Yamaha ABS: prova del nuovo dispositivo sulla gamma moto

Nonostante i più non lo sappiano, l’ABS ha fatto la sua primissima apparizione nei lontanissimi anni ’50, quando i caccia militari subivano spesso l’esplosione degli pneumatici a causa delle fortissime frenate che dovevano effettuare in fase di atterraggio. Da allora ne sono cambiate di cose ed il sistema di antibloccaggio frenata si è ovviamente adeguato ai tempi.
La Yamaha, al passo da sempre con la ricerca e sviluppo nel settore delle due ruote, ha sviluppato un suo sistema che oggi allestisce le sue moto.
Inizialmente l’ABS Yamaha è stato installato di serie sulle moto più imponenti della gamma, ossia la FJR1300, Super Ténéré 1200 e VMax, mentre le altre ne rimanevano sprovviste.
Si potrebbe pensare che la data del 2017, anno in cui la nuova normativa di omologazione prevederà come obbligatorio l’utilizzo dell’ABS, abbia spronato la casa di Iwata a fornire di tale sistema anche le sue moto più vendute, ma in realtà alla base di questa scelta c’è la forte volontà di ammodernare il parco moto circolante e garantire agli utenti a due ruote della strada, il massimo della tecnologia Yamaha ad un prezzo contenuto.
La XJ6 Diversion, la XJ6 Diversion F, la FZ8, Fazer 8, FZ1 e FZ1 Fazer, infatti, da oggi saranno disponibili anche in versione ABS a soli 500 € in più sul costo di listino, mentre, per quanto riguarda la gamma scooter Yamaha, il sistema è disponibile per TMAX, Majesty 400, X-MAX 125 e 250 (in quest’ultimi due casi con soli 400 € di sovrapprezzo invece di 500).
Il sistema, inoltre, non si avvale più delle tradizionali ruote foniche per la rilevazione del comportamento delle ruote, ma di un nuovo sistema che vede al suo centro delle ruote foniche magnetiche di seconda generazione, che, pur essendo più piccole, consentono un monitoraggio più costante della ruota ed interventi in tempi molto minori rispetto al sistema tradizionale.
A seconda della moto in questione, il sistema ABS è tarato in modo diverso (avremo modo di vederlo meglio nei singoli test), così da avere il massimo rendimento a seconda della specifica potenza e specifiche caratteristiche del mezzo.
Quello che abbiamo riscontrato, in un approfondito test ride nella provincia di Cagliari, che risulta essere comune a tutte le moto è l’ottimo funzionamento del sistema ABS.
Ovviamente il bloccaggio delle ruote è garantito, ma soprattutto, rispetto ai vecchi sistemi ABS, risulta meno invasivo nella guida: quando infatti si arriva a far intervenire l’ABS, solitamente, su moto anche di altre case, si avverte una vibrazione ritmata nella leva e nel pedale del freno e, soprattutto, un saltellamento della moto che, seppur controllato, rende fastidiosa la frenata. Nel caso del sistema ABS “made in Iwata”, invece, il ritmo di vibrazione è più lento e meno forte e la moto non ha alcun saltellamento anche in una frenata al limite.
A scanso di equivoci va subito detto che l’ABS non è disinseribile, per esplicita politica di Yamaha che afferma l’inesistenza di alcun valido motivo per il quale si dovrebbe disinserire.
Inutile sottolineare ancora l’importanza di questo dispositivo che, con un prezzo aggiuntivo veramente irrisorio, consente di risparmiare molti più soldi e grane in caso di una scivolata o caduta, magari a causa del solito asfalto scivoloso che ci ritroviamo sulle nostre strade.
Per avere, invece, maggiori informazioni e soprattutto la possibilità di testarlo personalmente dal vivo, Yamaha ha organizzato una maxi prova con tanto di concorso a premi: sabato e domenica prossimi, 26 e 27 marzo 2011, infatti, si potrà provare un mezzo dell’intera gamma Yamaha e rischiare di vincerlo. Bisogna infatti andare sul sito ufficiale a questo link, controllare la disponibilità di mezzi presso il rivenditore più vicino ed andare a provare una qualsiasi moto Yamaha. A fine prova verrà dato un codice che, inserito nel computer, identificherà i due fortunati vincitori, uno sabato ed uno domenica, che si porteranno a casa una moto nuova uguale a quella provata. Se, invece, non avrete avuto la fortuna di vincere, avrete comunque avuto la possibilità di provare degli ottimi e rifiniti mezzi e di esservi fatti una vostra personale opinione sull’ABS della casa del diapason.

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