“Pneumatici sotto controllo” i test con gli pneumatici invernali organizzati da Assogoma

Come ogni anno, ogni automobilista deve affrontare il “dilemma” se montare gli penumatici invernali o tenere le estive per tutta la stagione. L’automobilista medio italiano è realmente all’oscuro dei pericoli cui va incontro nell’utilizzare gomme estive nella stagione fredda (a maggior ragione se si vive nel nord Italia e si abita fuori dai centri abitati) e ritiene questa in questione sostanzialmente una spesa “non prettamente necessaria”.

Proprio per dimostrare l’esatto contrario e con il lodevole intento di sensibilizzare (ancora una volta!!) l’opinione pubblica circa la necessità di gomme specifiche, Assogomma ha organizzato al passo dello Stelvio i test “Pneumatici sotto controllo” con lo scopo di sottolineare l’importanza del corretto equipaggiamento per circolare durante la stagione fredda. I test, in parte guidati e in parte strumentati, hanno confermato che in tutte le condizioni dell’inverno, la migliore soluzione è quella di montare quattro pneumatici invernali.

Per dare subito un’idea numerica delle enormi differenze evidenziate con i test e quindi per poter quantificare strumentalmente il diverso apporto della mescola e del disegno battistrada, sono state messe a confronto 4 Alfa Romeo JTD, identiche, rispettivamente equipaggiate come segue: una con un treno di gomme invernali di serie, una con gomme sperimentali a mescola invernale e disegno battistrada estivo, una con mescola estiva e disegno battistrada invernale e una con un equipaggiamento di serie estivo. Lo scopo di questa prova è dimostrare che il vantaggio del pneumatico invernale è dato dalla somma di due elementi: mescola e battistrada ( disegno e lamelle). Quindi non basta una lamellatura del tassello battistrada ma è necessario che il pneumatico abbia una diversa composizione della mescola, quest’ultima infatti risulta determinante per garantire le diverse prestazioni dell’invernale rispetto ad un estivo.

Fatto 100 la frenata della vettura equipaggiata con gomme invernali di serie, la stessa vettura con il pneumatico sperimentale a mescola invernale e tassello pieno, ha frenato in 33 % in più. La vettura con tassello invernale, ovvero lamellato e mescola estiva si è arrestata in 110 % in più, mentre la vettura con un equipaggiamento estivo si è arrestata in 122 % in più. Questi dati sono il frutto di una media dei risultati di prova acquisiti in due giornate di test con condizioni ambientali diverse.

Altre prove sono state effettuate con due Alfa Romeo Mito a trazione anteriore, due Jaguar XF a trazione posteriore e due Toyota Rav 4 a trazione integrale. Per ogni modello un treno di penumatici invernali nuovi e un treno di estivi nuovi. Obiettivo delle prove confrontare su un tratto stradale misto il comportamento globale di veicoli, con differenti tipi di trazione, in termini di aderenza, trazione, capacità di frenata, ripartenza e spunto in salita e tenuta laterale in curva. Mentre l’equipaggiamento invernale è in grado di assicurare la guidabilità in sicurezza in tutte le condizioni di fondo stradale, l’equipaggiamento estivo in più punti viene messo in difficoltà, soprattutto in discesa.

Con tre Alfa Romeo Giulietta, una con pneumatici estivi nuovi, una con pneumatici invernali nuovi e una con pneumatici invernali usurati a 2,5 millimetri, in prossimità del limite di legge (1,6 mm) sono state effettuate delle prove di spunto in accelerazione, per dimostrare la superiorità del pneumatico invernale nuovo e anche di quello usurato rispetto ad un estivo nuovo.

Per dimostrare quanto sia importante un equipaggiamento omogeneo sugli assi poi, è stato messo a confronto il comportamento di tre Abarth 500 a trazione anteriore su una superficie mista (bagnata, lievemente innevata e fredda, con temperatura esterna intorno allo 0°): una con quattro estivi nuovi, una con quattro invernali nuovi ed una con equipaggiamento misto, ovvero due invernali sull’asse trattivo anteriore e due estivi al posteriore.

La vettura equipaggiata con pneumatici estivi presenta in tutte le condizioni un comportamento inadeguato. Nella configurazione invernale il veicolo mantiene le caratteristiche di buona trazione e direzionalità in ogni condizione di prova, risultando sicuro in ogni circostanza. La configurazione mista, invece, risulta la più pericolosa.

Pertanto, la risposta definitiva ai problemi connessi alle basse temperature invernali sono le mescole speciali e i tasselli con lamelle dei pneumatici invernali, da montare nei periodi che vanno dal 15 novembre al 15 aprile come suggerito dal Ministero dei Trasporti.

C’è inoltre da evidenziare anche come esistano in commercio numerose imitazioni: circolano infatti (provenienti soprattutto da paesi “esotici” come quelli del sud-est asiatico) gomme lamellate ma con mescole normali. Niente di più ingannevole, come hanno dimostrato i test dello Stelvio: gli spazi di arresto sono solo di poco migliori rispetto alle coperture estive, rispetto alle quali questo tipo di pneumatico può al massimo essere considerato un modesto upgrade. La vera gomma invernale si distingue perché reca sul fianco la marcatura M+S, eventualmente accompagnata dal simbolo di una montagna a tre picchi con incastonato un fiocco di neve, che sta a significare specifiche caratteristiche tecniche richieste per l’omologazione negli Stati Uniti.

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