SEAT e la trazione integrale 4Drive, prova e recensione sulla neve

Nel mondo dell’auto si sente sempre più spesso parlare di sicurezza e noi tutti sappiamo quanto questo aspetto possa essere determinante nella scelta che porta all’acquisto di una vettura.

Nel mondo dell’auto si sente sempre più spesso parlare di sicurezza e noi tutti sappiamo quanto questo aspetto possa essere determinante nella scelta che porta all’acquisto di una vettura. Fino alla fine degli anni ‘90 fa le auto erano dotate di sistemi elementari di sicurezza quali ad esempio ABS, ESP e cinture di sicurezza ma la trazione integrale, che oggi è una realtà consolidata in moltissime vetture anche stradali, era riservata solo ed esclusivamente ai veicoli destinati al fuoristrada.

L’idea di utilizzare sistemi a quattro ruote motrici su vetture stradali non è mai stata necessaria in quanto vi era una netta distinzione tra vetture destinate ad uso stradale (a trazione anteriore o posteriore) e vetture destinate al fuoristrada (a trazione integrale). Negli anni passati erano presenti motori di limitata potenza pertanto le problematiche connesse alla guida su strade pubbliche con scarsa aderenza non rappresentavano un problema concreto.

La sportività, negli anni ’80 e ‘90, passava dalla trazione posteriore, il confort dalla trazione anteriore e l’off-road da quella integrale. Col passare degli anni però le vetture hanno iniziato diventare sempre più performanti e quindi sono nati i primi problemi di trazione che sono stati risolti da un lato con l’evoluzione degli pneumatici e dall’altro con l’introduzione della trazione integrale sulle vetture più performanti. In parallelo al crescere delle performance si sono sempre più evolute anche le carrozzerie e le classiche forme da berlina o utilitaria sono state affiancate da tipologie nuove che permettevano anche alle macchine più classiche di affrontare condizioni stradali più impegnative. Pensiamo ad esempio al monovolume, al crossover o al SUV.

SEAT e la trazione 4Drive

 

La spagnola SEAT è sempre rimasta un po’ schiacciata tra colossi come Audi e VW e parallelamente a questo anche Skoda ha in qualche modo contribuito a rendere la vita difficile alla casa di Martorell. SEAT però negli ultimi anni ha saputo conquistare fette di mercato importanti tanto che è oggi uno dei marchi in più forte ascesa in tutta Europa con una crescita media del 14%.

Il merito di questo successo è rappresentato da una serie di scelte a nostro avviso corrette sia in termini di prodotto sia in termini di tecnologia. Dal punto di vista del prodotto le nuove vetture come Ateca, Alhambra e Leon stanno riscuotendo grande favore del pubblico e dall’altro le tecnologie impiegate, che sicuramente traggono giovamento dall’enorme disponibilità tecnica del gruppo VW, rendono il marchio sempre più al passo con i tempi.

In tema di tecnologie SEAT propone la trazione 4Drive che viene presentato come uno dei sistemi di trazione integrale più sicuri, efficienti ed avanzati al mondo. Noi di Infomotori siamo volati ad Innsbruck per provare questa tecnologia in condizioni estreme sia su vetture classiche sia su vetture sportive.

Abbiamo quindi messo sotto torchio una SEAT Leon X-Perience dotata di trazione 4Drive ed abbiamo scalato una ripida collina innevata nel tentativo di mettere in difficoltà la trazione ma la macchina, seppur dietro le istruzioni dei piloti professionisti, non ha mai avuto un momento di esitazione. Lo stesso vale nel momento in cui abbiamo affrontato la strada al contrario ovvero scendendo la montagna e facendo affidamento solo ai sistemi automatici di supporto.

La seconda prova nella quale siamo stati coinvolti ha visto invece come protagonista una SEAT Ateca (sempre dotata di trazione 4Drive) che abbiamo utilizzato per risalire una montagna con fondo innevato. Le immagini che potete vedere nella nostra galleria parlano da sole e da facile realizzare quanto il fondo richiedesse capacità di trazione ai vertici.

