Mazda CX-5 prova su strada del nuovo SUV Mazda con tecnologia SkyActiv

Mazda CX-5 Test Drive a Vienna
Abbiamo provato nei dintorni di Vienna il nuovo SUV medio Mazda CX-5 già al debutto nei concessionari italiani dal mese di maggio. Si tratta certamente di un modello centrale nella strategia di rilancio del marchio giapponese in Europa, che vuole dimostrarsi competitivo nel dinamico settore delle Sport Utility, in attesa di presentare la nuova generazione dell’apprezzata ammiraglia Mazda6.

Tecnologia SkyActiv per migliorare efficienza e prestazioni
Basti pensare che dopo il fallimento della collaborazione con Ford, Mazda ha sviluppato internamente ed ex novo tutti i componenti di questa vettura, dai motori alle sospensioni, dal cambio al telaio, creando così i pressuposti anche per i futuri modelli, fra cui appunto la Mazda6, e trovando da sé nuove soluzioni che promettono forti riduzioni sia nei consumi che nel peso complessivo. Tutte queste tecnologie prendono il nome di Skyactiv e rappresentano il modo in cui anche una casa automobilistica di dimensioni più contenute, rispetto ad altri giganti giapponesi, riesca a portare innovazione nelle soluzioni tecniche già presenti senza possibilità di investire patrimoni nella ricerca e sviluppo. Gli ingegneri e tecnici Mazda si sono infatti concentrati sui punti deboli e sulle perdite dei sistemi attualmente disponibili, aumentandone l’efficienza e il recupero dell’energia altrimenti dispersa.

Design esterno decisamente riuscito
Esternamente la vettura si presenta solida e aggraziata allo stesso tempo, combinando linee classiche a elementi più fluidi frutto del cosidetto desgin Kodo, combinazioni che attribuiscono grinta al modello e ben rispondono alle esigenze della categoria SUV, apprezzati soprattutto per la capacità di combinare in sé una personalità sofisticata e uno spirito sportivo. Riuscita la ridefinizione della mascherina centrale tipica del marchio, rivista con un contorno più morbido ma deciso, con il logo posizionato al centro. Efficaci anche i sottili gruppi ottici anteriori e posteriori, così come le pratiche fasce in plastica nera che proteggono i passaruota e il profilo inferiore dell’auto.

Interni di qualità ma troppo classici
Altrettanto non si può forse dire degli interni, troppo legati ai precedenti modelli e decisamente classici rispetto all’innovazione che porta la CX-5 all’interno della gamma giapponese. Grande equilibrio su tutta la plancia, che riprende i tre classici elementi circolari nel cruscotto, e la fascia in plastica lucida che taglia tutta la plancia comandi. Ci aspettavamo qualcosa di più azzardato, magari con una ripresa dei colori della carrozzeria. In ogni caso il design risulta ben equilibrato e i comandi facilmente leggibili, con il navigatore che può venir comandato con sistema touch a sfioro o tramite il piccolo joystick sul tunnel centrale. Lo schermo da 5.8 pollici potrebbe però risultare un pò troppo piccolo.
I materiali sono sicuramente di buona qualità e assemblati davvero bene. Particolarmente apprezzabile la posizione di guida rialzata ma comoda e distesa, con sedili dai fianchi pronunciati che sostengono il corpo nelle curve veloci. Soffici i sedili, con il rivestimento in pelle intelligentemente forato nella parte centrale per favorire la traspirazione, e sostituito da materiale sintetico laddove arrivi al contatto con altri elementi interni, in modo da evitare fastidiosi scricchiolii.

Interessante il baule posteriore, con un volume di carico di 463 litri, e dotato di pratiche soluzioni che permettono ad esempio di reclinare il divano tramite la pressione di un tasto sul portellone, senza doversi dunque piegare fin dentro l’auto. Apprezzabile per gli sciatori e gli appassionati di snowboard la possibilità di reclinare la terza parte centrale del divano, in modo da infilare gli sci restando comodamente seduti in 4 persone.

Comportamento su strada, versione diesel 2.2 litri da 150 CV
Durante la nostra prova su strada abbiamo provato quella che si preannuncia come la favorita dal mercato, ovvero la versione con motore Turbodiesel da 2.2 litri e potenza di 150 CV, nell’opzione a sola trazione anteriore. Fra gli optional a nostra disposizione, il cambio automatico, disponibile per tutta la gamma e decisamente consigliato per la bontà con cui è realizzato. Comodo e fluido nella guida rilassata, il cambio soddisfa anche nel percorso misto affrontato nei pressi dell’aeroporto di Vienna, dove abbiamo potuto spingere con più decisione la vettura. Cambiate rapide e precise, che passano inosservate mentre ci si gode la sorprendente spinta del motore. Passando alla guida manuale, i cambi marcia risultano immediati soddisfacendo la voglia di una guida più grintosa.

Omologazione Euro 6
Il motore permette un allungo costante e repentino fin oltre ai 5000 giri, dimostrandosi in oltre molto parco nei consumi con valori che sfiorano la soglia di 20 km percorsi con un litro di carburante e che si mantengono, a velocità di 130 km/h reali e con giri motore sopra i 2300, nell’ordine dei 14.5 km al litro. Il tutto con emissioni di CO2 pari a 119 g/Km che contribuiscono a farne una delle poche vetture attualmente disponibili già omologate Euro 6. La guida risulta dunque nel complesso davvero fluida e piacevole, divertente per chi ama spingere un pò di più sull’acceleratore, e in ogni caso davvero precisa e rapida nella risposta se teniamo conto che ci troviamo a bordo di un SUV.

Listino prezzi e garanzia a 3 anni
La gamma di motorizzazioni prevede unicamente un 2.0 litri benzina da 165 CV per la trazione anteriore che scendono a 160 CV per quella AWD (fatto curioso). Per quanto riguarda il diesel la motorizzazione disponibile è il 2.2 da 150 CV sia a 2 che a 4 ruote motrici, a cui si aggiunge il 175 CV del Top di Gamma. Gli allestimenti disponibili sono l’Essence, l’Evolve e l’esclusivo Exceed, che permettono così di allestire una gamma che va dai 22.900 euro fino ai 35.750 euro della versione full optional. Un’offerta che permette alla riuscita SUV giapponese Mazda CX-5 di competere non solo con le dirette rivali Ford Kuga, Nissan Qashqai e Toyota RAV4, ma anche con avversarie di fascia superiore come Audi Q3 e BMW X1

 

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