Incidenti stradali in Italia: ecco le regioni più a rischio

State pensando di partire per una vacanza in bici in giro per l’Italia? Fate attenzione, perché gli incidenti sono dietro l’angolo e i rischi variano da regione a regione. È quanto emerge dai dati Istat 2016 rielaborati da DAS, compagnia di Generali Italia, che ha stilato le classifiche delle regioni più pericolose se si viaggia con bici, moto di media e grossa cilindrata, motorini o motocarri.

L’Emilia Romagna è in prima posizione per la maggior incidenza di sinistri in bicicletta (1 ogni 3.293 abitanti), seguono il Veneto (1/1.946) e il Trentino Alto Adige (1/1.965). I viaggiatori su moto di media e grossa cilindrata devono prestare attenzione se attraversano prima di tutto la Liguria (1/357), poi il Lazio (1/837) e infine la Toscana (1/849). La regione Toscana passa da ultima della lista alla prima per maggior numero di incidenti con motocarri, 1 su 58.506. In seconda posizione troviamo la Puglia (1/60.853) e in terza la Liguria (1/71.412). DAS tiene a precisare anche la situazione dei ‘cinquantini’, con cui è meglio tenere gli occhi ben aperti in Toscana (1/1.970), Liguria (1/2.530) e Marche (1/2.533).

Le classifiche di DAS mettono in evidenza le aree più a rischio d’Italia, ma anche le più sicure. Infatti si scopre che il Molise è la regione con meno sinistri in bici per abitanti (1/34.671), seguita dalla Calabria (1/25.591) e dalla Basilicata (1 su 24.943). Per le moto di media e grossa cilindrata la situazione cambia, con il Molise al primo posto (1/6.368), la Basilicata al secondo (1/6.039) e la Calabria al terzo (1/5.283 ). I motocarri viaggiano sicuri in Veneto (1/1.638.374) e Piemonte (1/1.468.082). La Calabria è la regione con meno sinistri per abitanti per quanto riguarda i ‘cinquantini’, con 1 incidente per 34.671 abitanti, seguita da Molise (1/16.422) e Basilicata (1/13.763).

Negli ultimi anni – ha dichiarato Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS – sono cambiate le abitudini e le esigenze di mobilità delle persone e di conseguenza anche i rischi connessi. Purtroppo non sempre gli incidenti sono collegati alla guida di veicoli di proprietà, spesso ci si può trovare coinvolti in spiacevoli eventi anche con auto a noleggio, utilizzando il car sharing, procedendo a piedi, in bicicletta, in moto o sui mezzi pubblici. Se si viaggia all’estero – continua Grasso – i rischi si moltiplicano, le normative e le sanzioni previste in caso di violazioni sono diverse in ogni Paese e subentrano inoltre problemi legati alla lingua straniera.”

Sono tante – prosegue Grasso, descrivendo nei dettagli i nuovi punti della soluzione assicurativa DAS in Movimento – le novità che abbiamo introdotto nella polizza ‘DAS in movimento’, una copertura che non è più vincolata dalla targa dell’auto, ma segue la persona (o l’intero nucleo familiare del contraente), ovunque esso sia. Oltre ad assicurare la difesa nei procedimenti penali derivanti da imputazioni per guida in stato di ebbrezza senza limiti di tasso alcolemico, abbiamo esteso la copertura al mondo intero ed ampliato il massimale a 100.000 € per sinistro, al fine garantire tutta l’assistenza legale e peritale possibile nei diversi gradi di giudizio anche per le cause più lunghe e difficili”.

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