MotoGP anteprima GP Portogallo 2012

MotoGP GP Portogallo all’Estoril
Il Motomondiale torna subito in pista dopo il GP di Spagna a Jerez. Ad Estoril Jorge Lorenzo si presenta al GP di Portogallo in testa alla classifica piloti MotoGP2012, seguito dal binomio Honda HRC ovvero Casey Stoner e Dani Pedrosa.
Il tracciato portoghese è un talismano per il pilota del team Yamaha: qui infatti ha vinto per tre anni di fila dal 2008 al 2010 ma deve guardarsi da due avversati molto temibili.
“Adesso é il turno dell’Estoril, una pista sulla quale ho già ottenuto dei buoni risultati – dice  Lorenzo – ho vinto diverse volte, e mi piace davvero tanto. Penso che potremo essere molto forti in gara, e la scelta della gomma giusta sarà molto importante come a Jerez. Siamo in testa al campionato ma la competizione é durissima, per cui dovremo dare il massimo per provare a rimanere davanti. Inoltre avremo la possibilità di fare dei test il lunedì successivo, e questo sarà molto importante per continuare a migliorare la M1 1000 cc.”
Inoltre ci sono anche le due moto satellite del Yamaha Monster Tech 3 che vanno forte e, chissà, che Valentino Rossi su intuizione di Nicky Hayden non trovi quel giusto assetto e quel giusto adattamento in sella alla sua Ducati Desmosedici GP12 per essere più competitivo.
Chi invece non è di molto aiuto a Lorenzo è un sorprendete, in negativo, compagno di team Ben Spies. Il suo inizio di stagione ha qualcosa di sconcertante, soprattutto se si pensa che ora la sua M1 ha il motore da litro, proprio come in Superbike dove aveva fatto molto bene al suo primo anno.
“Per me è stato un inizio di stagione piuttosto difficile fino ad ora – ammette Elbowz – ma andiamo all’Estoril determinati a raddrizzare il nostro campionato e ritornare nelle posizioni che contano. Sono sempre stato abbastanza sfortunato in Portogallo, per cui adesso è arrivato il momento di invertire questa tendenza e ottenere un buon risultato. Lavoreremo duramente sin dalla prima sessione per trovare un buon set up e vedremo cosa riusciremo a combinare di domenica”.
Per Ben Spies, autore del peggior inizio di stagione possibile, l’obiettivo minimo è chiudere davanti alle Yamaha satelliti.

Casey Stoner tra le voci di ritiro ed il braccio
Quattro giorni per recuperare dalle fatiche di Jerez de la Frontera sono sufficienti? Stoner a Jerez non sembrava afflitto più di tanto dal problema di pompaggio al braccio destro che lo ha rallentato a Losail nella prima gara del calendario MotoGP 2012.
Inoltre, è facile pensare quanto il circus mediatico possa assillare riguardo il ritiro di Casey Stoner a fine stagione. La contromossa della Honda HRC potrebbe essere un box quasi off-limits.
C’è poi Pedrosa che non intende passare per eterno secondo del team e vuole il gradino più alto del podio. Sa bene il pilota iberico che quest’anno se sbaglia con difficoltà nel 2013 potrà avere la stessa moto tra le gambe.
Quindi l’obiettivo dei tre centauri è solo uno: vincere. I primi giri della gara di domenica scorsa sono stati avvincenti e speriamo di assistere a qualche bella bagarre in pista anche a Losail

Yamaha Monster Tech3: Crutchlow più che un outsider
Cal Crutchlow del team Monster Yamaha Tech3 con il motore mille ha dimostrato di essere a sua agio tanto da arrivare ad affermare, dopo il quarto posto del GP di Spagna, che il podio è a un passo. Quindi in terra lusitana il suo obiettivo è di migliorare la medaglia di legno. Così come il suo compagno di box: anche Andrea Dovizioso deve dimostrare di non essere l’eterno secondo ma, al contrario di  Crutchlow, il Dovi è ancora impegnato ad adattarsi completamente alla nuova moto, ma già in forma.

