Come candele e filtri usurati causano un consumo eccessivo di carburante della vostra auto

Immaginate di guidare con il freno a mano parzialmente inserito: il motore lavora, consuma carburante, ma l’energia si disperde inutilmente. Qualcosa di simile accade quando candele usurate e filtri intasati compromettono la combustione.
Le candele consumate generano una scintilla debole che non brucia completamente la miscela, mentre un filtro sporco limita l’ossigeno al motore. Il risultato? Perdita di potenza in accelerazione e un aumento del consumo tra il 5% e il 15%, traducendosi in decine di euro sprecati ogni mese.

Secondo uno studio condotto da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), circa il 40% degli automobilisti italiani non rispetta le raccomandazioni per la sostituzione tempestiva dei componenti di consumo, come le candele e i filtri. Sostituire questi elementi rappresenta un intervento accessibile dai risultati immediati: il motore recupera brillantezza, i consumi tornano nella norma e le emissioni si riducono.

Perché le candele usurate riducono potenza ed aumentano i consumi

Le candele di accensione innescano la combustione della miscela aria-carburante nei cilindri. Con il tempo gli elettrodi si consumano, la distanza tra loro aumenta e la scintilla si deteriora, causando combustione incompleta. Il motore perde potenza, diventa meno reattivo e consuma più carburante per compensare l’inefficienza.

Gli specialisti di AUTODOC ricordano: “La scelta di candele di accensione per l’auto va sempre effettuata tra i modelli compatibili con il motore”. Ogni propulsore richiede candele specifiche in termini di grado termico ed elettrodo. Molti produttori consigliano intervalli tra i 30.000 e i 60.000 km per le candele tradizionali, mentre quelle in platino o iridio durano di più.

Come un filtro dell’aria sporco compromette prestazioni e consumi

Il filtro dell’aria impedisce a polvere e impurità di entrare nel motore. Un filtro pulito lascia passare l’aria necessaria alla combustione ottimale, mentre uno intasato limita l’ossigeno disponibile. Quando il motore non riceve aria sufficiente, la miscela diventa troppo ricca di carburante, causando perdita di potenza e aumento dei consumi.
Secondo AUTODOC, i filtri dell’aria K&N sono riutilizzabili e possono essere riutilizzati dopo il lavaggio. La pulizia dovrebbe essere effettuata ogni 80.000 km. Questi filtri in cotone offrono un’alternativa ai filtri usa e getta, interessante per chi cerca maggiore durata.

L’impatto economico della manutenzione preventiva

Il grafico seguente illustra l’aumento del consumo in relazione allo stato dei componenti.

Aumento percentuale del consumo di carburante con componenti usurati

L’incremento dei consumi è graduale ma costante. Dopo 20.000 km si registra un lieve peggioramento, che diventa marcato oltre i 40.000 km. Rimandare la sostituzione significa spese maggiori al distributore che superano il costo della manutenzione preventiva.

Intervalli di manutenzione consigliati per componente

Le candele tradizionali richiedono sostituzione ogni 30.000-40.000 km, mentre quelle premium raggiungono 60.000-100.000 km. I filtri standard vanno sostituiti ogni 15.000-30.000 km, riducendosi a 10.000-20.000 km in condizioni severe. Chi guida in città o su strade polverose dovrebbe anticipare i controlli.

Consigli pratici per la verifica

Controllare questi componenti non richiede competenze avanzate. Per il filtro, basta aprire la scatola dell’aria: se appare grigio scuro o intasato, è il momento di sostituirlo. Per le candele, osservare il colore dell’elettrodo durante la
sostituzione fornisce indicazioni sulla salute del motore.

Rispettare gli intervalli suggeriti garantisce efficienza e affidabilità. L’investimento è minimo: un motore efficiente, consumi controllati e una guida piacevole dimostrano che prendersi cura dei dettagli fa la differenza nel lungo termine.

Fonti utilizzate per questo articolo:
1. ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica)
2. AUTODOC
3. Manuali dei produttori automotive – Intervalli di manutenzione standard per candele di accensione e filtri dell’aria per diversi tipi di veicoli e condizioni d’uso

FAQ

1. Ogni quanto tempo vanno sostituite le candele e i filtri dell’aria?

Le candele tradizionali vanno sostituite ogni 30.000-40.000 km, mentre quelle in platino o iridio durano tra 60.000 e 100.000 km. I filtri dell’aria standard richiedono sostituzione ogni 15.000-30.000 km, ma in condizioni severe (città, strade polverose, traffico intenso) l’intervallo si riduce a 10.000-20.000 km. I filtri sportivi lavabili come i K&N necessitano di pulizia ogni 80.000 km. Chi guida prevalentemente in ambiente urbano o su strade polverose dovrebbe anticipare i controlli rispetto agli intervalli standard.

2. Quanto posso risparmiare sostituendo candele e filtri usurati?

Candele consumate e filtri intasati possono aumentare il consumo di carburante tra il 5% e il 15%. Su un’auto che percorre 15.000 km all’anno con un consumo medio di 6 litri per 100 km, un aumento del 10% significa circa 90 litri di carburante sprecati annualmente. Considerando il prezzo medio del carburante, questo si traduce in diverse decine di euro buttati ogni anno, una cifra che supera ampiamente il costo della manutenzione preventiva. Sostituire questi componenti al momento giusto non solo migliora le prestazioni, ma si ripaga rapidamente attraverso il risparmio al
distributore.

3. Come faccio a capire quando è necessario sostituire candele e filtro dell’aria?

Per il filtro dell’aria, basta aprire la scatola e controllare visivamente: se appare grigio scuro, intasato di detriti o danneggiato, va sostituito immediatamente. Per le candele, i segnali includono perdita di potenza in accelerazione, vibrazioni anomale al minimo, partenze a freddo difficoltose o aumento evidente dei consumi. Durante la sostituzione, osservare il colore dell’elettrodo centrale fornisce informazioni utili sulla salute del motore. In generale, seguire gli intervalli indicati dal costruttore nel libretto di manutenzione rappresenta la strategia migliore per prevenire problemi e mantenere efficienza ottimale.

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