Subaru XV 2.0i Premium: la nostra prova su strada con Symmetrical AWD

Con oltre 700 mila esemplari venduti in 6 anni di carriera, la penultima generazione XV è il modello che si è piazzato stabilmente in vetta alle vendite della casa delle Pleiadi. Le sue caratteristiche di crossover pronta a tutto ne fanno l’auto perfetta per l’uso quotidiano come, ad esempio, per la classica tratta casa/scuola/ufficio; quando si presenta l’occasione però, è in grado di affrontare anche lunghi viaggi e situazioni estreme, grazie alla sua versatilità ed al sistema di trazione integrale tra i migliori (se non il migliore in assoluto) al Mondo, unito a ben 22 cm di altezza minima da terra ed all’X-Mode.

Tanta sicurezza e non solo grazie alle doti dinamiche, ma anche per la dotazione tecnica e per la massima attenzione profusa dall’azienda in questa direzione. Non a caso, Subaru domina da anni le classifiche Euro NCAP, con il primo posto assoluto di categoria ottenuto proprio della XV nel 2017, affiancata sul secondo gradino del podio dalla sorella Impreza. Una eccellenza che, negli anni scorsi, ha consentito a Subaru di prendere di fatto il posto che negli Stati Uniti era occupato in passato da Volvo, altra casa che lega indissolubilmente la sua immagine alla sicurezza.

Le novità della rinnovata XV

Ha debuttato da circa un anno la nuova Subaru XV basata sulla piattaforma SGP (Subaru Global Platform), la medesima adottata anche per la attuale Impreza, in grado di garantire contemporaneamente una diminuzione di peso ed una maggior rigidità. Si parla di una crescita nell’ordine del 70 – 100% a seconda del parametro preso in considerazione, con un consistente vantaggio sull’handling di guida e con una riduzione del rollio addirittura del 50%. Più sicurezza, piacere di guida ed una abitabilità aumentata, ma è la tecnologia a fare un importante balzo in avanti, rendendo la XV decisamente più moderna.

Se in precedenza proprio l’aspetto degli interni un po’ “old style” era una prerogativa (se non un difetto) di questo modello, ora non ci si può più lamentare. Troviamo anche un sistema infotainment compatibile con Android Auto ed Apple Carplay. L’immancabile sistema Eyesight viene arricchito, mentre l’aspetto estetico della nuova Subaru XV mantiene inalterato lo stile, pur aggiornandosi in modo importante. Inutile negarlo, la novità forse più clamorosa, anche se ormai tutte le case si stanno muovendo in questa direzione, è rappresentata però dalla scomparsa delle motorizzazioni diesel.

Il boxer a gasolio è arrivato tardi, debuttando nel 2007 e chiudendo la sua carriera in modo prematuro a causa delle norme che stanno demonizzano (forse in modo eccessivo) questo tipo di alimentazione. Subaru tra i primi decide di cessare gli investimenti, per concentrarsi verso i motori a benzina e, presto, verso l’elettrificazione. Lo fa anche perché i suoi mercati di riferimento (vedi gli USA, ad esempio) erano già poco inclini al gasolio, ma non solo. In compenso il nuovo insieme di motore e cambio “dimagrisce” di una ventina di chilogrammi e la trasmissione CVT Lineartronic (che ora è l’unica opzione disponibile) viene affinata.

Gli Esterni

Se sotto pelle la XV è tutta nuova, nel suo aspetto Subaru non ha voluto stravolgerla, pur essendo diversa rispetto al passato. Osservandola bene è infatti evidente che, se da un lato la continuità è stato un driver importante nello sviluppo del suo design, l’auto è ovviamente distante dal vecchio modello, visto che il progetto della nuova generazione è partito sostanzialmente da zero. Si confermano le linee tese e le forme muscolose, con un frontale che guadagna un pizzico di aggressività, anche per la calandra che passa alla finitura tutta nera, con il solo profilo cromato ai lati del logo della casa delle Pleiadi. Tutto nuovo anche il taglio dei gruppi ottici, definiti dalla firma luminosa con luci diurne a led.

Il posteriore vanta un look più moderno ed allineato alle ultime tendenze che prediligono uno sviluppo prettamente orizzontale dei fari aiutando così la XV a dissimulare il suo essere un crossover autentico e non soltanto per “moda”.

