Maver (Jaguar Land Rover Italia): “Uniamo solidarietà e business”

Il coronavirus sta obbligando i vari brand a ridefinire le attività all’interno delle aziende, ma la necessità delle case è ripartire quanto prima con uno stadio di pseudo normalità tanto in fatto di produzione quanto nel sistema di vendita, come sottolineato da Daniele Maver, presidente di Jaguar Land Rover Italia.

Il metodo Jaguar Land Rover per ripartire

L’imperativo, ora, è mettersi alle spalle il prima e il meglio possibile l’emergenza Covid-19, sempre lavorando in condizioni di massima sicurezza. Daniele Maver, presidente di Jaguar Land Rover Italia, propone la sua soluzione: “Da subito abbiamo assunto un atteggiamento protettivo nei confronti dei nostri dipendenti bloccando l’ingresso alle persone esterne, già prima degli obblighi di legge imposti dal Governo. Solo i dipendenti potevano accedere alla nostra sede, e successivamente abbiamo iniziato a lavorare da casa. Siamo stati avvantaggiati perché già da un paio di mesi avevamo lanciato lo smart working in via sperimentale, eravamo dal punto di vista tecnologico attrezzati ad affrontare questo diverso modo di lavorare“.

L’attenzione si sposta sull’argomento concessionarie e clienti: “Abbiamo parlato con il nostro comitato dei concessionari, in un’ottica di collaborazione. Siamo stati tra i più disponibili e proattivi, in pratica i concessionari non hanno pagato a marzo e lo stesso succederà ad aprile. Abbiamo posticipato le scadenze, d’accordo con la nostra finanziaria, o compensato dei loro pagamenti con premi e incentivi – ha detto al Corriere dello Sport -. Per i clienti, insieme alla nostra finanziaria, abbiamo applicato le misure del Governo per le aziende, e per i clienti privati abbiamo spostato di tre rate i pagamenti dei finanziamenti. Siamo intervenuti con misure più ampie rispetto a quanto imponeva il decreto Salva Italia“. Il Gruppo Land Rover ha firmato anche una serie di iniziative a scopo benefico: “Alcune le ha portate avanti direttamente la casa madre, come la realizzazione di visiere protettive per i medici, ma anche la fornitura di mezzi, ben 160 veicoli nel mondo. Abbiamo fornito altre vetture alla Croce Rossa Italiana oltre a quelle di cui già disponevano. Tutto questo senza dimenticare che presto lanceremo il nuovo Defender, il veicolo simbolo del nostro brand. Speriamo che dopo il lockdown di aprile a maggio si torni alla normalità per quanto lentamente“.

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