Infine abbiamo giocato con una splendida SEAT Leon ST Cupra da 300 CV perché la trazione integrale non vuol dire necessariamente dover affrontare strade montuose e quindi abbiamo provato le performance della Cupra all’interno di un tracciato chiuso al traffico nel quale ci siamo cimentati alcune prove di drifting che hanno messo sotto torchio la trazione integrale ed i sistemi di trasferimento della trazione.

Come funziona, dal punto di vista tecnico, la trazione 4Drive?

Il sistema, che arriva alla quinta generazione, si basa principalmente su di una frizione multidisco ad azionamento idraulico e controllo elettronico. La frizione multidisco in bagno d’olio presenta un disco attaccato all’albero motore che ruota insieme al cambio ed un secondo disco che ruota insieme all’albero di trasmissione collegato a differenziale dell’asse posteriore. Nel momento in cui si desidera avere la trazione interviene un pistone ad azionamento idraulico che comprime il pacchetto e genera appunto la trazione.

Il sistema 4Drive consente di adattare la coppia motrice ripartendo in modo uniforme la trazione tra gli assi posteriori ed anteriore ed inoltre vi è la possibilità di ripartire la coppia tra due ruote dello stesso asse, nonostante l’assenza di un differenziale autobloccante. La magia viene realizzata tramite l’ausilio dell’EDS che compensa appunto l’assenza del differenziale attraverso una soluzione efficace e leggera che ben si presta a questa tipologia di applicazione.

L’elettronica dei sistemi di bordo analizza le condizioni stradali e adatta il sistema di conseguenza variando tra Normal, Sport, Eco, Individual, Snow, Off-Road e CUPRA.

Il sistema 4Drive aumenta il consumo di benzina?

Una SEAT con tecnologia 4Drive si comporta esattamente come una qualsiasi altra vettura dotata di trazione anteriore in quanto la motricità viene trasferita al posteriore solo ed esclusivamente nei momenti in cui vi è un’effettiva necessità di trasferire energia. Il sistema di base è basato su componenti meccaniche e componenti elettroniche che lavorano insieme per garantire la massima trazione possibile. Il sistema 4Drive interviene solo ed esclusivamente quando le centraline rilevano lo slittamento delle ruote anteriori trasferendo il moto. Il sistema consente inoltre di distribuire la coppia tra due ruote dello stesso asse senza la necessità di montare un differenziale autobloccante (che comporterebbe un notevole incremento del peso della vettura). Questa soluzione si rende possibile grazie ad un sistema di ausilio elettronico che blocca la ruota che slitta trasferendo il carico sul lato opposto.
La tecnologia 4Drive è disponibile per numerose vetture della gamma SEAT tra le quali la Leon X-PERIENCE, la Leon ST CUPRA, la nuovissima Ateca (primo SUV del marchio) e la Alhambra.

Maggiore dinamismo nel caso della Leon ST CUPRA da 300 CV e maggiore sicurezza nell’affrontare condizioni di fondo stradale non uniforme per tutte le altre vetture del marchio dotate di questa tecnologia.

Dove è disponibile il sistema 4Drive?

Attualmente la tecnologia 4Drive è stata estesa alla Leon Station wagon Leon X-PERIENCE (nelle versioni 2.0 TDI 4Drive 150 CV e 2.0 TDI 4Drive 184 CV DSG) e la Leon ST CUPRA. Ovviamente il 4Drive è disponibile anche per la nuova arrivata Ateca che propone questa tecnologia unitamente al motore 2.0 TDI 4Drive 150 CV, disponibile sugli allestimenti Advance, Xcellence, FR e Business e 2.0 TDI 4Drive 190 CV DSG, per gli allestimenti XCellence ed FR oppure al motore benzina1.4 EcoTSI ACT 4Drive DSG 150 CV e 2.0 TSI ACT 4Drive 190 CV DSG, entrambi disponibili sull’allestimento FR.

All’appello non poteva certo mancare la Alhambra in cui 4Drive è accoppiata alle versioni 2.0 TDI CR 4Drive 150 CV e 2.0 TDI CR 4Drive DSG 184 CV, entrambe disponibili sugli allestimenti Advance ed FR.

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