Dacia Sandero: prova su strada

Nuova Dacia Sandero
La rivisitata Dacia Sandero è l’elogio della frugalità. Nel senso che pur offrendo più di quanto offrisse prima (di serie, ma soprattutto come disponibilità di accessori), non offre nulla di più dello stretto indispensabile (nemmeno gli alzacristalli elettrici anteriori o il climatizzatore manuale, ad esempio). Un’auto “francescana”, anche nel senso migliore del termine perché in tempi di crisi, con 7.900 euro ci si porta a casa una berlina di segmento B da oltre 4 metri, omologata per 5 posti e con un bagliaio che, con il divano posteriori ripiegato, arriva fino a 1.200 litri.

ESP e 4 airbag si serie sulla nuova Dacia Sandero
Dacia, il costruttore rumeno sotto il controllo di Renault cresciuto tra il 2004 ed il 2011 in Europa di 15 volte, presenta il restyling di Sandero come la “berlina a 5 posti con il miglior rapporto prezzo/abitabilità”. Sulla quale debuttano di serie l’Esp, il sedile posteriore frazionabile e gli airbag laterali (4 in tutto). E sulla quale diventano disponibili non solo un ricco equipaggiamento tecnologico (navigatore e climatizzatore sono compresi in un pacchetto da poco più di mille euro), ma perfino l’asseistenza al parchaggio posteriore (250 euro). Senza contare la funzione EcoMode che migliora il rendimento del veicolo, riducendone i consumi

Evoluzione delle linee per la Dacia Sandero
Esternamente, la vettura si presenta più “evoluta”, con un frontale maggiormente incisivo ed il logo ben visibile all’interno della calandra. Anche lateralmente Dacia Sandero progredisce, esibendo fiancate più morbide. Nuovi sono sia i proiettori sia i fanali posteriori. Internamente, la plancia resta assolutamente essenziale, anche se il costruttore assicura che sono stati utilizzati materiali nuovi per una migliore qualità percepita che, sicuramente, si avverte per quanto riguarda i sedili. Un po’ meno in relazione all’insonorizzazione. Nell’abitacolo sono stati ricavati 8 vani portaoggetti che hanno una capacità di 16,7 litri, il 20% in più di prima.

Gamma motori della Dacia Sandero
Per definizione auto “low cost”, Dacia Sandero offre due motorizzazioni in più rispetto alla sorella maggiore, il crossover Stepway. In particolare l’alimentazione bifuel, messa a punto direttamente in fabbrica e quindi garantita per 3 anni o 100 mila chilometri che, sulla versione Ambiance, costa 8.900 euro. L’unità su cui si basa è l’1.2 litri benzina da 75 cavalli (che è quella che costituisce l’entry level), accreditata nel ciclo misto di consumi di 5,8 litri per 100 chilometri (7,5 chilogrammi a gpl): nessuna delle due è a litsino su Stepway. La gamma viene completata dal nuovo motore a tre cilindri da 0,9 litri e 90 cavalli e dal propulsore a gasolio dCi Eco2 dCi da 1.5 litri, anche questo da 90 cavalli. Nel primo caso si tratta di un’unità accreditata di consumi pari a 5,2 litri per 100 chilometri (oltre 2 litri in meno rispetto alla precedente) e che sviluppa di 5 cavalli di potenza in più, nel secondo di un propulsore capace di percorrere fino a 26,3 chilometri per litro (il miglioramento è di un quinto) che emette 99 grammi di CO2 per chilometro.

Listino prezzi della gamma Dacia Sandero
Come anticipato, l’entry level di Dacia Sandero costa 7.900 euro. Per aumentarne eventualmente il comfort di bordo occorre aggiungere qualche centinaio di euro. Ma anche no. Gli allestimenti previsti sono due: Ambiance e Lauréate (decisamente più completo quest’ultimo). La versione de’accesso a gasolio viene 9.650 euro. Il motore benzina a 3 litri è disponibile solo su Lauréate e costa 10.050, ovvero 400 in meno del modello top di gamma, equipaggiato con il motore a gasolio.

Al volante della Dacia Sandero
Il confronto è facile, soprattutto con la versione crossover Stepway, rispetto alla quale Dacia Sandero è (soprendentemente, dato che è più bassa, anche rispetto al suolo) meno “composta”. L’assessto di guida è fin troppo morbido, conferendo sensazioni meno positive rispetto alla “sorellona”. Il motore a benzina è efficiente e razionale, con una spinta ragionevolmente apprezzabile, anche se non di quelle che fanno vincere gli sprint ai semafori. Insomma: dà il meglio in “distensione”. Perché per i clienti di Dacia Sandero la sfida non è sull’apparenza, ma sull’essenza: l’ “altro” di cui hanno bisogno, questo modello lo offre in termini di consumi contenuti e di prezzo accessibile, rispetto al quale devono sacrificare qualcosa in termini di comfort. La visibilità resta buona. Il grado di soddisfazione e di “appagamento” dipende molto dal modello che si guidava prima di scegliere Dacia Sandero. Per ragioni burocratico amministrative non è stato possibile guidare la versione a gpl (che dovrebbe rappresentare il 60% delle vendite): il serbatoio si trova al posto della ruota di scorta ed il maggior peso complessivo è di 40 chilogrammi.

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