Valentino Rossi ed il setting della Ducati GP12
In Ducati nonostante la prova incolore del GP di Spagna, ad accezione dei primi giri di Nicky Hayden, si respira fiducia. Valentino Rossi a fine gara era sereno, convinto e consapevole. Di aver trovato una possibile soluzione (verificabile solo a Estoril) alla sua moto ed al suo stile di guida.
Infatti per il nove volte campione del mondo, la cosa positiva del GP del Portogallo è stata la scoperta di  “un set-up nuovo, per noi, uno che non avevamo potuto provare venerdì perché è piovuto, e che ci ha dato dei segnali positivi – ha detto Rossi al termine della gara di Jerez – Prima  cercavamo delle soluzioni che mi dessero un feeling di guida simile a quello che avevo in passato ma non funziona” infatti, il settaggio scelto è stato “molto simile, anche se non del tutto uguale, a quello che usa Nicky. Devo abituarmi a guidare in modo un po’ diverso e questo, oggi, mi ha fatto perdere terreno nei primi giri perché praticamente sono partito alla cieca. Quando ho preso il mio ritmo non sono andato male, nel senso che potevo fare i tempi del gruppo che lottava per la sesta posizione e che ho potuto spingere fino alla fine. Questo mi fa guardare in maniera più positiva alle prossime gare perché – si augura Rossi – se riuscirò a guidare un po’ meglio potrà essere un inizio da cui partire. Venerdì prossimo useremo questo assetto fin da subito. Naturalmente dovremo continuare a lavorare, essere più efficaci in qualifica per partire più avanti, migliorare in accelerazione e diverse altre cose di cui abbiamo già parlato in Ducati per cercare, insieme, di migliorare la GP12”.

Alvaro Bautista, Stefan Bradl ed  Héctor Barberá outsider
Álvaro Bautista (San Carlo Honda Gresini), Stefan Bradl (LCR Honda) e Héctor Barberá (Pramac Team) cercheranno di migliorare le loro prestazioni anche se l’inizio di stagione è, senza dubbio, positivo. Non si può dire la stessa cosa per Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), ancora a zero punti in classifica.
Per il pilota del Team San Carlo Honda Gresini Alvaro Bautista è un’altra occasione per verificare la confidenza raggiunta con la sua Honda RC213V dopo il positivo sesto posto di Jerez. In un fine settimana non certo facile per le altalenanti condizioni metereologiche Alavaro è riuscito ad ottenere sulla pista andalusa un risultato incoraggiante in vista del terzo appuntamento stagionale su una circuito che lo ha visto trionfare sia nella classe 125 che nella 250.
“Il fine settimana di Jerez è stato alquanto complicato per colpa delle condizioni meteorologiche e della mia caduta del sabato – afferma il nr. 19 del team Gresini – poi, fortunatamente, in gara siamo riusciti a trovare una confidenza che ci ha permesso di ottenere un risultato positivo che potrà esserci utile per il prossimo Gran Premio del Portogallo. In questo fine settimana ci impegneremo ulteriormente per accrescere la fiducia con la moto su una pista che fondamentalmente non mi piace ma che mi ha regalato 3 vittorie,  1 in 125 e 2 in 250. E’ un tracciato con forti staccate e che non ha un grande “grip” ma sul quale ho sempre avuto molta fortuna e quindi spero anche in questa occasione di riuscire ad ottenere un buon risultato. Sarà importante avere un fine settimana intero senza problemi per poter acquisire quella fiducia necessaria per poter spingere sulla moto come mi piacerebbe fare”.

CRT alla riscossa
Capitolo CRT con i piloti del Power Electronics Aspar Aleix Espargaró e Randy de Puniet (ultimo giro di Jerez escluso) che hanno ritrovato fiducia e risultati a discapito di un irriconoscibile Colin Edwards su NGM Mobile Forward Racing. Occhio anche agli italiani Michele Pirro (San Carlo Honda Gresini), Danilo Petrucci (IodaRacing Project) e Mattia Pasini (Speed Master) in decisa crescita nell’ultimo appuntamento.

Dati del circuito di Estoril, GP Portogallo MotoGP
Costruito: 1972
Modificato: 2006
Lunghezza Circuito: 4,182 km
Gara MotoGP 2011: 28 giri (117,096 km)
Numero di giri: 28
Distanza gara: 117,096 km
Record Ufficiale: Dani Pedrosa (Honda – 2009), 1’36.937 – 155.309 Km/h
Best Pole: Jorge Lorenzo (Yamaha – 2008), 1’35.715 – 157.291 Km/h
Velocità massima: 2006 Nicky Hayden  (USA) Honda 329.9 km/h

Così nel 2011
Podio: 1° Dani Pedrosa, 2° Jorge Lorenzo, 3° Casey Stoner
Pole: Jorge Lorenzo (Yamaha), 1’37.161– 155.0 km/h
Giro Veloce in gara: Dani Pedrosa (Honda) 1’37.629 – 154.2 km/h

Immagini: Getty Images

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