Qual è l’autonomia massima di un’automobile elettrica?

Nonostante i grandi progressi fatti nel mondo dell’elettrico, sono ancora tanti gli scettici convinti che un’automobile elettrica a zero emissioni “abbia poca autonomia”. Una presa di posizione che, forse, valeva vent’anni fa, quando fecero capolino sul mercato le prime vetture ibride, ma che oggi è tranquillamente smentita dai dati ottenuti dalle più importanti case automobilistiche del settore. Qualche esempio? Per un utilizzo urbano, una Peugeot e-208 può contare su una batteria capace di toccare di 340 km, i quali possono arrivare anche a 400 se si utilizza l’acceleratore con le dovute accortezze.

Lo stesso risultato lo raggiunge brillantemente anche la Opel Corsa-e, mentre la coppia Renault Zoe – Nissan Leaf è in grado di toccare vette più alte, prossime (se non superiori) ai 400 km con un utilizzo quotidiano in mezzo al traffico cittadino. I primati di categoria, tuttavia, spettano ad altre tre vetture, che sono state spremute a fondo per verificare la tenuta nel lungo periodo: nell’ordine, la nuova Volkswagen ID.3, la Tesla Model S e la Hyundai Kona Electric.

VOLKSWAGEN ID.3: 531 KM DI AUTONOMIA DALLA GERMANIA ALLA SVIZZERA

Iniziamo dalla prima: dopo l’apertura degli ordini a tutti coloro che l’avevano prenotata sin da maggio 2019, la Volkswagen ID.3 ha finalmente fatto il suo esordio sul mercato, con lo stabilimento di Zwickau che ha sfornato proprio nei giorni scorsi i primi esemplari della nuova citycar elettrica del Gruppo tedesco. La ID.3 si è subito dimostrata non solo un grande successo di quanto la tecnologia elettrica sia migliorata in questi anni, ma anche un’ottima vettura dall’autonomia decisamente interessante, grazie al test drive effettuate da Felix Egolf, ex pilota di aerei in pensione e oggi “hypermiler” di professione, cioè collaudatore specializzato nell’utilizzare le vetture limitando al massimo i consumi per ottenere la massima efficienza possibile.

Felix ha innanzitutto ritirato una ID.3 1ST Pro Performance dallo stabilimento tedesco, per poi sfruttarla in un lungo viaggio fino a Schaffhausen, in Svizzera. Con una potenza di 204 cavalli per una batteria da 58 kWh, questo modello di ID.3 ha un’autonomia “ufficiale” di 420 km nel ciclo di utilizzo WLTP, che Felix è riuscito a portare fino al tetto massimo di ben 531 km, senza mai appoggiarsi a una colonnina di ricarica durante la sua impresa da Zwickau alla località svizzera d’arrivo. Un risultato del 26% superiore rispetto a quello riportato da Volkswagen, comunque influenzato dal fatto che Egolf è stato accompagnato da un cameraman con tanto di attrezzatura fotografica e cinematografica al seguito, per un carico a bordo di ben 250 kg.

Volkswagen ID.3 record Felix Egolf

Il segreto dietro a questo risultato? Uno stile di guida fluido e scorrevole, con il quale staccare il pedale dall’acceleratore ogni qualvolta ci sia la possibilità: “L’ideale per questo tipo di guida è coprire un terzo della distanza totale senza chiedere potenza al motore”, ha spiegato Felix Egolf, che nel suo viaggio ha percorso il 44% di autostrada, tenendo sempre la corsia di destra e sfruttando la scia fornita dai camion, e il 56% di strade secondarie, percorse in salita il più lentamente possibile e in discesa con una grande spinta derivata dal sistema di recupero dell’energia della ID.3.

Anche le percorrenze nelle rotonde sono state curate fin nei minimi dettagli: in ingresso Felix ha sempre impostato il cambio automatico da “D” a “N”, quindi in folle, al fine di lasciar scorrere la vettura senza ridurre eccessivamente la velocità. Grazie ai sistemi di riconoscimento della segnaletica stradale, la ID.3 ha saputo sfruttare al meglio il sistema di recupero dell’energia, decelerando praticamente da sola senza mai toccare il pedale del freno. Qualche altro dato di questa impresa? I consumi si sono attestati sui 10,9 kWh / 100 km (contro i 15,4 – 14,5 kWh / 100 km dichiarati da Volkswagen), con luci diurne, radio, climatizzatore e navigatore sempre accessi e una velocità media durante le 9 ore di viaggio di 56 km/h.

