Nuova Seat Ibiza prova su strada, prestazioni e prezzi

Telefono Seat. Altro che E.T., l’extraterrestre più famoso al mondo ma con origini italiane (lo aveva realizzato nel 1982 Carlo Rambaldi per Hollywood): il costruttore spagnolo “regala” (nel senso che fa parte della dotazione di serie) uno smartphone Samsung GalaxyA3 a chi acquista la nuova Seat Ibiza, che Infomotori ha avuto il piacere di provare su strada, in allestimento Connect, il top di gamma se si esclude la sportiva FR. È l’operazione “connettività totale”, per continuare a fare in auto quello che si fa normalmente grazie alla compatibilità con Apple e Android.

Esteticamente la nuova Seat Ibiza non è proprio nuovissima. Per “giustificare” il restyling esterno anche gli spagnoli hanno fatto ricorso agli ormai immancabili interventi sui gruppi ottici, che adesso vantano fari diurni a LED, e al nuovo design dei cerchi in lega, da 16 e 17 pollici. Le vere novità del modello più venduto di Seat (5 milioni di esemplari in 30 anni) sono quelli che non si vedono. Cioè motori più efficienti (molto più efficienti) e dotazioni tecnologiche più avanzate, a cominciare dal sistema Full Link e altre “diavolerie” decisamente apprezzate dal pubblico più giovane. Anche senza suv (che arriverà nel 2016 e cui potrebbe seguire anche un crossover basato sulla stessa Ibiza), il marchio spagnolo cresce: tra gennaio e maggio, i soli volumi italiani di Ibiza sono schizzati del 77%, sottraendo clienti un po’ a tutti i marchi, eccezion fatta per quelli coreani.

Tra le novità che si vedono, Ibiza propone il nuovo navigatore integrato da 6,5”, forse piazzato ancora un po’ troppo in basso rispetto ad una collocazione ideale che non costringa il guidatore a distogliere lo sguardo (ma può sempre seguire le più “sintetiche” indicazioni del display dietro il volante) e sicuramente non immediato e con la tendenza a incartarsi, forse perché “gira” grazie allo smartphone. E comunque il numero uno del marchio, Giampiero Whinny, fa sapere che alla rete ha dato 4 indicazioni chiare su come comportarsi con i potenziali clienti: “Test drive, test drive, test drive e ancora test drive”, ha detto. “La gente deve poter apprezzare le nostre vetture”, ha precisato.

Ad esempio perché Ibiza ha un abitacolo confortevole e spazioso nella versione a 5 porte (la coupé a 3 porte non può naturalmente competere allo stesso livello), con un bagagliaio generoso (tra 430 e 1.164 litri). Gli interni sono più ricercati, con una plancia per la quale sono stati impiegati materiali morbidi. In basso, sono rimaste plastiche rigide. Anche dietro si sta comodi, come sempre decisamente meno nel sedile centrale, penalizzato da un tunnel piuttosto alto. La “leonizzazione” di Ibiza è stata completata con un’ampia gamma di personalizzazioni, perché l’auto è ormai una estensione della propria persona: addirittura mille le combinazioni tra tinte (due nuove per la carrozzeria, un grigio ed un rosso) ed altre dettagli per costruire l’auto attorno a sé.

Sotto il cofano, Seat Ibiza pesca dagli scaffali del gruppo Volkswagen di cui fa parte i motori a quattro e soprattutto a tre cilindri, tutti Euro 6. Il nuovo fiore all’occhiello è quello benzina TSI da 1.0 litri da 95 cavalli con start/stop di serie. Grazie alla sua miniturbina, la piccola unità è reattiva ed efficiente consentendo di apprezzare anche la nuova impostazione di sterzo, molle, ammortizzatori e barre antirollio di Ibiza. In Italia arrivano anche le versioni MPI da 75 cavalli e TSI da 1.2 litri da 90 e da 110, oltre alle unità a gasolio TDI da 1.4 litri da 75, 90 e 105 cavalli. Il prezzo di listino parte dagli 11.820 euro della Ibiza SC a tre porte. Per il diesel d’ingresso servono 15.250 euro. La differenza con la cinque porte è di 500 euro. Per la station wagon occorrono almeno 13.070 euro e per la FR non meno di 15.520.

Prova su strada  Nuova Seat Ibiza

Fra le unità benzina a tre cilindri, il 95 cavalli turbo si comporta decisamente bene. “Borbotta” meno del “gemello” aspirato da 75, rispetto al quale è anche più efficiente, ed assicura prestazioni di interesse con consumi dichiarati nel ciclo misto di 4,2 litri per 100 chilometri. Il 75 cavalli fatica ai bassi regimi, mentre il 95 è più fluido e regolare nell’erogazione della coppia. È anche brillante (non solo per essere un motore da un litro) quando si spinge sul pedale dell’acceleratore. Chi guida deve abituarsi ai tempi di reazione dello start/stop, meno “raffinato” rispetto ad altri modelli. Il cambio manuale a 5 marce (considerata la risposta del motore, ce ne starebbe perfino una in più) ha innesti precisi. L’equipaggiamento della versione base è ordinario (ma include comunque la frenata anticollisione multipla), ma con questo restyling Seat mette a disposizione tecnologie importanti di sicurezza ed assistenza alla guida. Tipo il dispositivo per il riconoscimento della stanchezza di chi sta al volante o l’assistenza per la ripartenza in salita e regolatore di velocità, che diventano soluzioni standard con la FR. Soprattutto in città, dove gli incroci sono molti e il traffico elevato, il sistema di navigazione dalla funzionalità non immediata non sempre aiuta, ma anche in questo caso serve un po’ di tempo per imparare il “linguaggio”. Per Seat e per Ibiza, complessivamente un bel passo avanti (anche nel prezzo), anche nella dinamica di guida con rolli limitati ed un elevato comfort a bordo grazie alla giusta taratura delle sospensioni.
PREGI

  • Spaziosità (a 5 porte)
  • dinamica di guida
  • motore TSI da 1 litro da 95 cavalli

DIFETTI

  • Navigatore
  • Plastiche “basse”

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