Peugeot si prepara per la tappa Siciliana del CIR 2017

La coppia AndreucciAndreussi è chiamata in Terra Siciliana a ribadire la superiorita della loro 208 T16 dimostrata al Rally di Sanremo. Non sarà semplice, ma il team Peugeot Sport Italia ha le carte giuste da giocare per ribadire l’alto livello competitivo dimostrato finora. Quella che si disputerà il prossimo week end sarà la centunesima edizione della Targa Florio, la corsa su strada più vecchia al mondo e forse anche una delle più belle e leggendarie. Qui il pilota toscano ha scritto la storia, diventando il pilota più vincente in assoluto, grazie alle 10 edizioni vinte finora.
Il Leone sarà presente in forze al Targa anche con la 208 R2 dell’equipaggio Junior, guidata dalla coppia siciliana Marco Pollara e Giuseppe Princiotto. Anche loro, dopo l’ottima performance realizzata al Sanremo, dovranno confermare le loro grandi potenzialità.

 

La storia di Peugeot al Targa Florio

I legami Peugeot con la Targa Florio e con le corse sulle Madonie risalgono all’inizio del secolo scorso, precisamente al 26 aprile 1909, quando Jules Goux vinse davanti al compagno di squadra Giuppone la Coppa Florio per “Vetturette” con la Peugeot 2,8 litri, impiegando quasi 7 ore per percorrere i due giri (297,646 km) del Circuito Grande della Madonie.
Il 23 dicembre 1919 la L25, quattro cilindri di 2.5 litri con 80 CV a 3.000 giri/min. scrive il nome Peugeot per la prima volta nell’albo d’oro della Targa Florio, lunga quell’anno 432 km. Autore dell’impresa Andrè Boillot. Egli vincerà la gara anche nel 1922 e nel 1925, permettendo a Peugeot di aggiudicarsi il trofeo.
Di Peugeot alla Targa Florio si torna a parlare negli anni ottanta, quando la gara si svolge ormai come Rally. Dapprima suscita curiosità la 505 Turbodiesel, poi, finalmente ecco un Leone coi fiocchi, la 205 T16, che però sfiora il successo nel 1985 con Gianni Del Zoppo, tradito, sembra, da un…gatto nero, per poi conquistare il podio con Andrea Zanussi l’anno seguente.
La nuova vittoria arriva il 25 ottobre 1998, quasi settant’anni dopo il successo di Boillot, con una grande performance di Renato Travaglia e della Peugeot 306 Rallye, incontrastata dominatrice del torneo tricolore. La 306 lascia il segno anche nel 2001 e nel 2002, con il toscano Gian Luca Vita e il pilota locale Totò Riolo.
Nel 2008 arriva il poker con Luca Rossetti e la Peugeot 207 S2000, quell’anno Campioni d’Italia Rally.
E qui si innesta la tradizione più recente legata a Paolo Andreucci. Il pilota toscano è primatista assoluto della Targa di ogni tempo con dieci vittorie. Il “Re della Madonie”, titolo che condivide idealmente con il grande Nino Vaccarella, ha vinto con Peugeot nel 2011 e nel 2013. Poi ha calato il tris dal 2014 con la nuova 208 T16 con cui ha vinto anche nel 2015 e 2016, permettendo a Peugeot di raggiungere il record di ben dieci “centri” nella corsa su strada più vecchia al mondo.

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