Clio Cup Italia Press League: Infomotori sul secondo gradino del podio!

Eccoci al via della prima gara del Campionato ClioCup Italia sul tortuoso circuito del Mugello, 8-9 Aprile 2017 a bordo della piccola di casa Renault grazie a questa fantastica iniziativa dedicata ai giornalisti, nome in codice, Press League.

Presenti a questo weekend dividevamo la vettura noi giornalisti Infomotori ed Autotecnica, ma prima di raccontarvi per filo e per segno come ho trascorso questi fantastici giorni a bordo della Reanult Clio Cup voglio fare una premessa.

Questo non sarà “normale” articolo sportivo, poichè vorrei descrivervi come ho vissuto questo particolare evento con l’intento di farvi rivivere almeno in parte qualche emozione che io ho provato da dietro il visiera. Dovete sapere che per me è stato un vero e proprio ritorno alle “origini” poichè durante biennio 2007-2008 avevo militato nel Campionato di Formula Reanult 2.0 con successivamente qualche comparsa alla guida della Formula Renault 3.5 per poi nel 2011 partecipare al World Series by Reanult a bordo della Megane Trophy V6. Ora, grazie a Renault Italia mi si è presentata la chance di guidare la Clio Cup completato il “quadro” avendo così guidato tutte le vetture di Renault Sport di quest’epoca “moderna”.

Prove Libere – una prima presa di contatto.

Torniamo a noi, il circuito del Mugello è sempre stato uno dei mie tracciati preferiti e non poteva esserci pista migliore per prendere il primo contatto “serio” con la vettura, sebbene l’avessi gia testata qualche settimana fa. La vettura viene spinta dal noto 4 cilindri 1.6L turbo che è in grado di sviluppare 220cv a 6000giri/min ed una coppia di 270Nm da 2500-5500 giri/min, senza alcun dubbio è un motore che si può definire “energico” corredato da un cambio sequenziale a 6 marce SADEV che è in grado di fare la gioia di molti piloti con cambiate in appena 100 millisecondi. E’ sabato mattina, inizio la sessione di prove libere 2 curioso di scoprire le sfumature sportive di questa ClioCup, come detto in precedenza qualche giro avevo avuto modo di provarla nel piccolo

circuito di Modena, dove però avevo sofferto un’anteriore piuttosto leggero in accelerazione mentre qui al circuito del Mugello l’ho trovata semplicemente sublime;

la Renault Clio Cup con un peso di appena 1080kg a secco alla velocità di 200km/h lo spoiler posteriore è in grado di generare ben 40kg di downforce, qui al Mugello non fanno affatto male, visto che in percorrenza nelle arrabbiate si viaggia a velocità piuttosto elevate.

Subito sono rimasto sorpreso dalla semplicità che ho riscontrato nella progressione dei miei tempi sul giro, in meno di 4 tornate ero già al passo dei primi, viaggiando sul 2’08” basso sebbene subissi qualche bloccaggio anteriore di troppo alla prima staccata, dove si arriva dal lungo rettifilo (circa 1000m) e si frena a 100 metri, un “problema” che ho risolto facilmente correggendo la partizione della frenata, ed è proprio in frenata che la vettura da il meglio di se’ grazie a dei dischi ventilati da 320mm anteriori e 260mm postoriori con pinze a 4 pistoncini. Al termine dei 25’ di prove libere concludo in quinta posizione.

Risultati Prove Libere 2: 1. Sandrucci G. (Melatini Racing), 2’07’’750; 2. Rinaldi N. (Essecorse)
2’07’’968; 3. Jelmini F. (Composit Motorsport), 2’07’997; 4. Poloni M. (Composit Motorsport),
2’08’’054; 5. Faccin M. (Oregon Team – Renault Italia Press), 2’08’’093.

Sessione di qualifica – Il massimo non è bastato

Il format da quest’anno prevende due distinte qualifiche da 20’ cadauna spezzate da 5’ di pausa per permettere ai piloti delle rapide regolazioni d’assetto. Disputando la seconda qualifica avevo a disposizione solamente le gomme anteriori nuove mentre le posteriori erano le stesse utilizzate dal mio collega Alberto nel precedente turno di qualifica.

Il meteo era pressochè perfetto, cielo limpido, caldo, piuttosto infernale all’interno dell’abitacolo, in previsione della temperatura più alta rispetto alle prove libere mattutine in seguito ad un consulto con il team abbiamo deciso di irrigidire il posteriore della vettura per far si che potesse “scorrere” ed essere il più libera possibile nei curvoni veloci, preciso che il nostro assetto non era certo estremo presentando una campanatura molto più “conservativa” rispetto alle vetture concorrenti.

Carico dalle buona prestazione mattutina ho subito spinto al massimo, cercando di aumentare le velocita di percorrenza e limando dove possibile qualche metro nelle varie staccate, i venti minuti disponibili per la qualifica sembravano passati in una manciata di secondi, scendo dalla vettura e vedo segnato a monitor un 2’08”179, sesto responso, a 672 millesimi dalla pole, vi confido che a termine della sessione non ero del tutto contento, tra me e me ho pensato “peccato non essere risucito a sfruttare qualche scia che sicuramente mi avrebbe aiutato a guadagnare qualche decimo prezioso”.

