Volkswagen T-Roc 2017: prova su strada, caratteristiche e prestazioni

Ha fatto pochi chilometri la Volkswagen T-Roc per proporsi alla stampa nella presentazione internazionale di Cascais, in Portogallo, dove anche Infomotori.com ha avuto l’onore di partecipare. La nuova nata del noto marchio tedesco viene costruita proprio a Setubal, un centinaio di km a sud est della capitale. La T-Roc fa parte della categoria dei Suv, la forma di carrozzeria più apprezzata e richiesta dagli automobilisti del nuovo millennio.

La VW è arrivata alla nuova T-Roc dopo 15 anni di esperienze nei SUV: iniziò nel 2002 con l’apripista Touareg per proseguire con Tiguan e Atlas (quest’ultima solo per i mercati cinese e americano) e giungere appunto a T-Roc, il nuovo crossover che mette assieme la forza di un SUV e il dinamismo di un’auto compatta e sportiva. Quarta interpretazione Volkswagen quindi di un veicolo molto trasversale, capace di conciliare ben sei aspetti apparentemente contrastanti: performance e comfort, emozionalità e razionalità, lifestyle urbano e versatilità. Tali parametri, che caratterizzano differenti segmenti dell’universo automotive, sono stati fusi in un unico modello, uno Sport Utility Vehicle compatto che solo l’inventore della GTI (quella delle pinze freni rosse e sottocielo nero) avrebbe potuto sviluppare.

Si tratta di una 5 porte a trazione anteriore o integrale (4Motion Active Control di serie con trazione integrale), un’auto a suo agio sia nei percorsi urbani, sia nelle lunghe percorrenze, dal design innovativo con linee all’avanguardia, tetto in stile coupé, frontale largo e imponente e ovunque le giuste proporzioni. Al T-Roc (il nome deriva dalla lettera maiuscola T, iniziale dei precedenti modelli Suv Tiguan e Touareg, e Roc che potrebbe significare una contrazione di Rock and Roll, per esprimere trasversalità e dinamicità) seguiranno altri 3 nuovi Suv: la prossima Touareg, la piccola T-Cross e l’elettrica I.D. Crozz.

La new entry della Casa di Wolksburg è molto sicura, avendo installato già di serie una vasta gamma di sistemi di assistenza, tra i quali il Front Assist con funzione di frenata di emergenza City e Line Assist. E’ anche digitale e connessa, avendo a disposizione sistemi di Infoteinment e Active Info Display di nuova generazione.

Riguardo alla motorizzazione la T-Roc può venir equipaggiata da ben 5 differenti propulsori turbo, sia a benzina sia a gasolio, in una gamma di potenze comprese tra i 115 e i 190 Cv, quest’ultima dotata di serie della 4Motion e cambio DSG a 7 rapporti. Dopo la serie limitata Edition 190, con cui la T-Roc ha debuttato in settembre sul mercato italiano attraverso un’innovativa modalità di prenotazione on line, la prevendita ufficiale è iniziata in ottobre con 2 motori a benzina Tsi 1.0 e 1.5 da 115 e 150CV e un turbodiesel Tdi da 150Cv, cui seguiranno altri 2 TDI, mentre la commercializzazione partirà da gennaio.

Il prezzo parte dalla motorizzazione più piccola 2Wd, allestimento Style, è di 22.850 euro, già ricco di sistemi di sicurezza e accessori tra cui il Fatique detection, l’indicatore di affaticamento e il Display Touch da 8″. Alla Style segue la versione Advance con la possibilità di 11 diverse colorazioni, in contrasto con 4 tetti diversi, rosso, bianco, grigio e nero. Poi c’è la novità assoluta di abbinare i profili interni colorati con i cerchi ruota esterni.

Il competitor più agguerrito è la 500X che costa un po’ di meno, ma offre contenuti inferiori. Un confronto può essere fatto anche con la Renegade Limited da 140 Cv, con minori allestimenti e quindi un prezzo inferiore. Questi SUV riscuotono grande successo perchè, a fronte di dimensioni contenute e un aspetto dinamico, forniscono grande funzionalità e posizione di seduta alta.

Nella T-Roc guidatore e passeggero anteriori sono seduti a un’altezza di 57,2cm dalla strada, i posteriori addirittura 61,8cm. Il T-Roc è lungo 4,23 metri, con un passo di 2,60 e un bagagliaio di 445 litri, tra i più grandi della categoria. L’abbiamo provato con grande soddisfazione dall’aeroporto di Lisbona per una novantina di km in un giro periferico e costiero per arrivare a Cascais e viceversa.

La versione Tsi a benzina è molto efficace e consente di destreggiarsi nel traffico caotico della capitale lusitana con molto slancio, ed è anche capace di correre spedita e sicura lungo le ampie autostrade della periferia. Sulle colline il motore Tsi si difende alla grande. L’unico neo riscontrato è forse un’eccessiva rumorosità del propulsore, evidenziata da un’inferiore insonorizzazione.

Per il resto il comfort è da primato, gli interni sono molto belli e curati (soprattutto la selleria) e la strumentazione adeguata. In sostanza un crossover azzeccato che, dal punto di vista estetico, potrebbe tranquillamente portare il logo Seat al posto di quello VW, senza imbarazzi da entrambe le parti.

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