Auto elettrica: i miei primi 4.000 km tra impressioni di guida e consigli

Come anticipato la nostra avventura con l’auto elettrica non è partita oggi, visto che Infomotori.com di mobilità, sostenibilità, trazione elettrica, colonnine, inquinamento e smart city ne parla da molti anni, come molte altre testate. Ad Infomotori però piace “toccare con mano” e non fermarsi al comunicato stampa o a quello che fonti ,pur autorevoli, dicono circa le automobili elettriche.

Un primo corso approfondito di mobilità elettrica è stato fatto ad inizio anno con la Nissan Leaf divenuta nostra “official car” per tre mesi: macchina davvero valida e ottima palestra ricordando che la nuova generazione di Leaf attesa per febbraio 2018 con 400 km di autonomia dichiarata renderà l’auto perfetta. Prendere una vettura elettrica ed utilizzarla per tutti gli appuntamenti di lavoro e trasferte per capire veramente se l’auto elettrica è il futuro o persino il presente che permette di tutelare sia l’ambiente che il portafoglio. Ogni giorno si parla di elettrico e di Diesel… Con tutta sincerità per ambo i casi la superficialità è quasi imbarazzante con la differenza che di gasolio si parla da 100 anni mentre di trazione elettrica (pur essendo coetanea del Diesel) ben pochi ne capiscono qualcosa, andando molto per sentito dire che crea autentiche leggende metropolitane.

La scelta della nostra Infomotori Electric Car
Quale auto quindi scegliere? La nostra fortuna è che abitiamo nel cuore del Veneto, a Vicenza che nel raggio di 200 km raggiunge le località strategiche del Nord Italia ottimizzando le trasferte che con l’auto elettrica non sono poca cosa. Già oggi l’offerta di auto elettriche non è affatto male con interessanti proposte da BMW, Renault, Nissan, Citroen, Mercedes, Smart e… Tesla che ha aperto la strada o meglio l’autostrada. La nostra scelta è ricaduta su una Model S 75D, la più equilibrata delle Tesla con una buona autonomia anche viaggiando a 130 orari in autostrada, grande spazio e soluzioni di guida assistita/autonoma davvero elevate al pari del livello di connettività.

Autonomia ma prima ancora rete di colonnine per la ricarica veloce
Sulla scelta verso la Tesla Model S ha pesato molto anche la filosofia del suo boss, Elon Musk, un autentico visionario ma molto concreto che da bravo americano (pur essendo nato in Sudafrica) ha capito che prima bisogna lavorare sulla infrastruttura e poi sul prodotto creando una rete di SuperCharger (stazioni di servizio elettriche super veloci riservate gratuitamente ai soli clienti di Model S e Model X) e tantissime Tesla Destination Charge che Hotel e ristoranti hanno aperto insieme a negozi e strutture ricreative che trovate visualizzate sul vostro generoso monitor da 17 pollici dove sono visualizzate indicazioni che vi permettono di telefonare per prenotarla e quindi impostare automaticamente il navigatore… Viaggiare in lungo ed in largo per la Pianura Padana è la nostra vita ed infatti dei primi 4.000 km almeno il 70% sono stati fatti sulla tratta Vicenza – Milano.

Ricarica gratis e non solo…bollo, assicurazione ridotta, parcheggi, Area C…
I miei primi 4.000 km sono stati una vera riscoperta dell’automobile ed una cosa comune a tutti gli amici elettrici che sto e stiamo conoscendo è la disponibilità ad aiutarsi, la forte comunanza di valori, la consapevolezza di essere degli anticipatori e che come tutti gli apripista hai opportunità e qualche sorpresa…
Pagata la rata della vettura parte la corsa al recupero della stessa a differenza dei “fossili” che oltre a pagare la rata devono poi aggiungere botta su botta tanto che già oggi (2017) la vettura elettrica è più economica della sorella benzina come dimostrato da Smart e la stessa Volkswagen: due case tedesche!