Si tratta infatti di una vettura che unisce aspetti da auto “normale” a quelli di un fuoristrada, visto che altezza minima da terra (22 cm), angoli di attacco ed uscita (18 e 29° sono numeri che alcuni SUV nemmeno raggiungono) ed altre caratteristiche tecniche le consentono di affrontare anche percorsi off-road impegnativi senza il minimo problema. Le dimensioni crescono, seppur di poco, attestandosi a 446 cm di lunghezza (+1), per una larghezza di 180 (+2) ed un passo di 266 (+3). A crescere è soprattutto l’altezza, per garantire una abitabilità interna maggiore. Sale infatti a quota 161, dai precedenti 157 cm.

Gli Interni

Moderna e piacevole, sono i due aggettivi che ci vengono in mente per primi, soprattutto se ricordiamo l’abitacolo della precedente Subaru XV. La attuale generazione ha fatto letteralmente un balzo in avanti, che la porta ad essere al passo con i tempi e della miglior concorrenza. Gli stravolgimenti che non si sono voluti nel suo look esterno, sono evidenti una volta che si aprono le portiere e che ci si siede all’interno della nuova XV.

Troviamo più qualità, una maggior cura ai dettagli, oltre tanta tecnologia (finalmente direbbe qualcuno), sviluppata assecondando le richieste di chi questa vettura la conosce da tempo. Ad esempio si conferma il terzo display nella parte alta della plancia, che però ora è ricchissimo di informazioni e che si possono navigare comodamente da un tasto al volante. Ottima l’ergonomia generale, le funzionalità sono intuitive e piuttosto semplici da utilizzare ed il display del sistema di infotainment è ora da ben 8” (+1.5).

Sistema che è ora connesso, visto che guadagna la compatibilità con Android Auto ed Apple Carplay. Troviamo poi ben quattro prese USB, 2 frontali davanti alla leva del cambio e 2 nel portaoggetti sotto al bracciolo centrale. La XV si conferma poi vettura concreta e perfetta per le famiglie, perché la migliorata abitabilità interna si abbina ad un bagagliaio da 385 litri, che abbattendo gli schienali dei sedili posteriori sale di 40 rispetto alla precedente XV, fino a quota 1.310.

Alla Guida

Forse è proprio perché già conosciamo le doti tecniche e dinamiche delle vetture del marchio giapponese che, non appena ci troviamo dietro al volante della XV, il pensiero va alle sue capacità di portarci ovunque ed in qualsiasi condizione.

Se con un’altra auto le previsioni di nevicate o l’affrontare una strada impervia possono essere fonte di stress ed indurre ad un cambio di programma, chi compra un’auto così è invogliato a portarla proprio dove le altre andrebbero in difficoltà. L’indice di fedeltà al brand ed al singolo modello sono tra i più elevati, forse proprio per questa sua caratteristica.

Non a caso iscriversi ad un gruppo Facebook dedicato alla XV (citiamo come esempio il “Subaru XV Café ITALIA”) apre ad un mondo di persone che sembrano amare quest’auto più di una supercar e che aspettano la nevicata “clamorosa” per portarla sullo Stelvio o in altre strade dove sarebbe apparentemente folle recarsi in auto in quelle condizioni. I meriti vanno in gran parte al sistema Simmetrical AWD di Subaru, con trazione integrale permanente che ripartisce normalmente la coppia al 50% sia sull’asse anteriore che posteriore.

Una soluzione che da un lato penalizza leggermente l’efficienza, rispetto a soluzioni che partono da una configurazione standard 2WD e che spostano la coppia sull’altro asse solo all’occorrenza, ma che dall’altro alza enormemente l‘asticella in termini di trazione e sicurezza. Sempre sul fronte sicurezza, il sistema Eyesight di Subaru, con gli ormai classici “3 occhi” nella zona dello specchietto retrovisore, controlla lo spazio intorno all’auto, per attivare i vari sistemi di sicurezza attiva.

