La Honda LHX Concept 2030: la LMP1 a Fuel Cell con pneumatici in grafene

 

Almeno un paio di anni fa un amico ci ha invitati alla sua festa di laurea in Fisica. Tra i ricordi più o meno annebbiati di quel giorno c’è ancora la lunga discussione della tesi incentrata sul grafene di cui abbiamo capito poco o niente, se non che si tratta di un materiale innovativo parzialmente ricavabile dalla grafite.

Ecco perché questo Concept della Honda LHX 2030 ha attirato la nostra attenzione. Marcello Ribuffo, designer palermitano, ci ha inviato il suo progetto per la Michelin Design Challenge 2017 che ritrae la LMP1 del futuro e ne spiega le funzioni più interessanti. Infatti il concept non si ferma a delle belle -ma come spesso accade irrealizzabili- linee, ma si concentra sugli aspetti funzionali delle vetture da corsa che potremmo vedere tra poco più di un decennio.

La tecnologia si stà muovendo in diverse direzioni, e la LHX 2030 di Marcello Ribuffo ci è sembrata un’ottima sintesi, anche piuttosto realistica, di quello che potremmo presto vedere nelle nostre auto.

Partiamo dal cuore della vettura, o meglio dalle sue quattro camere: per massimizzare la potenza evolvendo il concetto di differenziale autobloccante, la LHX 2030 è dotata di un motore a Fuel Cell -quindi ad idrogeno- per ognuna delle quattro ruote. Questo significa avere una trazione integrale estremamente versatile in ogni fase della guida, a patto che una centralina estremamente sofisticata riesca a gestirle.

Al fine di migliorare l’aderenza poi, è stata adottata una soluzione già percorsa per la Red Bull X2010 ed altri concept futuristici come l’ultima Chaparall e la Brabham BT 46: una ventola posizionata sotto il corpo della vettura risucchia l’aria dello spazio da terra, creando così una sorta di vuoto che garantisce una tenuta infinitamente superiore, un po’ come se l’auto diventasse una ventosa.

Torniamo però al grafene, fulcro di questo progetto sia per via del tipo di materiale sia per l’utilizzo che il designer ha deciso di farne. Il grafene infatti è stato immaginato per la produzione delle coperture, fondamentali sia per la performance che per la Michelin Design Competition. Essendo un materiale alterabile a livello atomico, gli pneumatici in grafene possono essere modificati nella mescola in tempo reale, offrendo quindi una soluzione più dura o morbida durante lo svolgimento della gara ed aprendo a ventaglio le possibili strategie della squadra. Oltretutto, il grafene può anche cambiare la propria struttura, utile specialmente quando le condizioni climatiche incerte giocano un ruolo fondamentale nella gara.

Attingendo a piene mani dalle più recenti tecnologie, Marcello Ribuffo ha immaginato la realtà virtuale applicata al parabrezza della vettura, che in questo modo può informare il pilota sugli intertempi, le condizioni climatiche, la temperatura e la posizione in gara, ma soprattutto offrire quella che ormai vediamo spesso sui videogiochi, ovvero una linea che disegna la traiettoria ideale e la velocità a cui andrebbe affrontata. L’auto è stata infine completata dall’autopilota durante le fasi di stallo, come sulla pit lane o con la safety car in pista e nel caso in cui servano dei test particolarmente lunghi.

In conclusione, la cura per i dettagli di questa Honda LHX Concept 2030 è davvero notevole. Marcello Ribuffo ha 26 anni ed unisce la passione per le auto al lavoro di designer, con dei risultati davvero notevoli. Se avete voglia di curiosare tra gli altri suoi lavori ne trovate diversi cliccando qui.

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