MotoGP 2018, il GP del Qatar con il Diario del Motoimbecille: dritto dal bar!

Finalmente la MotoGP 2018 è partita e lo ha fatto nel modo più spettacolare possibile. 10 piloti a giocarsi la vittoria, un gruppo da Moto3 e il binomio Dovizioso-Ducati che comincia la stagione con 25 punti. Questo è Dritto dal Bar, per commentare insieme a Sebaiker73 e il Diario del Motoimbecille la gara del Qatar 2018. Le regole sono semplici: niente professori, niente filtri e niente pagelle.

Godetevi il nostro Dritto dal Bar!

 


Davide Camicioli
, su TV8, si destreggia con il fuso orario del Qatar con un orologio per braccio mentre Lucchinelli azzecca il pronostico. Reggiani, Canzano e Agostini mettono sul podio anche Petrucci che chiude quinto dopo una gara che lo ha visto un po’ soffrire per via della gomma morbida davanti. Comunque il ternano porta a casa una gara di alto livello.

Karel Abraham offre spettacolo uscendo dalla pitlane con le termocoperte. Da piccolo Karel ha detto a suo padre che gli piacevano le moto e lui gli ha comprato un circuito (Brno) un Team (AB Cardion) e il posto fisso in MotoGP. Pensa se gli piacevano le donne. Comunque dietro a Karel con le termocoperte sono arrivati in sei: Luthi e Nakagami sono al debutto, così come Simeon che arriva ultimo. Smith e Redding invece non hanno scuse.

Valentino Rossi rinnova per altri due anni con la Yamaha: è determinato a togliersi le mutande dal sedere entro il 2020, ma c’è ancora un po’ di chattering. Nel dubbio parte ottavo, arriva terzo e chiude la gara come miglior Yamaha in griglia. Chapeau. Bene anche Maverick, (sesto, partito 12°) che dalle FP4 ha deciso che è meglio fare di testa propria. Meglio tardi che mai.

Fino all’anno scorso era Andrea Iannone il pilota di riferimento in Suzuki, ma adesso seduto al posto di comandante c’è Alex Rins. In Qatar è andato più forte di Andrea e si è anche steso quando era sesto, a conferma del fatto che vuole proprio sostituirlo. Chissà cosa ne pensa Belen.

 


Jorge Lorenzo
si è tuffato nella ghiaia mentre era in decima posizione perchè la sua Ducati non frenava più. La GP18 è così intelligente che ti dice anche dove stai sbagliando e cerca di aiutarti: non devi frenare, devi aprire il gas. Ovviamente l’errore non è del pilota, che ha anche rischiato di farsi seriamente del male. Però come al suo solito è partito con “se non fosse stato per il freno avrei fatto il podio.” Il solito ottimista! Passare da dodici a uno è difficile in gara ma facilissimo con l’ingaggio.

Zarco è andato forte finché gli altri non hanno smesso di risparmiare sulle gomme, poi ha chiuso ottavo. Per il francese va bene così, 17 giri davanti sono un bel progresso rispetto al 2017, quando di giri in testa ne ha fatti 6 prima di buttare la gara nel ghiaione.

Cal Crutchlow ha un campo da calcio dove tiene le medaglie del motoimbecille vinte in questi anni. Bello quando è entrato ai box agitando le braccia come Micheal Jackson, o quando si è avvicinato al Dovi per dirgli “Bastardo!” in diretta TV. Poi l’ha messa nel recinto con un quarto posto di tutto rispetto, primo tra i team privati, nonostante un weekend non proprio perfetto. Il tutto solo in questo weekend.

E Marquez? Gara spaventosa, la Honda competitiva su di un tracciato da sempre ostico e la vittoria sfiorata. Sul podio però ha sentito più fischi di una stripper a Poggioreale.

La giornata però se la porta a casa un magico Andrea Dovizioso con la Ducati, mentre Domenicali salta in braccio a Gigi dall’Igna e la freccia rossa si toglie una grossa soddisfazione. La pressione l’ha fatto volare come un tappo di Champagne, davanti a tutti e pronto per giocarsi il mondiale con due cavalli neri sul casco che agli altri cominciano a fare paura.

LISTINO E OFFERTE SPECIALI

Sponsor

Škoda Fabia e Kamiq
Škoda Fabia e Kamiq
OFFERTA Quest’estate tuffati negli Zero Summer Days di Škoda

Sponsor

Škoda Fabia e Kamiq
Škoda Fabia e Kamiq
OFFERTA Quest’estate tuffati negli Zero Summer Days di Škoda
Skoda
Skoda Elroq
SEGMENTO SUV
PREZZO a partire da 34.500€
Articoli più letti