Risultati Qualifiche 2: 1. Rinaldi N. (Essecorse), 2’07’’642; 2. Poloni M. (Composit Motorsport),
2’07’’665; 3. Jelmini F. (Composit Motorsport), 2’08’’056; 4. Sandrucci G. (Melatini Racing),
2’08’’073; 5. Danetti M. (MC Motortecnica), 2’08’’179; 6. Faccin M. (Oregon Team – Renault Italia
Press), 2’08’’179.

Gara – il meteo ha rimescolato le carte.

Si sa, le gare della Clio Cup da sempre sono contornate da molti colpi di scena, ma questa volta è stato il meteo ad averci sorpreso. Nel pomeriggio di domenica un calo radicale delle temperature ha portato il meteo ad essere sempre più incerto ed infatti la pioggia non si è fatta attendere a lungo, un pesante scroscio d’acqua è arrivato proprio mentre ero in vettura pronto per uscire dalla pit lane, panico totale in pit-lane, vari team (compreso il nostro) hanno improvvisato cambi gomme all’ultimo minuto, una frenesia epica.

Cambiate le gomme al volo esco dalla pit-lane per andare ad allinearmi in griglia di partenza cercando di captare più sensazioni possibili dall’asfalto bagnato del circuito toscano; sebbene la pioggia avesse smesso di cadere la direzione gara ha deciso per una partenza lanciata (ragioni di sicurezza) così, dopo due giri di safety car, pronti, via e si scatena l’inferno, partento dalla sesta posizione ho pensato “devo dare il tutto per tutto nel primo giro” e sebbene nel lungo rettilineo toscano non si vedeva assolutamente nulla (complice un parabrezza appannato), arrivato alla staccata mi sono portato all’esterno della San Donato riuscendo subito a sorpassare il duo Danetti-Jelmini seguito da Sandrucci e Poloni alla sequenza Luco-Poggio Secco per infine passare anche Rinaldi alla staccata della Casanova, non ci potevo credere, ero in testa e toccava a me fare l’andatura.

La pista era veramente difficile da interpretare, ho cercato di trovare il mio limite con la macchina provando a staccare il giovanissimo Timur Boguslavskiy (Lema Racing) che sin dalla partenza si era incollato al mio paraurti seguendomi come un ombra, più di una volta mi sono trovato ben oltre il limite correndo forse qualche rischio di troppo, puntualmente ad ogni staccata controllavo gli specchietti per tenere a bada il mio inseguitore.

Aime’ pur essendo rimasto al comando per la maggior parte della gara, al penultimo giro, dopo svariati tentativi di sorpasso da parte del pilota della Lema Racing alla staccata della San Donato è riuscito a trovare lo spazio per affiancarsi ed in uscita ci siamo toccati scambiandoci una sana sportellata, non potevo certo farlo passare senza aver combattuto, è da quel momento che ho realizzato quanto ne “aveva” di più e così ho deciso di non prendermi rischi inutili. Due giri dopo, bandiera a scacchi! Che gioia, riuscire a portare la “casacca” di infomotori al secondo gradino del podio, non mi divertivo così da anni merito un connubio macchina circuito davvero fenomenale.

Gara 1 (podio): 1. Nicola Rinaldi (Essecorse) 12 giri, 25’59″802; 2. Felice Jelmini (Composit
Motorsport) 5″235; 3. Paolo Felisa (Composit Motorsport) 17″722.

Gara 2 (podio): 1. Timur Boguslavskiy (Lema Racing) 10 giri, 27’18″603; 2. Michele Faccin
(Renault Italia Press League by Oregon Team) 4″378; 3. “Due” (Oregon Team) 47″068.

Al termine di questo fantastico weekend organizzato e seguito in manera impeccabile da Fast Lane Promotion, posso affermare che il feeling che si instaura con questa Clio Cup è un qualcosa di veramente particolare, un vettura che eccelle nella semplicità di guida, senza però cadere nella monotonia poichè per andare veramente forte e trovare il limite ci vogliono ben altro che una manciata di giri.

Ottima inoltre l’intesa con la squadra Oregon ( grazie Piergiorgio Testa e Jerry Canevisio), devo a loro il mio sencondo posto assoluto in una gara 2 piena di colpi di scena.

Degno di nota anche il nostro collega Alberto Bergamaschi (Autotecnica) che ha concluso in posizione 6 assoluta in una gara 1 asciutta ma decisamente molto movimenta.

Il prossimo appuntamento si svolgerà sul circuito ceco di Brno, unica trasferta estera del calendario, il 10 e 11 giugno, rimante sintonizzati perchè in quell’occasione ci saranno Andrea Stassano (Quattroruote) – Giovanni Mancini (Elaborare) che prenderanno parte a questa fenomenale Press League.

Lasciatecelo dire Renault Italia, con questo Campionato vi siete veramente superati, questo si che è un divertimento puro e genuino.

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