Prova nuova Mazda2: la leggerezza dell’1.5 Skyactiv-G da 90CV a benzina

Mazda ha, da sempre, una schiera di fedelissimi seguaci attratti da linee moderne e futuristiche, magari impreziosite dalla verniciatura Soul Red diventata vera e propria caratteristica distintiva del marchio. Il successo del costruttore nipponico lo si deve alla capacità di combinare uno stile riuscito ad un versante tecnico di prim’ordine. La dinamica di guida riesce a soddisfare i palati fini e la dotazione tecnologica non manca. Si tratta, solitamente, di un ottimo ponte di congiunzione tra il mercato generalista e quello premium.

Abbiamo provato la nuova Mazda2 equipaggiata dal quattro cilindri a benzina Skyactiv-G da 1.5 litri e 90CV, variante più aggressiva a listino abbinata però ad un cambio manuale a 5 marce quando, volendo, esisterebbe l’automatico. L’allestimento Evolve, a metà tra il più basico Essence ed il top di gamma Exceed, è forse il più indicato per questa vettura: non manca nulla, nemmeno un prezzo d’attacco di 15.500€ con Connectivity Pack incluso. Per completezza qui potete consultare il listino completo di Mazda2, che parte dai 13.900€ per arrivare fino ai 18.500€ della variante full-optional.

Kodo Design, what else?

Mazda2 2019 Design

Il primo motivo d’acquisto di una vettura, per gli italiani, è il design. Lo è anche in altri paesi dove -evidentemente- il buon gusto viene prima di altro. L’attuale corso stilistico di Mazda si chiama Kodo Design, a richiamare gli imperiosi tamburi da guerra giapponesi suonati dall’omonimo collettivo nipponico. Il tutto si potrebbe riassumere in una cifra stilistica caratterizza da linee spigolose e ben smussate, con la costante predisposizione delle vetture ad “accucciarsi” in una posa un po’ coupé, insieme ad un ingombro anteriore particolarmente sviluppato se rapportato alla chiusura secca del posteriore.

Insomma, per noi il Kodo è l’arte di rendere le auto il più possibile sportive senza sacrificarne la necessaria praticità. Su Mazda2, bellina a Firenze e caruccia a Roma, questi elementi si ritrovano nelle belle linee di un frontale pulito ed aerodinamico (che richiama il logo con la cromatura della griglia), cerchi in lega sportivi (da 15″, si trovano anche su MX-5) ed uno spoiler integrato che la rende più aggressiva al posteriore. A suo agio anche la “pinna” della radio DAB. Peccato che nella versione in prova manchino proiettori Full LED, ma potete trovarli nel catalogo optional e fungono più che altro da componente estetica.

Le dimensioni della vettura sono quelle classiche di un’auto di segmento B: agli appena quattro metri di lunghezza (4.006mm per gli ingegneri) abbina una larghezza di 1,7 metri per un altezza di 1,5 mentre il bagagliaio, di appena 280 litri (950 abbattendo i sedili) è piuttosto ridotto.

Come se fosse costosa

Mazda2 2019 Interni

Per essere una compatta da città, la Mazda2 ha molto da insegnare alle sue rivali: pensiamo al “ciglio” della strumentazione, al pulsante dello Start o alle finiture lucide sulle bocchette dell’aria

Gli interni sono asciutti ma sempre ben realizzati dove l’occhi va a cascare più spesso. Gli assemblaggi sono convincenti anche se i materiali non sono sempre spettacolari, ma la trama in carbon look sulla plancia ed il pied de poule sui sedili in tessuto elevano in qualche modo la percezione dell’auto verso il mercato premium. Per chi volesse è possibile richiedere la vettura anche con elegantissimi sedili in pelle bianca, per i quali però si superano i 20.000€ (è infatti necessario salire di allestimento) e si andrebbe a perdere un po’ di quel vantaggio economico che rientra tra i punti di forza della vettura.

A convincere da subito è la configurazione di sterzo e strumentazione. Il volante, preso pari pari dall’alto della gamma Mazda, offre un’ergonomia perfetta e i giusti comandi per interagire con Smartphone e Infotainment. Quest’ultimo, composto dal display da 7″ MZD Connect, lavora bene con la connettività Bluetooth del vostro cellulare ed è gestibile attraverso comandi touch. I comandi del clima sono facili da gestire ed il pozzetto centrale è capiente, mentre la pulsantiera posta a sinistra dello sterzo permette di disattivare il controllo della trazione, la funzione di Start&Stop (i-stop) e la taratura della pressione pneumatici.

Mazda2: la nostra prova su strada

Skyactiv-G 90CV

Gli Skyactiv di Mazda sono tra i motori migliori della categoria per rapporto consumi/prestazioni


A bordo
di Mazda2 si ha tutto sotto controllo. Gli ingombri ridotti e la buona visibilità -niente di speciale, purtroppo, dalla sempre difficile trequarti posteriore- ci mettono subito a nostro agio nel traffico cittadino. Lo sterzo è ben calibrato, non essendo troppo leggero come può invece accadere su altre auto. Dai primi chilometri a convincere è l’ottima sinergia tra pedali, leva del cambio e volante. Lo stacco progressivo della frizione si fa apprezzare in città e la corsa ridotta dell’ottimo cambio a 5 marce si fa apprezzare già dai primi metri. Spiace solo che non ci sia una sesta, comoda per contenere consumi nelle ampie percorrenze che, tutto sommato, quest’auto può affrontare senza problemi.

L’attenuante è che, essendo un quattro cilindri in linea di nuova generazione, il motore riesce a girare senza gli sforzi di un tre cilindri turbo anche a regimi di rotazione medio-alti. Questa caratteristica si riversa anche sul fronte consumi quando la guida si fa leggermente più sincopata: l’auto riesce a percorrere tranquillamente 18, anche 20 chilometri con un litro nel proverbiale ciclo misto. Per un benzina nuovo, non ancora rodato a dovere, si tratta di un ottimo risultato.

La guida nel misto è sopra alle aspettative come da prassi per la casa nipponica, capace di ben interpretare la voce “compromesso”: l’auto è comoda ma non si scompone più di tanto (giusto un leggero rollio a velocità sostenute) ed il motore, nonostante sia nato per altro, non disdegna qualche allegra pedata sull’acceleratore. Ottima anche la risposta dell’impianto frenante, per nulla messa in discussione dai freni a tamburo al posteriore: la Mazda2 non è un’auto da corsa ma per fare la voce grossa con le sue simili non le manca nulla.

L’autostrada viene digerita bene, ma la mancanza della sesta marcia si fa sentire nelle trasferte più impegnative dove i fruscii- leggeri ma costanti- si fanno un po’ più insistenti. Altro discorso nel traffico, dove l’auto è sufficientemente scattante ai semafori e agile nei sorpassi sugli stradoni a scorrimento veloce, dimostrando di avere tutte le caratteristiche per fare la Big City Life, inclusa un’ottima manovrabilità in vicoli e parcheggi.

In Conclusione

Mazda2 è una delle compatte più riuscite attualmente disponibili sul mercato. Peccato che il bagagliaio ospiti meno di 300 litri, ma la spesa settimanale entra comunque comodamente. Ad un design a cui si può contestare davvero poco l’auto aggiunge una dinamica di guida piacevole anche se non realmente sportiva.  A guadagnarne sono i consumi, che se guidiamo con parsimonia sono più che buoni. Bene anche gli interni; c’è tutto quello che serve e se in alcuni casi l’auto può sembrare un po’ spoglia è soltanto perché ci siamo dimenticati di essere a bordo di una vettura da circa 13.000€ al momento della prova.

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