La Bugatti di Campogalliano tornerà in vita… come museo!

La storica sede della Bugatti Automobili di Campogalliano, visibile in tutto il suo splendore dall’Autostrada del Brennero, presto potrà tornare a miglior vita. Tutti gli appassionati ricordano quello che successe nel 1995, quando l’imprenditore che l’aveva rilevata nel 1987, Romano Artioli, annunciò il fallimento della storica “Fabbrica Blu” con un pesante debito di oltre 230 miliardi di lire. Alcuni parlano di un complotto ordito da collaboratori e tecnici, che volevano ridurre il successo dell’unico modello uscito dalla fabbrica modenese: la EB110.

Questa vettura, nel 2021, compie i suoi primi trent’anni e proprio pochi giorni fa è stata la protagonista indiscussa di un raduno proprio presso la sede di Campogalliano: un’occasione sicuramente speciale per tutti gli appassionati, suggellata dal discorso del proprietario della factory, l’imprenditore Marco Pulsoni, che, di fatto, ha annunciato la ripresa a breve dell’operatività della mitica “Fabbrica Blu”. No, non come produttore… ma come museo di auto storiche di qualsiasi marca.

La mia volontà per questo impianto è quella di portare lo stabilimento in una direzione rispettosa della sua storia – ha affermato Pulsoni – All’esterno manterrà il suo aspetto originario, mentre internamente verrà adeguato alla sua nuova funzione con una serie di ristrutturazioni. Questo progetto prevede la creazione a Campogalliano di un polo museale con l’esposizione di vetture d’epoca, un luogo dove tutti potranno conservare in sicurezza le proprie auto. Sarà anche attrezzato per la manutenzione e sarà completo di una zona museale dove le vetture saranno esposte“.

L’impresa avverrà in collaborazione con il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e con l’imprenditore americano Adrien Labi, che aiuterà a riutilizzare gli spazi al fine di “celebrare il passato e il presente dell’automobile, con lo scopo di esporre vetture di grandissimo valore“. L’ex Bugatti Automobili di Campogalliano diventerà quindi un centro polifunzionale volto al recupero delle eccellenze a quattro ruote dell’Università dei Motori, di sicura importanza mondiale “perchè in nessun’altra parte del mondo esiste un’altra location multimarca di questo tipo“.

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