Skoda Octavia, test drive della terza generazione della Berlina Skoda

Per la prova su strada della sua berlina media la Casa ceca ha scelto le strade del Portogallo meridionale. Con la terza generazione della berlina di punta la Skoda fa un notevole passo avanti sia per quanto riguarda le dimensioni, che la funzionalità per non parlare della sicurezza alla quale  hanno dedicato particolare attenzione.

La nuova Skoda Octavia è più lunga di 9 e più larga di 4,5 cm, ma ancora più importante è l’allungamento del passo che ora raggiunge i 167 cm, garantendo grande spaziosità interna. La vettura ora è più grande, più elegante con un aspetto più pulito e più dinamico. Gli stilisti della Casa ceca hanno fatto un lavoro egregio: la linea filante e pulita con la linea di cintura ben sottolineata. La calandra ripresa dalla Rapid esprime sicurezza, dicono gli uomini della Skoda e sopra di essa è collocato il nuovo logo. Il montante C è spostato ancora più indietro, mentre costituisce un nuovo elemento stilistico il finestrino posteriore  con la “pinna” che da alla vettura un aspetto ancora piùu dinamico. La coda della vettura è caratterizzata  da tipico disegno a C dei gruppi ottici posteriori.

Comodo e pratico l’interno, di tipica conformazione delle macchine del gruppo VW. Due grandi strumenti circolari che ne contengono altri due più piccoli. Tra i due gruppi il display del computer di bordo. Buoni i sedili che contengono bene il corpo anche se non sono proprio avvolgenti. L’interno è disseminato di vani portaoggetti adatti a contenere tutto quello di cui il guidatore potrebbe avere bisogno. Discorso a parte merita il grande bagagliaio che con i suoi 590 litri è il più grande della categoria. Il portellone posteriore contiene il lunotto ed è incernierato direttamente sopra di esso. Inutile dire che il bagagliaio dispone di tutta una serie  di elementi carico  ripiegabili che consentono  di fissare il carico in modo sicuro. All’interno dello sportello del serbatoio è sistemato un  raschietto per il ghiaccio.

 

Per il mercato italiano sono previsti 4 motori a benzina ( 1.2 TSI 86 CV con cambio manuale a 5 rapporti, 1.2 TSI 105 CV con cambio manuale a 6 rapporti, 1.4 TSI 140 CV con cambio manuale a 6 rapporti, 1.8 TSI 180 CV con cambio manuale a 6 rapporti, o cambio DSG a 7 rapporti. Due i propulsori diesel: 1.6 TDI 105 CV con cambio manuale a 5 rapporti o con cambio DSG a 7 rapporti, 2.0 TDI 150 CV con cambio manuale a 6 rapporti, o cambio DSG a 7 rapporti. A breve sarà  saranno introdotti anche due motori TDI da 90 e 110 CV Greenline, con consumi e emissioni molto ridotti. I propulsori sono tutti di nuova generazione. Tre gli allestimenti: Active, Ambition e Elegance.

 

Purtroppo i prezzi al momento non sono stati ancora definiti, ma non si dovrebbero scostare molto da quelli della serie precedente.

 

Per quanto riguarda la sicurezza Octavia è ai massimi livelli: i dispositivi di sicurezza non si contano. Vale la pena di menzionare la frenata anticollisione,  multipla che viene montata sulla Octavia per la prima volta di serie. Tra i 5 e i 30 km/h,  in presenza di un ostacolo davanti alla vettura, intervengono insieme il Front Assist  e la funzione di frenata di emergenza city con una frenata automatica che porta all’arresto della stessa. C’è poi il sistema che riconosce la stanchezza del guidatore, la  telecamera che registra i cartelli stradali, il dispositivo che avverte il conducente che ha sorpassato inavvertitamente la linea di mezzeria, per non parlare dei fari adattativi e dal sistema che avverte il guidatore dell’arrivo di una macchina nel angolo morto dello specchietto. Molti di questi sistemi sono naturalmente disponibili come optional.
Capitolo a parte l’infotainment con display touchscreen fino a 8 pollici, troppo lungo sarebbe elencarli tutti: segnaliamo solo il nuovo sistema CANTON con 8 altoparlanti alloggiati nei pannelli delle portiere, un altoparlante  centrale sistemato nella consolle centrale e un subwoofer nel bagagliaio, per una potenza di 570 Watt, e scusate se è poco.

 

A bordo dell’Octavia si è subito a proprio agio, tutti gli interruttori ed i pulsanti sono al loro posto, : l’auto è dotata del sistema Start&stop, e parte senza l’inserimento della chiave, con la semplice pressione sul pulsante di avviamento. Il 2,0 TDI da 150 CV parte con il solito rumore da trattore che però si smorza subito appena si scalda un po. Il cambio DSG a 7 rapporti  è uno dei migliori in circolazione: i cambi non si sentono neppure. Il volante  leggero e preciso non nasconde sorprese anche nei tornanti e nelle strette strade di campagna del retroterra di Faro. La vettura si inserisce nelle curve in maniera pulita e segue la traiettoria impostata senza deviazioni.  Troppo breve il tragitto di prova per poter parlare di consumi, ma non abbiamo dubbi che la vettura sia assolutamente parca.
Anche il 1400 TSI con cambio manuale a 6 rapporti  è molto valido. I suoi 140 CV si sentono forse più dei 150 puledri del motore TDI. Buono il cambio con una giusta cadenza di rapporti, preciso nelle scalate come abbiamo potuto rilevare sui tornanti portoghesi.

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