Spese legali in caso di incidente: è l’assicurazione che paga

A chi non è mai capitato un incidente stradale? Basta un attimo di distrazione alla guida per fare danni, non solo ai veicoli ma anche alle persone. Dopo i primi attimi di panico e di spavento in cui la priorità è accertarsi dell’incolumità di chi è rimasto coinvolto, i primi pensieri vanno alle vetture incidentate e al risarcimento necessario per rimetterle a nuovo. Se poi gli interessati hanno riportato anche lesioni di una certa entità, si aprirà un periodo molto difficile ed intricato in cui sarà fondamentale affidarsi a un legale per risolvere la situazione.

Incidente stradale: le prime cose da fare

In caso di sinistro, il primo passo da effettuare è quello di sporgere una denuncia cautelativa alla propria assicurazione: questa serve per informare la compagnia dell’avvenuto incidente, nell’eventualità in cui non sono stati riportati danni alle persone coinvolte. Se, al contrario, nell’impatto si fossero concretizzate delle complicazioni, sarà necessario compilare accuratamente il Modulo di Constatazione Amichevole di Sinistro Stradale (o CID).

Il modulo di constatazione amichevole dopo un incidente stradale

Questo dovrà essere firmato da entrambe le parti, per poi essere inviato dal danneggiato verso la propria assicurazione per ottenere il risarcimento: bisognerà descrivere con precisione l’accaduto ed allegare tutta la documentazione disponibile, tra cui il CID, l’eventuale verbale delle Forze dell’Ordine intervenute e la documentazione medica in caso di danni a persone.

Spese stragiudiziali: quando la causa diventa complicata

Descritta in questo modo, la procedura per contestare un incidente stradale sembra semplice e immediata… finchè non sorgono le classiche difficoltà del caso. Magari durante l’incidente sono stati riportati dati non corretti nel CID, il che farà slittare i tempi per far partire il risarcimento diretto da parte della compagnia assicurativa.

Questo è uno dei tanti esempi in cui le parti, a questo punto, possono rivolgersi a persone esterne per farsi assistere nella causa: un avvocato, un patrocinatore stragiudiziale (che opera al di fuori dei tribunali) oppure un esperto in infortunistica stradale. Quando si intraprende questa strada, la pratica iniziale può protrarsi per parecchio tempo, oltre a richiedere ingenti somme (dette, appunto, stragiudiziali) volte ad accertare possibili lesione fisiche (tramite visite specialistiche) oppure a valutare i danni ai veicoli coinvolti.

Cosa fare in caso di incidente stradale

Spese stragiudiziali: deve pensarci l’assicurazione

Fintanto che la causa in questione non finisce in tribunale davanti a un giudice, però, la Costituzione ha recentemente imposto, tramite l’ordinanza 4306/2019, che le controversie di questo tipo devono essere gestite a livello economico da parte dell’assicurazione. I costi relativi ai danni alle vetture, quelli a carico delle persone e tutte le spese necessarie a pagare i legali che sono stati chiamati in causa, quindi, dovranno essere liquidati dalla compagnia assicurativa del danneggiato.

Lo impone la Cassazione avvalendosi dell’articolo 24 della Costituzione Italiana: “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti a ogni giurisdizione”.

In altri termini, ogni automobilista che rimane coinvolto in un incidente stradale ha il diritto di difendere i propri interessi. Di conseguenza l’assicurazione dovrà provvedere a sostenere tutte le spese legali del caso. L’ordinanza che ha sancito questi termini è stata creata proprio per evitare la negligenza di alcune compagnie, che in passato si sono rifiutate di assistere i loro clienti. I risarcimenti, infatti, devono essere liquidati nel tempo massimo di 90 giorni (in caso di lesioni), che diventano 60 se riferiti ai soli danni materiali i quali, a loro volta, possono scendere a 30 se entrambe le parti coinvolte compilino e firmino il CID. Se questi termini non sono rispettati, c’è una sola cosa da fare: procedere con un’azione legale.

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