Oscurare i vetri dell’auto: quando è legale e cosa dice la legge

In Italia oscurare i vetri dell’auto è legale solo in determinati casi. Una semplice modifica estetica può trasformarsi in una violazione del Codice della Strada se non vengono rispettate norme precise stabilite a tutela della sicurezza stradale. La legislazione vigente distingue nettamente tra vetri anteriori e posteriori, introducendo limiti severi per quelli posti davanti al conducente.

Secondo quanto stabilito dagli articoli 71 e 72 del Codice della Strada, dal Regolamento ECE/ONU n. 43 e dalla Direttiva 92/22/CEE, non è mai consentito oscurare il parabrezza o i finestrini anteriori con pellicole, nemmeno se omologate. Fa eccezione solo la fascia parasole nella parte alta del parabrezza, ma solo se già prevista e certificata dal costruttore.

La Circolare Ministeriale n. 1680/M360 dell’8 maggio 2002 chiarisce ulteriormente che è vietato applicare pellicole oscuranti sul parabrezza e sui vetri laterali anteriori. Questi ultimi devono mantenere una trasparenza minima del 70%, valore sotto il quale la visuale del conducente si considera compromessa. In questi casi, qualsiasi intervento può avvenire solo in fabbrica e non può essere effettuato post vendita.

Oscuramento consentito sui vetri posteriori

Diversa invece la normativa per i vetri posteriori e il lunotto: qui l’oscuramento è consentito senza limiti particolari sul grado di trasparenza, a condizione che vengano utilizzate pellicole omologate e installate correttamente. I materiali devono essere conformi al Regolamento ONU 43 e riportare un marchio di omologazione leggibile dall’esterno. Inoltre, nel caso di lunotto oscurato, è obbligatoria la presenza di specchietti retrovisori esterni su entrambi i lati del veicolo.

Come avvengono i controlli e cosa si rischia

Durante i controlli stradali, le forze dell’ordine verificano la presenza del marchio di omologazione e possono utilizzare strumenti come luxmetri o trasmissometri, capaci di misurare la quantità di luce che attraversa il vetro. Se i vetri anteriori risultano non conformi, la multa va da 87 a 344 euro. In aggiunta, si rischia anche il ritiro della carta di circolazione, che verrà restituita solo dopo che il veicolo sarà stato riportato alle condizioni di omologazione previstee sottoposto a revisione.

Questione di sicurezza

Il motivo di tali restrizioni è legato alla sicurezza stradale: il conducente deve sempre avere la massima visibilità, e allo stesso tempo è necessario che gli operatori di polizia possano vedere chiaramente l’interno del veicolo durante un controllo. Per questo motivo, qualsiasi modifica alla trasparenza dei vetri anteriori può costituire un rischio per la sicurezza pubblica.

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