Costi ricarica auto elettrica in Italia nel 2024

Panoramica sui costi ricarica auto elettrica

Il panorama dei costi per la ricarica delle auto elettriche presenta diverse sfaccettature, influenzate principalmente dall’evoluzione del mercato energetico e dalle opzioni disponibili per i consumatori. In un contesto caratterizzato da un crescente interesse verso la mobilità sostenibile, è fondamentale comprendere i vari aspetti che determinano i costi reali per ricaricare un’autovettura elettrica.

Abbonamenti e tariffe al consumo

La scelta tra abbonamenti o tariffe al consumo rappresenta un fattore chiave nel determinare il costo della ricarica. Ad esempio, A2A propone abbonamenti con costi variabili da 23 a 122 euro, offrendo quantitativi di energia da 40 a 320 kWh​. Allo stesso modo, Be Charge offre sconti variabili (dal 20% al 40%) sulle tariffe a consumo, con prezzi che partono da circa 0,60 euro/kWh per le colonnine in AC fino a 0,95euro/kWh per le DC​.

Ricarica domestica vs colonnine pubbliche

Per rispondere alla domanda quanto costa ricaricare auto elettrica a casa?, bisogna considerare che una normale presa da 3 kW può essere sufficiente, con un costo medio di 36 cent per kWh​. In confronto, le colonnine pubbliche offrono tariffe medie che variano da 40 a 72 cent al kWh per la corrente alternata (AC) e da 45 a 79 cent al kWh per la corrente continua (DC)​. Questo evidenzia un’importante differenza di costo tra la ricarica domestica e quella presso le colonnine pubbliche.

Costi di ricarica e convenienza economica

Nonostante le varie opzioni disponibili, è necessario osservare che la ricarica domestica e quella presso i punti a bassa potenza risultano generalmente più economiche rispetto alle stazioni di ricarica rapide o ultrarapide.

In termini di costi annuali, per esempio, un’utilitaria 100% elettrica, utilizzata prevalentemente in città, può costare circa la metà rispetto a un’auto a benzina, con un costo annuo di circa 500 euro, a fronte dei più di 1000 euro per una vettura a benzina e circa 890 euro per una diesel.

Mentre il costo della ricarica di un’auto elettrica varia in base a diversi fattori, come il consumo, il tipo di abbonamento, il luogo di ricarica e il tipo di veicolo, è chiaro che la ricarica elettrica offre opportunità di risparmio significative, soprattutto rispetto ai veicoli a combustione interna o quelli ibridi. Scopri tutti i vantaggi e svantaggi di un auto ibrida in questo articolo.

Quali sono i costi ricarica auto elettrica nel 2024

I fattori che influenzano il costo di ricarica

La comprensione dei costi richiede un’analisi dei diversi fattori influenzanti. La variabilità dei prezzi di ricarica è significativa e dipende da una serie di elementi importanti.

Capacità della batteria e prezzo dell’energia

Uno degli aspetti principali che influenzano il costo di ricarica è la capacità della batteria dell’auto elettrica. Veicoli con batterie di maggiore capacità possono comportare un costo di ricarica superiore. Inoltre, il prezzo al dettaglio dell’energia elettrica, soggetto a fluttuazioni in base ai rincari delle materie prime, gioca un ruolo fondamentale nella determinazione del costo totale.

Tipologia e potenza delle colonnine di ricarica

La potenza delle colonnine varia notevolmente, influenzando la velocità di ricarica e, di conseguenza, il costo. Le colonnine di ricarica lenta, con potenza intorno ai 3,7 kW, richiedono tempi più lunghi (fino a 8 ore per una ricarica completa) mentre quelle rapide, con potenza di circa 50 kW, possono completare una ricarica in meno di 1 ora. Tale differenza di potenza si traduce in costi diversi per kWh, con le stazioni di ricarica rapida che tendono ad essere più costose.

Differenze tra operatori e offerte di abbonamento

Le tariffe di ricarica variano anche in base all’operatore che fornisce il servizio. Abbiamo visto già degli esempi all’inizio. Questi fattori, che includono la capacità della batteria, la potenza delle colonnine di ricarica e le diverse opzioni tariffarie offerte dai fornitori, sono fondamentali per comprendere quanto costa una ricarica per auto elettrica e il costo della ricarica di un’auto elettrica. Analizzarli consente ai possessori di veicoli elettrici di prendere decisioni informate su dove e come ricaricare il loro veicolo, ottimizzando i costi di ricarica.

