Moto GP 2009 – Valencia – Gara

Ultima tappa del mondiale 2009 della Moto GP con il titolo già assegnato a Valentino Rossi. Gli occhi sono così puntati su Lorenzo, Pedrosa e Stoner, tutti con una gran voglia di vincere. Jorge Lorenzo per riscaldare l’attacco al titolo che ha già promesso per il prossimo campionato, Pedrosa, oltre perché sta a casa come Lorenzo, per non perdere il passo e rimanere nel team dei Fantastici 4 e Stoner per confermare la ritrovata salute fisica e capacità di vincere, anche lui già proiettato ad una lotta al titolo l’anno prossimo.
Ma tanta attenzione anche sul cow boy che esordisce nella classe regina, fresco di titolo in SBK con duello finale con il veterano samurai Haga. Ben Spies non punta a vincere a Valencia, ma sa anche che gli occhi di tutti sono puntati su di lui e che molti si aspettano che replichi l’impresa di Bayliss che dopo aver vinto il titolo in SBK fece l’ultima gara in MotoGP e strapazzò tutti. Ma è lo stesso Ben Spies a mettere le mani avanti e adire che farà tutto il possibile per stare avanti, ma che sa che deve ancora prendere confidenza con una classe, quella della MotoGP, ben più ardua dell’AMA Superbike o della World Superbike, dove indubbiamente ha dimostrato di essere il migliore.
Si parte così con  Stoner, seguito da Pedrosa, Lorenzo e Rossi, mentre Spies parte “solo” dalla nona posizione, usando una moto neutra, ossia senza averla modificata nell’assetto, dopo essersi comunque fatto notare nelle prove libere della mattina.
Prima ancora del semaforo, nel giro di ricognizione, non si sa cosa capiti nella testa di Stoner, che fa un high side e finisce nella ghiaia, perdendo così la possibilità di partecipare alla gara e lasciando quindi la pole a Pedrosa.
Semaforo rosso, si alzano i giri, verde e si parte: subito si porta in testa Pedrosa, seguito da Rossi, partito benissimo, ma subito superato da Elias aggressivissimo, quindi Lorenzo ed Edwards.
Rossi vede superarsi anche da Lorenzo, a cui si mette subito in scia per cercare di ripassarlo, mentre Pedrosa cerca di allungare.
Pedrosa mette il giro veloce e continua ad allungare dagli inseguitori, primo Elias che nel frattempo viene riagganciato dalla coppia Yamaha: Lorenzo e Rossi.
Lorenzo supera Elias e alla curva successiva anche Rossi supera lo spagnolo della Honda: le due Yamaha quindi vanno alla caccia della Honda Repsol HRC di Pedrosa, solitaria in testa.
Lorenzo esagera e perde l’assetto della moto, riprendendo però il controllo, ma senza potersi opporre a Rossi che ne approfitta e passa in seconda posizione.
E Spies? Spies è scivolato dalla nona all’undicesima posizione, dietro a De Angelis e Kallio e davanti a Dovizioso, mentre si accende la lotta per la quarta posizione che vede Elias alle prese con Edwards, De Puniet ed Hayden che lo seguono incollati alla sua ruota posteriore in un trenino che dà vita a pregevoli sorpassi, come quello che l’americano sulla Ducati ufficiale esegue sulla Honda Playboy del francese.
Pedrosa riesce ad amministrare il vantaggio su Rossi, che però riesce a recuperare un po’, distanziando Lorenzo che cerca di tenere il passo, ora arretrato rispetto al campione del mondo; Spies perde un’altra posizione finendo dietro a Dovizioso che supera anche Melandri e De Angelis e attacca Kallio, mentre Hayden, poco avanti, va ad insidiare Elias volendo portare la sua Ducati nelle prime 4 posizioni, posizione detenuta da Edwards, ben lontano, davanti ad Elias.
De Angelis e Spies superano Melandri, ma davanti nulla cambia, il distacco tra Pedrosa e Rossi e tra Rossi e Lorenzo, rimane invariato e i 3 procedono velocissimi ad una certa distanza l’uno dall’altro.
Hayden sembra veramente in ottima forma e ben determinato e quindi riesce a superare Elias, ma Edwards gira forte ed è lontano, intanto aumenta il distacco tra Rossi e Lorenzo, ma non diminuisce quello del campione di Tavullia dalla ruota posteriore della Honda di Pedrosa che si trova 3 secondi abbondanti avanti.
Dovizioso supera De Puniet, ora nell’obbiettivo di Kallio, che a sua volta precede De Angelis e Spies, che lo superano entrambi.
Spies cresce giro dopo giro, per quanto non sia con i primi, prende confidenza con il suo mezzo e i risultati si vedono e li vede soprattutto De Angelis che vede l’americano staccare al limite, passare avanti e subito attaccare De Puniet, quasi incredulo delle potenzialità della sua Yamaha MotoGP; De Puniet sente la pressione e commette piccoli errori, dovuti alla gomma posteriore che non reagisce più propriamente, mentre Spies non ne approfitta, pur rimanendo incollato al francese.
Ricomincia poi la strategia assurda del team HRC: Pedrosa precede ormai di 4 secondi Rossi, eppure ai box glielo segnalano ad un solo secondo e mezzo per farlo spingere sempre di più, rischiando di farlo esagerare quando invece ha un buon margine e soli 10 giri da fare.
Spies supera anche De Puniet e per quanto il pilota americano non rida mai, ci piace immaginarcelo così, alla guida di una Yamaha cliente che per lui dev’essere un sogno.
Lorenzo intanto ricomincia a guadagnare terreno su Rossi e finalmente ricomincia a vedere la moto del compagno di squadra, quando Spies aggancia Dovizioso e gli soffia la settima posizione al primo tentativo e prosegue la sua corsa alla caccia del sesto, Elias, non nelle immediate vicinanze.
Lorenzo guadagna ulteriormente terreno su Rossi e si porta ad un solo secondo dal campione, 4 giri ancora e continua a ridurre il gap, lo spagnolo.
Pedrosa passa il traguardo esultante, nonostante lui fosse convinto di essere tallonato da Rossi e Lorenzo, che invece seguono dopo 4 secondi. Spies passa per settimo avendo dato una solida prova delle sue capacità: ha girato per la terza volta su una moto completamente diversa dalla sua, non settata su di sé e nonostante questo ha già chiarito con tutti che l’hanno prossimo oltre ai soliti 4 ci sarà anche lui a dar battaglia, cosa che fa prevedere un doppio derby, mettendo quindi in diretta rivalità Spies con l’altro texano, per giunta compagno di squadra, Edwards, che oggi finisce quarto e che è, di fatto, il più veloce dopo i Fantastici 4, un vecchio osso duro difficile da mettersi dietro per i comuni mortali.
Valentino si dice soddisfatto, e in effetti il nono titolo mondiale non potrebbe rendere le cose altrimenti, però nella realtà dei fatti, dietro al suo perenne sorriso, si legge che sa che deve mettersi sotto, che ora l’aspetta un periodo in cui dovrà lavorare molto su di sé e sulla moto, perché la concorrenza è diventata agguerrita e mantenere la testa per così tanto richiede un lavoro infinito: Ma Doha 2010 è molto più vicina di quel che sembri e quindi tra non molto sapremo chi sarà il nuovo leader, se Spies allargherà il quartetto in quintetto o meno: il nuovo campionato è appena cominciato.