Quanto costa la rata mensile?
Le auto elettriche suggeriamo di comprarle a rate poichè l’innovazione è continua e quindi conviene avere le mani libere e comunque il valore residuo più alto delle tradizionali migliora l’offerta. Dai 199 euro della Volkswagen UP si sale in base alla vettura con un gruppo piuttosto consistente attorno ai 3/400 euro con la Tesla che parte da 740 euro.tutti valori allineati o poco sopra all’equivalente benzina/diesel ma con costi di gestione ben più bassi a partire dalla manutenzione …

Silenzio si viaggia
I primi chilometri fatti dalla Tesla Padova Store a casa non li dimenticherò facilmente avvolto nel silenzio di interni avveneristici con comandi degni più dell’astronave Enterprise che di una vettura tradizionale pur avendo lo scrivente un’esperienza piuttosto collaudata compiendo quest’anno 53 anni ed ha 19 avevo già fatto il mio primo test drive…
“Wow” è il primo commento di tutti coloro che salgono su una vettura elettrica e se poi questa ha anche una potenza ipotetica di 333 CV, 255 orari di velocità massima, 500 di autonomia e 5 secondi per scattare da 0 a 100 ed in meno di 10 potreste essere a 200…

Sicurezza assoluta con Autopilot che hai tuoi due occhi ne aggiunge altri 8
Viaggiare spesso, in condizioni sempre più critiche per il traffico e le gravi distrazioni degli automobilisti che usano i cellulari per messaggiare mentre guidano, rendono assai apprezzabile il poter usare una vettura molto connessa e assistita. Autopilot è il nome scelto da Tesla per il suo sistema di guida assistita che se lo provate diventerà irrinunciabile. Sotto il volante, sul piantone sulla sinistra trovate una levetta, spingendola in alto una volante parte il cruise control adattivo che riduce ed accellera automaticamente, raddoppiando i click entra in funzione Autopilot che in Italia richiede la posa delle mani sul volante pur essendo a tutti gli effetti un sistema evoluto di guida autonoma che già lo scorso anno abbiamo provato con stupore negli USA dove sono più aperti in questa materia…

Folle o divertente guidare una vettura elettrica?
Prima della Model S abbiamo provato Twizy, Zoe, Leaf, i3, C zero, Ioniq e quindi quando parliamo di auto elettrica il DNA è comune dalla facilità di guida agevolata dalla stessa presenza del cambio automatico, lo scatto divertente fin con una Twizy, la silenziosità ed il senso di piacere e di rispetto verso l’ambiente. Evidentemente più si sale nelle prestazioni e più il piacere cresce considerando che la Model S 100D con la sua accelerazione di 2,5 secondi ed il suo baricentro basso e “zavorrato” dall’imponete pacco batterie è la vettura con la migliore accelerazione del momento ed anche in pista le varie Ferrari, Lamborghini o Porsche diventano “rosse” al pari delle moto che neppure loro riescono stare dietro alla infinita coppia di questi mezzi. Ricordiamo che sul mercato vi sono interessanti moto elettriche… oltre alle bici !
Per noi i primi 4.000 sono stati davvero divertenti ed il traffico milanese rappresenta al momento il luogo più bello per andare con una vettura Elettrica…anche se la collina ti da grosse soddisfazioni…

Ma non rischi di restare per strada a secco?
La domanda più ricorrente che riceviamo è: “ma non sei mai rimasto mai a secco?” Con i benzina si! è la mia risposta che corrisponde alla verità, pur avendo amici Teslari e non solo che arrivano sulle Supercharger con automomie residue da cardiopalma, ma dopo 50.000 km di elettrico puoi permetterti di arrivare alla SC con qualche unità di chilometro di autonomia: il mio record è stato di 60 km (calcolati visto che ho accentuato la guida brillante sapendo che ero vicino ad un supercharger che mi ha porato da 60 km a 270 in meno di 12 minuti

