MotoGP 2019, GP di Gran Bretagna: Marquez suona la carica e centra la pole davanti a Rossi e Miller, Dovizioso settimo

Quando il gioco si fa duro… i duri iniziano a giocare“, dice il famoso detto che, nel caso di Marc Marquez, rispecchia in pieno quanto fatto nelle qualifiche del GP di Gran Bretagna, prossimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2019 che prenderà il via domani pomeriggio. Dopo essersi “accontentato” di seguire il codone della Yamaha di Quartararo, il Campione del Mondo in carica ha rotto gli indugi mettendo alla frusta la sua RC213V sui 5,891 km del circuito di Silverstone. Come ha fatto più volte in questa stagione, “El Cabroncito” è riuscito nel suo intento di dare paga ai propri colleghi, stampando un sensazionale 1’58”168 che è diventato, ufficialmente, il nuovo record della pista britannica. Un tempo stratosferico rispetto al quale le prestazioni di Valentino Rossi e di Jack Miller sono distanti quasi mezzo secondo, ma che permetterà loro di scattare domani dalla prima fila.

IL TRENINO DEI MIGLIORI

Ma come ha fatto Marquez a centrare quella che è diventata la sua 60esima pole position in carriera? L’alfiere del team Honda Repsol si è giocato il tutto per tutto negli ultimi minuti del Q2, quando si è lanciato nel suo time attack decisivo con Rossi e Miller in scia. Questo trio ha acceso caschi rossi a ripetizione, ma alla fine il talento del pilota spagnolo ha prevalso sui suoi avversari: Marquez ha tagliato il traguardo con una prestazione da incorniciare, oltre quattro decimi più veloce rispetto a quelle della Yamaha numero 46 e della Ducati (privata) numero 43.

Nonostante il distacco accusato, per il nostro “Dottore” si tratta di una qualifica comunque estremamente positiva, che gli permetterà domani di partire dalla seconda casella della griglia di partenza: Valentino è stato bravo a beffare per soli 6 millesimi di secondo l’australiano del team Pramac, oggi miglior pilota Ducati in sella a una Desmosedici che, in tutto il weekend, ha mostrato qualche difficoltà di troppo nell’adattarsi al veloce layout di Silverstone.

QUARTARARO IN PANNE, DOVIZIOSO EGUAGLIA VINALES

E Quartararo? Dominatore dei primi tre turni di libere, il francese del team Petronas è stato tradito sul più bello durante la Q2, quando la sua Yamaha ha accusato un calo di potenza che lo ha costretto a un rapido rientro ai box. Fabio ha poi tentato di ripetersi utilizzando la seconda moto a sua disposizione, ma il feeling non era più lo stesso. Risultato? Un quarto tempo con il quale domani aprirà la seconda fila davanti alla Suzuki di un ritrovato Alex Rins, passato per la Q1 e bravo a centrare un ottimo 1’58”670 a mezzo secondo dal battistrada.

Anche il nostro Andrea Dovizioso ha dovuto affrontare il primo turno di qualifica, ma a differenza del collega spagnolo il capitano di Borgo Panigale non è riuscito a far meglio del settimo crono assoluto. Una prestazione identica a quella di Maverick Vinales, autore di un 1’58”762 che ha fatto segnare poco prima del pilota di Forlimpopoli e che gli permetterà domani di scattare dall’ultima posizione utile della seconda fila.

PETRUCCI FUORI DALLA TOP 10, CRUTCHLOW A TERRA

Al fianco di Dovizioso domani scatterà il nostro Franco Morbidelli in sella alla quarta e ultima Yamaha in griglia, mentre l’idolo di casa Cal Crutchlow sarà costretto a partire dalla nona casella dello schieramento. Il pilota britannico avrebbe potuto scalare ulteriormente la classifica, ma una caduta in curva 7 negli ultimi minuti della Q2 gli ha tolto il miglioramento che stava inseguendo con tutte le sue forze. L’ultimo posto della Top 10 è stato arpionato dal giapponese Takaaki Nakagami, il quale ha beffato per soli 60 millesimi il nostro Danilo Petrucci: dopo aver rinnovato il contratto il pilota ternano sembra esser stranamente entrato in una parabola discendente. Riuscirà a venirne a capo?

Tante difficoltà anche per il rientrante Jorge Lorenzo, perennemente negli ultimi posti della classifica da quando è tornato in sella ieri sulla sua Honda RC213V. Il pilota spagnolo sta ancora valutando le sue precarie condizioni fisiche, che oggi non gli hanno permesso di andare oltre il 21esimo tempo assoluto. Domani dovrà affrontare la prova del nove, una gara lunga 20 giri in cui sarà chiamato a una rimonta davvero difficile: ne sarà all’altezza?

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