1     25     3     Dani PEDROSA     SPA     Repsol Honda Team     Honda     46’47.553     154.062    
2     20     46     Valentino ROSSI     ITA     Fiat Yamaha Team     Yamaha     46’50.183     153.918     2.630
3     16     99     Jorge LORENZO     SPA     Fiat Yamaha Team     Yamaha     46’50.466     153.903     2.913
4     13     5     Colin EDWARDS     USA     Monster Yamaha Tech 3     Yamaha     47’20.068     152.299     32.515
5     11     69     Nicky HAYDEN     USA     Ducati Marlboro Team     Ducati     47’22.138     152.188     34.585
6     10     24     Toni ELIAS     SPA     San Carlo Honda Gresini     Honda     47’22.441     152.172     34.888
7     9     11     Ben SPIES     USA     Sterilgarda Yamaha Team     Yamaha     47’25.259     152.021     37.706
8     8     4     Andrea DOVIZIOSO     ITA     Repsol Honda Team     Honda     47’25.917     151.986     38.364
9     7     36     Mika KALLIO     FIN     Pramac Racing     Ducati     47’30.044     151.766     42.491
10     6     15     Alex DE ANGELIS     RSM     San Carlo Honda Gresini     Honda     47’31.242     151.702     43.689
11     5     14     Randy DE PUNIET     FRA     LCR Honda MotoGP     Honda     47’33.571     151.578     46.018
12     4     52     James TOSELAND     GBR     Monster Yamaha Tech 3     Yamaha     47’37.779     151.355     50.226
13     3     44     Aleix ESPARGARO     SPA     Pramac Racing     Ducati     47’44.721     150.988     57.168
14     2     65     Loris CAPIROSSI     ITA     Rizla Suzuki MotoGP     Suzuki     47’54.430     150.478     1’06.877
15     1     7     Chris VERMEULEN     AUS     Rizla Suzuki MotoGP     Suzuki     47’59.254     150.226     1’11.701
16         41     Gabor TALMACSI     HUN     Scot Racing Team MotoGP     Honda     48’01.958     150.085     1’14.405
17         33     Marco MELANDRI     ITA     Hayate Racing Team     Kawasaki     48’20.978     149.101     1’33.425
Not starting
        27     Casey STONER     AUS     Ducati Marlboro Team     Ducati

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