Ci sono abbastanza colonnine elettriche e quanto costa ricaricare una vettura elettrica? Tesla sempre gratis con segnalatore (chi vuole offro volentieri il mio codice!)
Altro quesito ricorrente: ma quante colonnine ci sono in Italia ? 3,000 fra bassa , rapida e veloce ricarica. Di Tesla ve ne sono 26 in Italia destinate a crescere nel 2018 dove arriverà anche a Vicenza (grazie Tesla) segnalando che nel mondo Tesla ha piazzato già 1.032 stationi Supercharger con 7.320 paline Supercharger quindi con una media di 7 postazioni per stazioni che assicurano a tutti i clienti Tesla di non far mai la coda ed il progrgamma è di raddoppiaarle entro 24 mesi per soddisfare la richiesta di energia della nuova Model 3 e degli altri modelli in arrivo che però pagheranno la ricarica ..
E chi non ha la Tesla? La vita degli elettrici non Tesla è un pò più diversa anche se Model S ed X nascono per viaggi extraregionali, mentre le altre hanno una missione più urbana/provinciale. Come detto 3.000 colonnine non sono poi così poche se pensiamo che i distributori di benzina sono circa 20.000 ed in costante calo. Di queste 3000 molte purtroppo sono ancora a ricarica lenta anche se centri commerciali come IKEA offrono stazioni gratuite veloci ed Enel col consorzio EVA+ ha già piazzato 30 dell e 120 colonnine veloci che già coprono la tratta Milano – Roma . Insomma ci si muove, ma purtroppo in ordine sparso

Quanto costa ricaricare la vettura e quanti euro avete speso per fare i primi 4.000 km elettrici ?
Indicativamente 100 km elettrici costano attorno a 3 euro e con le tariffe agevolate Enel fino ad inizio 2018 un pieno supercharger supera di poco i 10 euro, max 13. Rispetto ad un benzina Smart calcola la metà, ma per noi è ancora più favorevole considerando che su 10 ricariche almeno 3 o 4 le potete fare gratis in centri commerciali o stazioni offerte dai Comuni. E noi quanto abbiamo speso ? esattamente euro zero e credeteci emettere zero emissioni senza pagare nulla senza nessun limite al piacere di guida è davvero bello.
Tesla infatti non è regalata ma ti coccola e quando ha detto che i clienti di Model S ed X avrebbero dovuto pagato le ricariche si è sollevato un polverone che ha spinto gli americani ad un vero colpo di genio: vuoi comprare una Tesla Moedl S o X, bene se vieni presentato da un cliente ti diamo la ricarica gratuita e pure 1.000 euro di sconto! Geniale e noi siamo felici di averlo già fatto per un amico visionario che ha ordinato una splendida crossover Model X, se altri vogliono beneficiare della promozione basta chiedere e mandarci una mail a redazione@infomotori.com !

Che cosa vorrebbero gli elettrici: una tessera ed una presa unica per poter caricare la propria vettura elettrica!
In questi primi 4000 chilometri abbiamo conosciuto molti elettrici (giusto per la cronaca le Tesla circolanti sono quasi 800…) e la doglianza comune è di dover avere il portafoglio a fisarmonica per ospitare tutte le tessere per caricare la vettura (troppo semplice arrivare in una colonnina e strisciare la propria carta di credito…!) nonchè avere a bordo un set di prese da far invidia agli elettricisti (noi stessi abbiamo la presa blu Mennekes) più una serie di adattatori da far paura visto che i costruttori automobilistici non si sono messi d’accordo nel fare una sola presa universale e neppure case alleate e con lo stesso Presidente perchè Giappone ed Europa non ci hanno pensato…

Più che un diario di bordo abbiamo preferito darvi qualche esperienza diretta ed affrontare molto rapidamente alcuni dei temi più sentiti da chi vorrebbe avvicinarsi all’elettrico che confermiamo dopo 4.000 chilometri essere davvero il presente e se ci vedete in strada la nostra Tesla Model S rossa con gli adesivi Infomotori fateci i fari di saluto e se possibile ci fermiamo per un veloce saluto!

Stay tuned

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