Il punto è che questa volta non si può gridare all’ “americanata”, Mad Max: Fury Road è la carne cruda del cinema, bello per la sua brutalità semplice ma ben costruita e senza pretese. Se fosse musica sarebbe un rap dell‘Eminem d’inizio millennio, se fosse una fotografia ritrarrebbe una bambina durante la guerra e, se fosse un libro, l’avrebbero potuto scrivere Welsh o Palahniuk. Ma è un film, si chiama Mad Max: Fury Road ed è pieno di veicoli potenti ed aggressivi, elaborati dallo staff per entrare al meglio nel contesto.