalare anche i 7 anni di garanzia, marchio di fabbrica per tutte le auto del marchio coreano.

Pregi e Difetti

Pregi

Consumi ridotti
Spazi a bordo
Rapporto qualità/prezzo
Dotazione tecnologica

Difetti

Frenata nella guida aggressiva

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