Quali sono i costi ricarica auto elettrica nel 2024

Tariffe per la ricarica domestica vs colonnine pubbliche

Nel confronto tra il costo ricarica auto elettrica a casa e quello presso le colonnine pubbliche, emergono diverse considerazioni rilevanti per il 2024 ormai alle porte.

Costi di ricarica domestica

La ricarica domestica, generalmente effettuata tramite una wallbox o una presa standard nel garage di casa, presenta un costo medio di circa 0,36 euro per kWh. Questo valore, basato sul costo medio dell’energia, rappresenta un’opzione economicamente vantaggiosa per molti proprietari di auto elettriche.

Costi delle colonnine pubbliche

Al contrario, il prezzo del pieno per un’auto elettrica presso le colonnine pubbliche varia a seconda della velocità e della potenza della stazione di ricarica. Le colonnine ultrafast, le più rapide e potenti, possono arrivare a costare fino a 0,93 euro per kWh. Tale differenza di costo evidenzia come la ricarica pubblica, specialmente quella ultrarapida, possa essere significativamente più costosa rispetto alla ricarica domestica.

Confronto economico e convenienza

La ricarica domestica non solo si dimostra più economica, ma è anche vantaggiosa in termini di costi di percorrenza rispetto alle auto a combustione interna, soprattutto per un utilizzo prevalentemente cittadino.

Utilizzando le colonnine pubbliche a bassa potenza, i costi restano inferiori a quelli delle auto a combustione interna mentre la ricarica presso le stazioni di ricarica rapida o ultrarapida può rendere le auto termiche più vantaggiose in termini di costi.

Abbonamenti e bonus colonnine

Per chi utilizza l’auto elettrica regolarmente, un abbonamento per la ricarica può essere conveniente. Ad esempio, Altroconsumo ha rilevato che il costo al kWh con un abbonamento è generalmente inferiore rispetto a quello a consumo, variando da 0,31 a 0,53 euro per kWh in base al piano scelto.

Tuttavia, c’è il rischio di non utilizzare l’intera energia inclusa nel piano, portando così a un costo fisso superiore alle necessità. Inoltre, il Bonus Colonnine – rilanciato dal decreto Milleproroghe – offre un incentivo fino all’80% del prezzo di acquisto di una stazione di ricarica privata fino al 2024, rendendo l’installazione di una wallbox domestica ancora più conveniente.

La scelta tra la ricarica domestica e quella presso le colonnine pubbliche dipende da vari fattori, inclusi il costo della colonnina elettrica, il tipo di utilizzo dell’auto e la convenienza economica a lungo termine.

Quali sono i costi ricarica auto elettrica nel 2024

Analisi dei costi: ricarica veloce vs ricarica standard

La scelta tra ricarica veloce e ricarica standard ha un impatto significativo su quanto costa ricaricare una macchina elettrica. Queste due modalità si differenziano sia per tempo di ricarica che per costi associati.

Ricarica standard

La ricarica standard, effettuata con corrente alternata (AC) tra i 3 e i 22 kW, richiede un tempo più lungo, generalmente da 2 a 8 ore, a seconda delle specifiche del veicolo e della capacità della batteria. Questa tipologia di ricarica, frequentemente utilizzata in contesti domestici o uffici dove il tempo non rappresenta un fattore critico, tende ad essere più economica. In Italia, il costo per la ricarica lenta può raggiungere al massimo 0,58 euro/kWh quando è a pagamento.

Ricarica veloce

Al contrario, la ricarica veloce – operante con corrente continua (DC) – può ricaricare fino all’80% della batteria in un tempo che varia da 15 a 40 minuti. Questa rapidità dipende dal tipo di veicolo, dalla capacità della batteria e dalla potenza supportata dalla colonnina, che in alcuni casi può raggiungere i 300 kW. Il costo della ricarica veloce è generalmente superiore, arrivando fino a 0,99 euro/kWh.