TESLA MODEL S: LA “LONG RANGE” ARRIVA A 610 KM DI AUTONOMIA

Il secondo modello “record” in fatto di autonomia elettrica che vogliamo proporvi è la Tesla Model S, che dal 2019 propone ben tre varianti a seconda delle esigenze di ogni singolo cliente: la “Standard range”, con un’autonomia di 450 km, la “Performance range”, capace di raggiungere i 250 km/h di velocità massima e i 590 km di autonomia… e la “Long range”, che alza ancora di più l’asticella grazie ai suoi 610 km di autonomia massima con una singola ricarica, calcolati nel ciclo di utilizzo WLTP.

Un valore record dovuto a diversi miglioramenti tecnici apportati dalla Casa di Palo Alto, tra i quali il nuovo motore a magneti permanenti (al posto di quello a induzione), una rinnovata elettronica di gestione, un nuovo sistema di raffreddamento, un nuovo cambio e un’aerodinamica ancora più efficiente, che vanno a sommarsi a una tecnologia di ricarica che può sfruttare le colonnine Supercharger V3 da 200 kW, per tempi di ripristino delle batterie del 50% più rapidi di quelli tradizionali.

Tesla Model S

HYUNDAI KONA ELECTRIC: 1.026 KM DI AUTONOMIA… IN CIRCUITO

Dulcis in fundo, l’ultima vettura che sfata definitivamente il mito dell’auto elettriche “dalla scarsa autonomia” è la Hyundai Kona EV, recentemente protagonista di un test portato a termine sul circuito tedesco del Lausitzring. La prova in questione ha voluto sondare la reale percorrenza del SUV coreano in condizioni del tutto particolari, con una velocità media compresa tra i 29 e i 31 km/h e con le sole luci diurne attive, volte a simulare uno scenario limite nel quale si potrebbe comunque circolare su strada.

Il risultato è stato sensazionale: i tre esemplari di Hyundai Kona Electric hanno totalizzato un’autonomia massima rispettivamente di 1.018,7, 1.024,1 e 1.026 km, ben al di sopra di quella dichiarata dalla Casa madre che si assesta verosimilmente sui 300 km a media potenza nell’utilizzo urbano (a piena potenza delle batterie, invece, si raggiungono i 480 km). Molto interessanti anche i consumi di energia, drasticamente dimezzati rispetto ai valori di riferimento: 6,28, 6,25 e 6,24 kWh / 100 km per le tre Kona oggetto del test, rispetto ai 14,7 kWh / 100 km riscontrati nelle prove ufficiali secondo il ciclo di utilizzo WLTP.

A questo punto vogliamo rispondere alla domanda posta in essere dall’articolo che state leggendo: “Qual è l’autonomia massima di un’automobile elettrica?” – Dipende: se si utilizza un veicolo del genere “veleggiando” a 30 km/h con un filo di gas, su un rettilineo senza variazioni altimetriche e, possibilmente, anche con il vento a favore, la percorrenza che si può ottenere facilmente sarà più elevata di quella riportata dalla Casa madre. Se, invece, il nostro stile di guida è più vicino a quello di un pilota da corsa, allora aspettiamoci valori drasticamente minori. In ogni caso, possiamo affermare che al giorno d’oggi l’autonomia media di un’auto elettrica permette un utilizzo della stessa a 360°: dagli spostamenti fulminei in mezzo al traffico quotidiano al viaggio di piacere al mare o in montagna. E se proprio abbiamo timore di rimanere “a secco”, basta ricordarsi di ricaricare le batterie prima di partire o presso le molteplici colonnine di ricarica presenti sulla nostra Penisola: insomma, difficilmente si potrà rimanere in panne in mezzo alla Pianura Padana con le tecnologie attuali…

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