Test Drive Minicar: la sicurezza innanzitutto

Minicar, quadriciclo a motore e Micocar a confronto
Con un prezzo dagli 8.300 euro in su si può acquistare una Minicar, la vetturetta con motore diesel con pochi cavalli e velocità ridotta, definite dalla Motorizzazione Quadricicli a motore, ai quali compete l’appropriato targhino uguale a quello degli scooter. Sono richieste soprattutto dalle donne, queste minicar, pratiche, maneggevoli, parcheggiabili ovunque, anche nelle città più intasate grazie all’ingombro contenuto. Ma pure dai genitori che preferiscono dotare i propri figli in minore età con un veicolo a quattro ruote, al posto dello scooter, che infonde maggiore sicurezza e preserva dai danni fisici dovuti a eventuali cadute. Ma le statistiche dicono che sono pure gli adulti a richiederle, con problemi di patenti di guida o fisici, legati al non utilizzo dell’auto tradizionale. Da notare che anche le autoscuole si stanno attrezzando per insegnare a guidarle. Insomma, un business in espansione per i produttori di questi veicoli, ultimamente criticati per eccessiva pericolosità a seguito di alcuni incidenti mortali verificatisi nella Penisola. 

Ed è per dimostrare l’assoluta sicurezza di questi mezzi che Confindustria ANCMA (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) ha organizzato un educational sul circuito di Misano Adriatico per testare a dovere queste minicar, con il supporto del Centro di guida sicura “GuidarePilotare” dell’ex pilota di Formula 1 Sigfried Stohr. 

Dimostrazione di assoluta sicurezza e affidabilità
Vi hanno partecipato, assieme a giornalisti del settore automotive, alcuni studenti di scuole superiori della zona, che hanno potuto così constatare di persona l’estrema sicurezza dei mezzi in prova, una decina di modelli dei principali costruttori italiani ed esteri (Aixam, Casalini, Chatenet, Ligier e Microcar), sottoposti a una serie di situazioni stradali simulate, che vengono solitamente impiegate nei corsi di guida sicura. Per i futuri automobilisti è diventata così un’attività propedeutica di preparazione ad affrontare i rischi del traffico reale, con maggiore sicurezza. 

I motori usati da queste microvetture sono essenzialmente Lombardini, bicilindrici a gasolio raffreddati a liquido di 505cc, 3.600 g/m,  che sviluppano 5,4 Cv, oppure 440cc, 4.400 g/m  e 11,5 Cv. L’unico problema riscontrato una accentuata rumorosità di motore, alla quale non si è abituati, risolvibile almeno in parte con una migliore insonorizzazione dell’abitacolo.

Prova su strada
Molto interessanti e probanti i test ai quali sono state sottoposte le vetturette, per la guida delle quali è stato introdotto dal nuovo codice della strada, dal primo aprile scorso, il nuovo esame pratico, una volta superato quello teorico. S’inizia con il tornante sul bagnato, con un tratto scivoloso creato ad hoc con un fondo speciale: la minicar in esame ha tenuto benissimo la traiettoria impostata, senza sbandare né scivolare (la curva è stata affrontata a 36-38 kmh). Secondo test quello dell’evitamento di un ostacolo improvviso: anche qua la vetturetta provata si è comportata come una vettura più grande, con la sterzata improvvisa che non l’ha fatta per nulla imbarcare. Terza prova la frenata improvvisa: le minicar hanno strabiliato tutti, con un’inchiodata superiore a ogni aspettativa, segno che l’impianto frenante è stato sopra dimensionato, proprio per non creare problemi, anche di tamponamenti, in città. La quarta isola di lavoro ha impegnato le minicar nell’affrontare una rotonda artificialmente annaffiata, stringendo il raggio di curvatura per testare la tenuta sul bagnato di pneumatici e sospensioni. Anche qui, nonostante lo stress causato agli organi meccanici, nessuno è riuscito a farla capottare. Ultimo lo slalom fra i birilli, a completare un severo test di equilibri e distribuzione dei pesi.

Attenzione alle minicar truccate
In sostanza le minicar hanno confermato anche ai più scettici che sono sostanzialmente delle vere e proprie vetture  in miniatura, non avendo molto da invidiare, in fatto di sicurezza, a quelle più grandi. L’importante è non truccarle, aumentando la potenza così da superare i limiti di velocità (45 kmh) per i quali sono state costruite. Ed è proprio questo che dovranno controllare con assiduità gli organi preposti, per far sì che queste belle, simpatiche e sicure vetturette soddisfino lo scopo per il quale sono state costruite.

 

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