Confronto dei costi e abbonamenti

I costi variabili associati a questi due tipi di ricarica evidenziano come la scelta possa influenzare notevolmente il quanto costa ricaricare un’auto elettrica. Per esempio, le tariffe variano da 0,56 euro/kWh a 0,95 euro/kWh in base alla velocità di ricarica per i piani tariffari offerti da alcuni fornitori, con opzioni che spaziano da 23 euro al mese per 40 kWh a 122 euro al mese per 320 kWh. Inoltre, alcune stazioni di ricarica applicano una tariffa extra al minuto se l’occupazione della presa supera i 60 minuti, con costi che variano da 0,09 euro/min a 0,18 euro/min.

Dunque, quanto costa una ricarica un’auto elettrica dipende significativamente dalla scelta tra ricarica veloce e standard. Mentre la ricarica veloce offre comodità e tempi brevi, la ricarica standard rimane una soluzione più economica, soprattutto per ricariche regolari e non urgenti. La disponibilità di abbonamenti può ulteriormente influenzare questa dinamica, offrendo tariffe più vantaggiose per gli utenti regolari.

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Comparazione dei costi: auto elettrica vs auto tradizionale

Il confronto tra i costi di possesso e utilizzo di un’auto elettrica rispetto a un veicolo tradizionale a combustione interna (diesel o benzina) è una considerazione chiave per i consumatori nel 2024.

Costo al chilometro e costo di carburante/energia

Uno degli aspetti più importanti è il costo al chilometro. Le vetture elettriche tendono ad avere un costo per chilometro inferiore rispetto alle auto diesel, principalmente perché l’elettricità è generalmente meno costosa del carburante.

Inoltre, le elettriche richiedono meno manutenzione, contribuendo ulteriormente alla riduzione dei costi operativi. Per esempio, si stima che il costo per percorrere 100 km con un’auto elettrica sia di circa 4 euro contro i 15 euro necessari per un’auto a benzina.

In aggiunta, il costo per chilometro di un’auto elettrica varia da 2-3 cent se ricaricata in casa a 6-7 cent alle colonnine pubbliche mentre per un veicolo diesel si attesta intorno a 0,12 euro al chilometro.

Incentivi e agevolazioni

Gli incentivi statali e regionali, le esenzioni dal pagamento dei pedaggi autostradali o delle tasse di circolazione, sono ulteriori fattori che possono ridurre il costo totale di possesso di un’auto elettrica rispetto a quella diesel.

Costi di manutenzione

La manutenzione dei veicoli elettrici è generalmente inferiore del 42% rispetto a quella delle auto endotermiche. In un periodo di sei anni, la spesa media per un’auto elettrica è stata di 1095 euro, a fronte dei 1885 euro di un modello tradizionale.

Questo è dovuto al minor numero di componenti soggetti a usura o guasto in un veicolo elettrico. Le operazioni di manutenzione principali per un’auto elettrica includono la sostituzione del filtro del clima, del liquido freni e delle pastiglie freni, con un costo medio del tagliando inferiore del 30-50% rispetto a un’auto tradizionale.

L’auto elettrica si presenta come un’opzione economicamente vantaggiosa rispetto ai veicoli diesel o benzina, soprattutto considerando i costi operativi più bassi, i minori costi di manutenzione e l’accesso a incentivi e agevolazioni. Questi fattori, uniti all’impegno per la sostenibilità ambientale, rendono l’auto elettrica un’opzione sempre più attraente per i consumatori.

Quali sono i costi ricarica auto elettrica nel 2024

Il futuro dei costi di ricarica per le auto elettriche

Nel 2024, il futuro dei costi di ricarica per le auto elettriche è influenzato da vari fattori globali e tecnologici. Il mercato delle auto elettriche è in crescita, con previsioni di aumento delle vendite a livello globale e in Europa, guidato da fattori come l’aumento dei prezzi del carburante e l’introduzione di nuovi modelli più accessibili. Tuttavia, fattori come la carenza di chip e l’inflazione potrebbero rallentare questa crescita.

Si prevede che i costi di ricarica diminuiranno in futuro, grazie all’ammortizzazione degli impianti esistenti e alla maggiore diffusione degli EV, che aumenterà l’uso e la redditività delle stazioni di ricarica. La transizione verso una generazione elettrica più sostenibile, con la diffusione di piccoli impianti di produttori-consumatori e la digitalizzazione delle reti, potrebbe portare a una riduzione ancora più drastica delle tariffe.

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