Mazda 2: la piccola ammiraglia che non rinuncia a nulla

L’occasione per incontrare la Mazda 2, la più piccola delle vetture proposte dal marchio giapponese, è stata la partecipazione a una “ecorace“: una corsa dove non vince chi arriva primo ma chi consuma meno. Le vetture in gara erano tutte Mazda 2 mosse dal nuovo motore diesel 1.5 interamente progettato e realizzato da Mazda e disponibili in doppio allestimento. Si potrà pensare che in una gara di consumi non ci sia emozione, ma dopo i primi turni tutti i presenti si sono sentiti in dovere di dare il massimo per risparmiare fino all’ultima goccia di gasolio… cosa resa molto facile dalle caratteristiche della Mazda 2 e, in particolare, dalla particolare (diremmo quasi maniacale) attenzione alla riduzione del peso e alla ottimizzazione del rendimento del motore.

Facile viaggiare a velocità costante e un filo di gas vedendo il consumo fermarsi a poco più di 3 litri per cento chilometri… un dato che ovviamente non si riesce a raggiungere nel normale traffico cittadino, ma che serve a capire almeno uno dei lati della medaglia Mazda 2. Sì perché l’attenzione maniacale alla perdita di peso (letteralmente grammo per grammo) non è un esercizio di stile ingegneristico, ma mira a regalare il massimo del piacere di guida perché meno peso significa maggiore agilità e minori trasferimenti di carico nelle curve. Ma, come dicevamo, non è tutto.

L’attenzione ai dettagli è visibile non appena ci si siede al posto di guida: volante e pedaliera sono perfettamente allineati, tutto è dove ci si aspetta di trovarlo e l’ergonomia generale è veramente ottima oltre al fatto che lo spazio a disposizione è notevole anche per chi ha un’altezza sopra la media. I materiali, gli accostamenti, la dotazione sono da vettura di classe superiore, così come alcuni accorgimenti che aumentano il confort a bordo, uno su tutti: la guarnizione delle portiere che chiude perfettamente su tutti i lati insonorizza ulteriormente l’abitacolo ed evita che si sporchi il montante. Dettagli? Certamente, ma sono proprio quelli che fanno la differenza. Infatti il silenzio e il confort di guida a bordo sono davvero notevoli e veramente si ha la sensazione di essere alla guida di una piccola ammiraglia.

Tutti questi dettagli e attenzioni in casa Mazda rispondono a un nome ben preciso: Skyactive. Un programma che non riguarda solo il motore ma tutta la progettazione della vettura. La Mazda 2 è equipaggiata infatti con un motore diesel da 1.5 litri con turbo a geometria variabile in grado di erogare 105 Cv a 4000 giri e una coppia costante tra i 1.400 e i 3.200 giri di 220 Nm. Per garantire minori consumi e soprattutto ridotte emissioni il motore della Mazda 2 è stato realizzato ottenendo un rapporto di compressione particolarmente basso per un motore diesel (14,8:1) senza togliere spunto o potenza. Queste caratteristiche garantiscono una fluidità nell’erogazione che si trasforma in piacere di guida sia che si viaggi con un occhio ai consumi sia che ci si voglia divertire tra le curve. La “filosofia” Skyactive coinvolge anche il telaio, che grazie all’impiego di acciai ad alta ed altissima resistenza per il 65% della scocca ha consentito ai tecnici di realizzare uno chassis con una resistenza alla torsione aumentata del 22% con contestuale riduzione del peso del 7%.

Non ultimo, completa il quadro della Mazda 2 una dotazione di sicurezza che onestamente si fatica a trovare anche su vetture di classe superiore (tutte di serie sulla versione Exceed che parte da 17.800 euro); dal sistema di frenata assistita Smart City Brake Support al controllo degli angoli bui degli specchietti e al Rear Cross Trafic Alert che ci avvisa della presenza di ostacoli quando si esce in retro da un parcheggio, al segnale di avviso di salto di corsia al controllo automatico degli abbaglianti per finire con Abs, ripartitore di frenata, ausilio alla frenata di emergenza, controllo di stabilità che funzionano tutti in sincrono fra loro per garantire la massima sicurezza nella guida. Inoltre la Mazda 2, unica della categoria, è fornita di fari full led per garantire la visibilità ottimale in qualunque condizione.

In definitiva, quella che doveva essere una “semplice” gara su chi consuma meno si è trasformata nella possibilità di toccare con mano la qualità costruttiva, la cura dei dettagli e il piacere di guida di una vettura che si configura come punto di riferimento della categoria per dotazioni e piacere di guida… e non solo quando l’obiettivo è consumare poco, visto che a gara conclusa abbiamo avuto la possibilità di testare le doti dinamiche della Mazda 2 che si è rivelata estremamente stabile sia in curva che in frenata e sostanzialmente neutra nel mantenere le traiettorie impostate senza eccessivi rollii o beccheggi.

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