Sono molteplici, dal controllo di corsia e del superamento involontario, all’Adaptive Cruise Control che prevede addirittura quattro livelli di riaccelerazione (definibili con un apposito menù). Non mancano poi sistemi di prevenzione degli incidenti, come il Pre-collision Braking System ed il Pre-collision Throttle Management. Quest’ultimo, quando l’auto è ferma con un ostacolo davanti, ad esempio in parcheggio, all’inserimento della marcia segnala acusticamente e visivamente la cosa, fino ad agire sulla riduzione della potenza per evitare la collisione.

Luci ed ombre invece sull’unica trasmissione disponibile per la Subaru XV: il variazione continua CVT Lineartronic. Da un lato è un CVT tra i migliori che abbiamo mai provato, grazie alla presenza di accorgimenti che riducono i tipici difetti dei variazione continua (quella sensazione di frizione che scivola, con i giri che salgono e si mantengono stabili quando si preme a fondo l’acceleratore), dall’altro in certe condizioni i suoi limiti restano, riducendo a volte la voglia di guida sportiva, ad esempio in salita su una strada di montagna.

Di positivo c’è invece la fluidità del suo funzionamento, che porta ad un elevato comfort, ma i cui benefici sono tangibili anche con grip ridotto o in fuoristrada perché garantiscono una trazione sempre ottimale. Proprio per le caratteristiche del Lineartronic, l’esuberanza del boxer da 2 litri, la cui potenza si attesta in 156 cavalli e con una coppia massima di 196 Nm (che arriva però in alto, a 4000 giri) è quasi fin troppa, perché prevale la voglia di una guida più fluida e turistica, piuttosto che sportiva. L’alternativa del meno potente 1.600 sembra essere quindi interessante, per questa XV.

Motorizzazioni, allestimenti e prezzi

Ci sono 2.000 euro di differenza, a parità di configurazione, tra la XV nelle due motorizzazioni disponibili, di 1.6 e 2.0 litri, con un prezzo di listino che parte dai circa 23 mila euro per la 1.6 Pure. Gli altri allestimenti che si possono scegliere sono Style, Style Navi e Premium, mentre la 2.0 è disponibile sono nei due più ricchi.

L’esemplare in prova è un top di gamma, la prestigiosa Premium della motorizzazione più performante, che si attesta a 32.500 euro circa. In attesa di una Subaru XV ibrida, di cui si vocifera insistentemente l’arrivo nei prossimi anni, la nostra scelta ricadrebbe probabilmente sulla più efficiente 1.600 da 114 cavalli e 150 Nm di coppia, meno brillante della due litri che abbiamo provato, ma comunque in grado di regalare un buon compromesso in quanto a prestazioni e, al contempo, più parca nei consumi, con un valore dichiarato nel ciclo combinato di oltre 15 km/l.

Per quanto concerne i consumi rilevati, rispetto ai 6,9 l/100 Km della scheda tecnica della XV 2.0i Premium, a fine prova ci siamo attestati intorno agli 8 l/100 Km (12.5 km/l se preferite), che confermano l’efficienza buona, alla luce dell’uso che abbiamo fatto della vettura e della trazione integrale permanente sempre in azione.

Conclusioni

Ogni volta che ci capita di stringere tra le mani il volante di una Subaru, riscopriamo un mondo unico, fatto soprattutto del senso di libertà e di sicurezza che queste vetture riescono a trasmettere, in modo più diretto rispetto alla concorrenza. In particolar modo, siamo rimasti ancora una volta impressionati dalla trazione della XV che, grazie al già citato Symmetrical AWD frutto di 45 anni di esperienza nel mondo dell’integrale, garantisce una gestione della coppia sempre adeguata su ogni asse, rendendo il crossover di casa Subaru un concorrente scomodo capace di far impallidire anche i fuoristrada più performanti.

Non a caso frequentando le località montane se ne vedono parecchi esemplari, a testimonianza del fatto che questa sia la soluzione ottimale per chi non voglia trovarsi in difficoltà in nessuna condizione. Come detto in precedenza, la scelta della motorizzazione non obbliga ad optare per il 2 litri, perché già il 1.600 è un ottimo propulsore e perché la guida della XV regala le migliori soddisfazioni non tanto in termini di sportività, ma più per la possibilità di partire all’avventura, senza temere nemmeno le peggiori nevicate possibili.

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