[VIDEO] Prova BMW R18: il boxer da 1.800cc che va oltre l’immaginazione

Abbiamo provato la nuova BMW R18, una moto d’autore che segna il rientro della Casa dell’Elica nel mondo delle maxi cruiser. Ma darle un’etichetta è sbagliato, perché lei ha un carattere tutto suo. D’altronde il suo Big Boxer da 1.802cc è già di suo un’esperienza folgorante. Ecco come va

La BMW R18 va oltre al concetto di moto, figuriamoci di cruiser. Nata da un foglio bianco, come bianco doveva essere l’assegno dato agli sviluppatori del progetto (il più costoso mai realizzato da BMW Motorrad) ha l’unico intento di entrare in un mercato complesso quanto redditizio. Perché le cruiser, per quanto possa sembrare strano a noi italiani, sono le moto più vendute al mondo.

Così in BMW hanno deciso di puntarci forte, senza riserve, andando a cercare l’ispirazione nei propri archivi e, tra centinaia di modelli entrati nella storia, hanno scelto la BMW R5 del 1936. C’era già il boxer, ma era di 494cc ed erogava 24 cavalli. C’era poi un telaio rigido, un tubolare ovale in acciaio, e quel serbatoio a goccia che negli anni è diventato un’icona. Così, con pazienza, la BMW R18 ha cominciato a prendere forma. L’antenata ritorna nelle forme, dal faro al manubrio, mantenendo il serbatoio a goccia (da 16 litri), la forma degli scarichi e quella del telaio, costruito per sembrare completamente rigido ma scomponibile e a sezione variabile. E poi, naturalmente, c’è il motore boxer.

Un Big Boxer per la precisione, imponente rifinito tanto da sembrare scolpito nel metallo. I numeri parlano da soli: 1.802cc di cubatura, 91 cavalli a @ 4.700 giri e ben 158 Nm di coppia a 3.000 giri, che sono sempre almeno più di 150 tra i 2.000 ed i 4.000. Ma su questo arriveremo più avanti. A lasciarci in adorazione è stata la trasmissione finale, cardanica ma completamente nuda: proprio come sulla R5 infatti, anche qui il lavoro del cardano è completamente a vista e basta accendere la moto per godere del suo movimento quasi ipnotico.

BMW ha lavorato duramente per nascondere cablaggi, componenti elettroniche e tutto ciò che di moderno c’è su di una moto. Ma non ha rinunciato a niente, dalle mappature per il motore (Rock, Roll e Rain) al controllo di trazione. Se da un lato il gruppo ottico è Full Led e segue le curve, la strumentazione rimane in gran parte analogica, una sintesi del lavoro fatto per non rinunciare alla coerenza ma nemmeno alla tecnologia. A richiesta, come optional, è anche possibile avere la retromarcia.

La moto poi è costruita anche per essere smontata con facilità, d’altronde la personalizzazione è sempre stata un elemento cardine per il mondo del custom e questa moto non fa eccezione. Per offrire il premium vero, BMW ha siglato alcune partnership con dei produttori specializzati in aftermarket: Mustang per le selle, Vance & Hines per gli scarichi e Roland Sands per i componenti lavorati dal pieno. Il tutto rigorosamente plug & play.

Come va su strada la BMW R18

Sali in sella e capisci in un attimo che sarà un giro memorabile. La schiena è dritta, la moto comoda, e solo dopo diverse ore di guida la posizione delle gambe diventa un po’ stancante se siete sul metro e ottanta come nel nostro caso. Ma l’anteriore è più comunicativo ed affidabile di quanto sembri nei primi metri, e anche se la moto è lunga (2.440 metri) e pesante (345Kg in ordine di marcia) portarla nel misto è tutt’altro che complicato. Il motore di questa R18 d’altronde è uno spettacolo, un vero capolavoro. Accendi e lei comincia ad agitarsi, il rollio è ben distinguibile anche da fermi. E dando gas in folle sembra che la moto voglia disarcionarti. Ma una volta inserita la prima -il cambio è sempre preciso e mai contrastato, ma rigorosamente meccanico- e data una manata di gas la R18 comincia a gorgogliare. E a spingere, da subito: in un attimo prende coppia, e via una marcia, un altra, con una progressione morbida quanto corposa. Il sound è avvolgente e, nonostante la normativa Euro 5, le grosse teste del boxer non scaldano minimamente nemmeno dopo un giro di diverse ore. Di tanto in tanto poi, si riesce anche a percepire il bel suono della frizione a secco.

Questa moto vuole una guida rotonda e morbida, ma incredibilmente si fa maltrattare con piacere: nelle strade di montagna non c’è un attimo in cui ti senti fuori posto. L’unico limite è che con le pedane si tocca presto, ma né il motore né tantomeno la ciclistica ci impediscono di godere di questa moto. Incredibile poi come, una volta presa la giusta confidenza, il peso sembri scomparire… almeno finché non ci si ferma. Basta qualche chilometro di rettilineo poi, per farci capire come mai questo genere di moto sia la più amata al mondo: il senso di libertà e pace con sé stessi è immediato, e in un attimo ti senti come Peter Fonda in Easy Rider.

La tecnologia BMW è stata impiegata al punto giusto: ci sono tre mappature (Rain, Roll e Rock) ed un controllo di trazione sempre attento. Possiamo vederlo lampeggiare uscendo a gas spalancato da un tornane (specialmente con la più aggressiva Rock) mentre -a nostro modo di vedere- è guidando in “Roll” che la moto da il meglio di sé: il carattere di questo monumentale boxer (più per caratteristiche che per dimensioni) si esprime meglio se sfruttato con fluidità.-
Freni e sospensioni sono entrambi molto generosi: all’anteriore troviamo una coppia di dischi Brembo da 300mm, mentre al posteriore c’è un disco singolo delle stesse dimensioni, cosa piuttosto rara di questi tempi. La forcella invece è di tipo tradizionale ma da ben 49m, mentre al posteriore c’è il sistema BMW Cantilever. La frenata è sempre a punto e la forcella sostiene bene, ed anche con badilate di coppia la moto non tende mai a sedersi.

Disponibilità e prezzi

Il prezzo della BMW R18 è di 22.900€ per la First Edition, arricchita dalle pinstripe sul serbatoio, dalla colorazione Black Storm Metallic (ma ancora non conosciamo altre varianti) e dal kit da collezione “First Edition”, contenente dei badge storici del marchio dell’Elica, un bel volume sulla storia del modello e alcuni capi d’abbigliamento. Va detto che, come da prassi BMW, la cifra è davvero chiavi in mano: sono infatti inclusi preconsegna, immatricolazione, 1° tagliando del 1.000Km, 4 anni di garanzia Best4 BMW Motorrad e 5 anni Mobile Care. Leggera invece la lista degli optional, tra cui segnaliamo la retromarcia (1.000€), l’antifurto (250€) ed il kit passeggero composto da sella e pedane (250€).

In conclusione

Questa moto è come la vedi, e quindi diversa da tutto ciò che c’era prima: esagerata, ma mai eccessiva. Potente, ma mai ingestibile. Pesante, ma infondo ben maneggevole una volta partiti. Il prezzo non è dei più abbordabili e non punta certo ad essere una tuttofare, ma infondo -se la compri- è perché cerchi qualcosa di speciale. E qui, ancora una volta, BMW ha fatto clamorosamente centro.

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