Moto 600 supersportiva, quale scegliere? 6 proposte da valutare

Le linee affilate, i semimanubri, il cupolino, il codone stretto e quello sguardo da predatrice non lasciano mai indifferenti. La supersportiva è la moto che disegnano i bambini, quella che si vede nelle gare e quella che da piccoli ci giriamo a guardare. Ad un certo punto, dopo gavette di vario genere e risparmi accumulati, arriva il momento di salire su uno di questi bolidi per togliersi le soddisfazioni tanto attese.

Come premessa bisogna dire che andare direttamente sul 1000 è, più che un azzardo, una mossa poco intelligente. Lasciamo perdere il controllo e la potenza (oltre al prezzo), in molti vogliono subito il massimo pensando che con la loro maturità potranno imparare gradualmente a pilotare la grossa maxisportiva. Può darsi che ci riuscirete, ed è vero che ci si può ammazzare anche con uno scooter scarburato, ma prima provate a salire su una 600.

Aprite il gas in prima fino al limitatore, mettete la seconda e tirate anche quella. Poi scendete e fatevi due conti sull’utilità di avere qualcosa di più estremo. Che poi, una volta domata la mille, come lo fate il salto di qualità? Lo stesso discorso vale anche per chi sceglierebbe la moto confrontando le schede tecniche per poi scegliere quella col miglior rapporto peso/potenza. Non sono i numeri a fare la moto, è il pilota che la guida!

Bene, fine della premessa. Le moto che prenderemo in esame sono Honda CBR 600, Yamaha R6, Suzuki GSX-R 600, Kawasaki Ninja 636, Triumph Daytona 675 e Mv Agusta F3.

 

Le quattro regine del giappone sono queste, hanno tutte un motore a 4 cilindri ed un prezzo leggermente più contenuto rispetto alle europee, oltre al fatto che è più facile reperire pezzi Aftermarket per la personalizzazione:

 

Migliori supersportive 600 – Honda CBR 600 RR

Honda CBR 600

L’eterna Honda, senza bisogno di presentazioni. È la moto più comoda per la città, ed è anche quella con l’erogazione più fluida. Con questo non significa che non abbia 120CV e che sia una poltrona. La posizione di guida però è meno estrema delle concorrenti ed il motore accompagna con grinta fuori dalle curve, spingendo sempre forte. Una moto che richiede pochi interventi dal meccanico e che si fa portare in pista senza però sfigurare nelle strette strade di montagna.

 

Migliori supersportive 600 – Yamaha YZF R6

Yamaha YZF R6 Migliori Supersportive

La più cattiva, la più sportiva. Questo però vuol dire che è anche la più estrema, spinge in particolare agli alti regimi e va guidata con esperienza perché è piuttosto nervosa. La posizione molto caricata in avanti affatica i polsi e richiede uno stile di guida smaliziato per essere portata in gite nel weekend. É la meno indicata per farsi “il callo” e forse la più azzeccata per utilizzo pistaiolo insieme alla Ninja di Akashi.

 

 

Migliori supersportive 600 – Suzuki GSX-R 600

Migliori Supersportive, Suzuki GSX-R 600

Una sportiva dura, potente, precisa. Questo missile giapponese si adatta bene a tutte le condizioni, ma richiede comunque una certa attenzione. È, diciamo, il filo di congiunzione tra Yamaha ed Honda. La ciclistica regala grandi soddisfazioni e la moto non stanca eccessivamente anche se il “tiro” lo si sente soprattutto agli alti. Suzuki però ha puntato (ed avuto successo) soprattutto con la 750, molto più prestazionale ma poco adatta per essere la prima moto.

 

 

Migliori supersportive 600 – Kawasaki Ninja 636

Kawasaki Ninja 636 migliori supersportive

Una moto davvero potente, elevata a 636cc per essere divertente anche in strada grazie all’aumento di coppia a bassi e medi regimi. La moto è incredibilmente stabile in curva, regala forti emozioni ma richiede una certa accortezza. Rispetto alla Yamaha è più godibile, ma rimane comunque davvero cattiva.

 

Le due europee a tre cilindi

 

 

Migliori supersportive 600 – Triumph Daytona 675

Triumph Daytona 675, una delle migliori sportive medie

Un cilindro in meno e 75 cc in più: è questa la ricetta della moto forse più completa del lotto, grazie ad una “schiena” che dai bassi ci accompagna fino al limitatore. Gli inserimenti sono puliti ed efficaci, ma anche qui le prestazioni si pagano: la posizione di guida fortemente caricata sull’avantreno rende la Daytona stancante in pista e ne limita le prestazioni su strada.

 

 

MV Agusta F3 675

E’ la sportiva media più bella del mondo, il tricilindrico regala grandi emozioni ed i componenti di fino scelti dalla casa varesina fanno la differenza nella guida su strada ed in pista. É però la più costosa da comperare e mantenere, anche se di contro il valore dell’usato non crolla nel tempo.


Quale scegliere?

 

Sicuramente vince sempre quella che vi piace di più, non c’è dubbio. Provate però a salire su tutte e vedere come vi trovate in sella, in modo da rendervi bene conto di quello che state cercando. Come base partite dal fatto che le giapponesi richiedono meno cure, sono più economiche ed hanno una potenza esagerata agli alti, mentre le europee si pagano di più ma hanno una potenza più bilanciata e forse qualche dote estetica in più. Fateci sapere la vostra scelta!  

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